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Quali sono le piante che allontanano le zanzare in estate?

L’estate è una stagione magica, che porta con sé allegria e voglia di vivere. L’unico problema è che quando fa sera si inizia a percepire il fastidioso ronzio delle zanzare, le quali puntualmente ci fanno dannare riempiendoci di punture. Come limitare i danni e godere del fresco della sera tenendo le finestre e le porte aperte ma senza correre troppi rischi? La prima cosa da fare sarà scegliere di installare delle zanzariere, soprattutto quelle magnetiche, che oltre ad essere ermetiche grazie alla chiusura a calamita agevolano i movimenti degli abitanti della casa. Si aprono e si chiudono in un attimo, senza richiedere l’uso delle mani e consentendo così di entrare e uscire anche a bambini e animali in tutta tranquillità. Altra soluzione intelligente è poi rappresentata dalla scelta di disporre fiori e piante anti-zanzare sul balcone o in giardino. Ma quali sono? Vediamolo insieme in questo approfondimento.

Le specie in vaso per il balcone e le piante aromatiche repellenti

In genere le piante repellenti contro le zanzare sono facili da coltivare, trattandosi di specie piuttosto rustiche che per crescere hanno solo bisogno di luce diretta del sole e clima mite. Non servono cure specifiche, ad ogni modo sarà corretto evitare di eccedere con l’acqua (i ristagni sono infatti graditi ai fastidiosi insetti). Queste piante sprigionano profumi forti, sono adatte a vivere sia nei giardini che in vaso e si tratta solitamente di specie perenni la cui fioritura avviene in estate. I luoghi più indicati per tenere lontane le zanzare sono l’esterno della casa e soprattutto le vicinanze di porte e finestre (attenzione alle gelate invernali, visto che come accennato queste piante amano il clima mite). Le principali piante contro le zanzare da posizionare sul balcone sono:

  • il geranio, tra i fiori più amati e utilizzati per decorare giardini e balconi, che è piuttosto semplice da coltivare. Emana un profumo molto sgradevole per gli insetti, ne esistono moltissime varietà e tra le più scenografiche c’è senza dubbio quella rosa salmone;
  • l’erba gatta, una pianta con foglie verdi spesso mangiata dai gatti per favorire i processi digestivi e ripulire lo stomaco dal pelo ingerito (che può formare grumi). E’ un repellente contro le zanzare molto potente;
  • la monarda, che tra le altre cose non soffre la siccità dunque è facilissima da coltivare, è una pianta che richiede una buona esposizione al sole e allontana gli insetti molesti grazie al caratteristico profumo dei suoi grandi fiori colorati.

Mentre invece per quanto riguarda le piante aromatiche adatte allo scopo si tratta soprattutto di basilico, rosmarino e menta. Queste piante, che usiamo normalmente in cucina, emanano un odore che allontana gli insetti. Ovviamente non basterà coltivare una sola di queste piante in vaso o nel giardino per ottenere i risultati sperati: raggruppate tra loro le specie e fate attenzione al punto in cui scegliete di posizionarle. Le aree strategiche potranno essere la zona outdoor dove di solito state a cena oltre naturalmente le finestre e gli altri accessi in casa.

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Casa Passiva: cos’è e come realizzarla?

I benefici di una Passivhaus

Una casa passiva può essere a tutti gli effetti considerata l’abitazione dei sogni.
Infatti è in grado di ridurre i consumi energetici con un impatto sull’ambiente bassissimo e con un conseguente risparmio sui costi per la gestione della casa.
Cos’è esattamente una ‘casa passiva’? La passive house, o passivhaus, è nata negli anni ’80, da un’idea del filosofo tedesco Wolfgang Feist insegnante presso l’Istituto per l’Ambiente e l’Edilizia in Germania e dal professore svedese Bo Adamson, ingegnere strutturale docente presso l’Università di Lund.
Il loro obiettivo era quello di creare un modello abitativo sostenibile senza rinunciare ad un elevato livello di comfort per gli abitanti.
Vivere senza impattare sull’ambiente e allo stesso tempo senza rinunciare ai benefici di una abitazione confortevole. Calda e accogliente d’inverno e fresca e confortante d’estate.
Non solo. Questi parametri dovevano e potevano estendersi non solo alle singole case e agli edifici civili, ma dovevano poter essere applicati anche ai centri commerciale, all’edilizia pubblica, fino al più piccolo negozio.
Le prime abitazioni nate con il principio di case passive sono state costruite nel 1990, a Darmstadt, e nonostante fossero altamente performanti, il costo di costruzione rimaneva troppo elevato, ragione per cui non era possibile ottenere benefici immediati nel costruire per la propria famiglia una casa dove i costi superavano di gran lunga i benefit, anche sul lungo periodo.
Vent’anni dopo questo tipo di progetto architettonico ha raggiunto costi di ideazione e costruzione molto più bassi, e i vantaggi della casa passiva, sono sempre maggiori anche se non ancora conosciuti come dovrebbero.

Come realizzare una casa passiva

Una passivhaus è molto più di una casa in grado di far gestire ai suoi residenti l’energia in modo ottimale o di ridurre quasi a zero i loro consumi quotidiani. È progettata scientificamente secondo criteri precisi, chiamati Pilastri Passivhaus, e sono riassumibili in cinque punti chiave.
Per prima cosa, viene considerato il consumo energetico. Una casa con le caratteristiche di una vera passivhaus, non deve superare il consumo totale di 120 KWH/mq l’anno di energia. Per farlo vengono installate tecnologie apposite, e viene calcolata una fuga irrisoria di energia dall’edificio.
In secondo luogo viene studiato il riscaldamento. Il riscaldamento deve rimanere pari o inferiore ai 15 KWH/mq durante i 365 giorni solari.
Viene considerata inoltre la tenuta all’aria. Questo dato deve necessariamente risultare di n50 < 0,6 h–1, quindi niente spifferi in una casa passiva, per salvaguardare una temperatura stabile in ogni singola stanza.

In ultimo, la trasmittanza. Per le pareti opache è di U = 0,15 W/m²K e U = 0,8 W/m²K per le pareti finestrate.

I Pilastri Passivhaus lavorano in sinergia per garantire un’efficienza globale che risulterà avere effetti positivi sulla casa e gli abitanti.
Per garantire l’ottimizzazione termica tutti gli elementi che si scelgono in costruzione concorrono a migliorare il riscaldamento e il raffreddamento della casa, dalla pareti fino ai componenti del tetto.
Particolare attenzione va riposta a portefinestre e finestre, che dovranno avere doppi o tripli vetri dall’elevato valore di fattore solare g, in grado di introitare calore e luce.
Per la ‘filosofia passiva’ è importante anche montare telai coibentati. Mentre l’involucro edilizio sarà iperisolato, per proteggere al meglio l’esterno dagli sbalzi di temperatura e dalle intemperie stagionali come forti piogge, neve, grandine o vento, ma anche da situazioni di umido, inquinamento acustico o elettromagnetico, o dallo smog in caso di inquinamento dell’aria, al fine di preservare non solo l’energia della casa, ma anche la salute di chi ci abita.
Per garantire un corretto ricircolo dell’aria, senza aprire le finestre, viene installato un impianto centralizzato di ventilazione, in grado di recuperare quasi il 90% del calore, pur mantenendo l’areazione costantemente pura e ossigenata.
Non aprire le finestre consente di utilizzare il calore dei raggi solari che passano attraverso le finestre, il calore stesso creato dagli abitanti e dalle loro attività casalinghe mentre usano elettrodomestici o cucinano. È da qui che nasce l’idea dell’utilizzo ‘passivo’ del calore e dell’energia, grazie ad un continuo bilanciamento termico.
Un’altra regola aurea da rispettare è quella di proteggere gli edifici dalla dispersione termica riducendo al minimo tutti i ponti termici.

Per una casa o un edificio a energia quasi zero- come viene definita dalle normative italiane- si interviene nei minimi dettagli su tutte le dispersioni termiche, utilizzando correttamente anche la corrente elettrica e sfruttando le fonti di energia rinnovabili.
Tra le soluzioni preferite ci sono i pannelli solari, il fotovoltaico e la biomassa.

Queste fonti garantiscono sia in inverno che in estate, un adeguato benessere termico, e mandando in pensione caldaie a gas e termosifoni ad essi connessi.
Naturalmente in queste costruzioni è sempre garantito un bassissimo dispendio energetico e la distribuzione di acqua calda sanitaria.
Inoltre, le termopompe professionali, sono in grado di estrarre energia da fonti naturali come l’acqua, l’aria e il suolo.
Sono considerate una soluzione validissima per riscaldare l’ambiente nei mesi freddi, e anche di raffreddarlo, durante il periodo estivo. In special modo il raffreddamento ha un dispendio energetico fortemente inferiore rispetto all’utilizzo di un condizionatore d’aria.
Attraverso un sistema di conversione possono essere usate dodici mesi l’anno, e sopperiscono all’energia che -da soli- pannelli solari o sistemi fotovoltaici potrebbero non garantire.

Le termopompe sono molto meno costose perchè non si servono di gas e oli combustibili, ma presentano un’elevata efficienza energetica abbattendo o addirittura azzerando i costi sulle bollette.
Un altro punto a favore è la durevolezza, infatti possono durare decenni, in perfette condizioni.

La creazione di un sistema di ‘multienergia’ con pompa di calore, termostufa a legna e pannelli fotovoltaici garantisce da una parte, un uso ponderato dell’energia, e dall’altra non priva le persone di tutti i benefit che ci si aspetta in una casa, come ad esempio usare quotidianamente il computer, cucinare, asciugarsi i capelli, rimanere caldi di inverno e freschi d’estate. Una casa passiva riesce a mantenere standard elevatissimi.
Per costruire la propria abitazione passiva a regola d’arte è bene rivolgersi ad uno studio di architettura ed ingegneria, esperto in passivhaus. È possibile studiare una soluzione su misura per chiunque, sia essa una ristrutturazione di un vecchio immobile, sia un nuovo progetto che parte da un terreno per costruire ex novo la propria casa dei sogni, in grado di proteggere i suoi abitanti e anche l’ambiente, con il suo impatto ecofriendly.

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Dehor perfetto: come allestire l’angolo aperitivo

Chi ha un’attività nel mondo del food & beverage, in questo periodo si è trovato, in alcuni casi, ad affrontare per la prima volta l’allestimento di un dehor esterno per l’happy hour.

Se sei qui, significa che stai cercando qualche idea in merito e che ti interessa scoprire come allestire un angolo aperitivo perfetto. Nelle prossime righe di questo articolo, abbiamo raccolto alcune dritte utili al proposito.

Gli adempimenti normativi

I primi passi da compiere quando si parla di allestimenti di un dehor per l’aperitivo riguardano il focus sugli adempimenti normativo. Questo implica, in concreto, informarsi in merito alle tariffe applicate dal Comune dove ha sede l’attività.

Il passo successivo prevede il fatto di presentare la D.I.A. rivolgendosi all’Ufficio Tributo del Comune. Il documento in questione deve essere firmato da un tecnico. Proseguendo con l’elenco delle caratteristiche della D.I.A., è bene fare presente che contiene riferimenti in merito all’assenza di fermate dei mezzi pubblici nella zona dedicata al dehor. Essenziale è che quest’area sia priva anche di passaggi pedonali e passi carrabili.

Attenzione alla continuità estetica con il contesto urbano

Capita di frequente che chi si trova davanti alla necessità di allestire un dehor per il proprio bar abbia paura di dare vita a un contesto poco gradevole in quanto incluso in uno spazio urbano.

Bene, se si pone la giusta attenzione ad alcuni dettagli cruciali, è possibile evitare questa problematica. Un consiglio tanto semplice quanto utile al proposito prevede il fatto di evitare, se possibile, di chiudere troppo il dehor ai lati. In questo modo, si evita di creare un ambiente soffocante e si dà spazio a una continuità con il contesto urbano (che no, non è sempre poco gradevole).

Scegli bene i piatti e i bicchieri

Quando si parla di consigli per allestire un angolo aperitivo all’esterno del proprio bar, un doveroso cenno deve essere dedicato alla scelta dei piatti e dei bicchieri. Soprattutto per quanto riguarda i primi, è bene ricordare che, come previsto dalle norme anti Covid, è meglio orientarsi verso stoviglie monouso.

La buona notizia è che in commercio esistono fantastiche soluzioni compostabili, rispettose dell’ambiente e alleate dell’estetica della tavola dell’happy hour.

Attenzione alle luci

Anche la luce ha il suo perché quando si decide di allestire al meglio un dehor per l’happy hour davanti al proprio bar. I consigli in merito sono vari e dipendono dallo stile del locale. Se possibile, è il caso di orientarsi in ogni caso verso soluzioni originali, come per esempio le lanterne artigianali o i fili di luce.

Copertura esterna: quale materiale scegliere?

Usciamo un attimo dalle dritte legate all’estetica soffermandoci su una tematica fondamentale, ossia la scelta del materiale per la copertura esterna. Le soluzioni, come già immaginerai, sono tante. Tra le migliori è il caso di citare il PVC. Come mai questo materiale è considerato il non plus ultra per i dehors esterni? I motivi sono diversi. Tra gli aspetti da sottolineare troviamo senza dubbio la trasparenza e la resistenza. Nel momento in cui ci si orienta verso il PVC, si dà spazio a un’alternativa perfetta per chi vuole allestire un dehor sufficientemente arioso e non asfittico.

Focus sulla pavimentazione

Concludiamo con un focus sulla scelta della pavimentazione. Le alternative, anche in questo caso, sono varie. Una delle più apprezzate è indubbiamente il legno. Facile da abbinare con complementi di diversi stili, è facile da posare e ha anche il vantaggio di integrarsi alla perfezione con il contesto urbano. Inoltre, scegliendo legno proveniente da foreste gestite responsabilmente è possibile anche fare qualcosa di buono per l’ambiente.

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Quali siano i piaceri della vita ai quali gli italiani non vogliono mai rinunciare?

In un periodo particolarmente complicato come quello attuale, segnato profondamente dall’avvento della pandemia sanitaria, gli italiani sono stati costretti a mutare radicalmente i propri comportamenti, rinunciando talvolta ad alcuni aspetti ritenuti estremamente gradevoli della propria vita. Sacrifici davvero notevoli per gli abitanti del Belpaese, che fanno della vita sociale, e di alcuni “riti sacri” della stessa, dei mantra quasi imprescindibili.

L’emergenza sanitaria, però, ha imposto un cambiamento significativo in ciascuno di noi, nel pieno rispetto delle regole imposte dalle organizzazioni sanitarie con la speranza di potersi gettare alle spalle, quanto prima, questo momento davvero complesso della storia dell’umanità. In attesa che tutto torni come pochi mesi fa, andiamo ad analizzare quali sono i piaceri della vita ai quali tutti noi, in un contesto di “normalità”, siamo disposti difficilmente a rinunciare.

Cene e apericene: i momenti di maggiore convivialità ai quali gli italiani difficilmente rinunciano

L’Italia, come noto, è famoso nel mondo per le prelibatezze culinarie che è in grado di offrire, estremamente diverse da regione a regione. Una varietà che non fa altro che arricchire la nostra nazione, rendendola unica ed inimitabile. Gli italiani, di conseguenza, amano trascorrere alcune ore del proprio tempo libero nei locali del settore della ristorazione in compagnia di amici e affetti più cari.

Momenti di convivialità che, non di rado, cementificano i rapporti di amicizia ed i legami familiari: alcune cene, infatti, vengono ricordate nella memoria di coloro che vi partecipano, che narrano aneddoti, talvolta particolarmente esilaranti, di quanto avviene in questi ritrovi. Le pizzerie, grazie al forte spirito “popolare” che da sempre le contraddistingue, sono in vetta alle preferenze, ma anche trattorie e ristoranti altolocati sono ritenuti dei posti nei quali condividere momenti di gioia e spensieratezza con altre persone.

Un rito che si è diffuso, in misura sempre più crescente, è quello dell’apericena, particolarmente ambito nelle città metropolitane del Nord Italia, Milano in primis. Un momento in cui si sorseggia qualche gustosa bevanda, dal contenuto alcolico non troppo elevato, accompagnato dagli stuzzichini, che, al pari dell’aperitivo da sorseggiare, rivestono un ruolo di estrema importanza nella scelta del locale dove svolgere questo sacro rito.

Le cene o gli apericena, poi, sono spesso propedeutici ad un’altra radicata consuetudine di una fetta considerevole degli italiani: le serate in discoteca. Al ritmo travolgente della dance, per i più giovani, o le note più melodiche del liscio, per quei soggetti con qualche capello bianco in più, si cerca di ritemprare mente e corpo grazie alla musica, anche se l’intento quando si frequenta una discoteca, talvolta, non è solo ed esclusivamente musicale.

La cura del proprio corpo ed una vita sessuale appagante, due cose irrinunciabili per gli italiani

Nelle sale da ballo, non di rado, può scoccare la scintilla e conoscere persone ritenute particolarmente attraenti. D’altro canto, gli italiani, come testimoniato da alcuni sondaggi svolti lo scorso anno a livello continentale, sono il popolo più fedifrago di tutta Europa: almeno il 65% di uomini e donne, infatti, dichiara di aver tradito il partner in almeno una circostanza negli ultimi 24 mesi.

La passionalità è un tratto caratteristico del popolo italiano. Ed anche la sfera sessuale, per quanto ovvio, riveste un ruolo assolutamente centrale nella vita degli italiani. L’esempio più eclatante, in tal senso, è rappresentato dal successo riscontrato da alcuni professionisti come le escort Cuneo, per quanto concerne il genere maschile, o dei Gigolò di Torino, per le persone del gentilsesso, solo per citare due dei tanti esempi che si possono fare.

Un piacere irrinunciabile, quindi, è fare l’amore. Per farlo bene, però, è indispensabile prendersi cura del proprio corpo in maniera adeguata. Fare sport o frequentare una palestra, sono dei capisaldi dei nostri connazionali, che oltre ad ottenere un “fisico bestiale” cercano di ritemprare la propria mente ed il proprio spirito.

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Pesce combattente: caratteristiche e alimentazione

L’acquaristica è una passione comune a tantissime persone. Il bello per chi la segue riguarda diversi aspetti. Tra questi, troviamo la possibilità di ottenere soddisfazioni interessanti anche senza spendere cifre altissime. Quando si parla del mondo degli acquari, è necessario citare il pesce combattente.

Se stai cercando consigli su come prendertene cura, nelle prossime righe puoi trovare alcuni consigli sulla gestione di questo bellissimo pesce.

Pesce combattente, una creatura bellissima e grintosa

Il pesce combattente, come dice il suo nome stesso, si contraddistingue spesso per un approccio bellicoso nei confronti degli esemplari con i quali condivide l’ambiente. Caratterizzato da meravigliosi colori cangianti, è molto apprezzato da chi ama gli acquari domestici.

Quando si parla di questo pesce, è necessario ricordare la sua popolarità in Paesi come la Thailandia, dove viene utilizzato per dei veri e propri match. Nell’ambito dell’acquaristica, viene scelto soprattutto per via dei suoi colori che, nel momento in cui si muove, danno vita a dei meravigliosi guizzi.

In linea di massima, le femmine tendono a essere molto meno colorate rispetto agli esemplari di sesso maschile. Cosa dire in merito alla lunghezza? Che, in generale, il pesce combattente, a prescindere dal sesso, difficilmente supera i 150/160 centimetri.

Alimentazione del pesce combattente

Quando ci si occupa di acquaristica, è doveroso prendere informarsi in merito all’alimentazione degli esemplari. Cosa dire in merito a quella dei pesci combattenti? Che la loro principale fonte di nutrimento sono molluschi di piccole dimensioni e gli insetti acquatici. I pesci in questione si procurano il cibo “cacciando” sulla superficie dell’acqua.

Alla luce di quanto appena ricordato, è chiaro che il mangime a base vegetale non va bene per l’alimentazione del pesce combattente. Quali sono quindi i mangimi consigliati dagli esperti? Ecco i principali:

  • Betta a scaglie
  • Mangimi granulari
  • Mangimi liofilizzati
  • Mangimi in gel

Per quanto riguarda la loro composizione, è importante concentrarsi su prodotti caratterizzati dalla presenza di nutrienti come le proteine animali. Il loro apporto è cruciale per preservare la massa muscolare del pesce. Fondamentale è specificare che, quando si parla di alimentazione del pesce combattente, è possibile inquadrare anche i vantaggi del cibo vivo. Di cosa si tratta di preciso? Di mangimi a base di insetti come le mosche drosofile.

Come gestirlo nell’acquario

Quando si decide di acquistare un pesce combattente o più esemplari, è opportuno fare attenzione alla loro gestione nell’ambito dell’acquario. La prima cosa da ricordare al proposito prevede il fatto di inserire in un acquario soltanto un esemplare maschio. Nel caso delle femmine, è possibile tenere più esemplari in un solo acquario ma, come sopra citato, bisogna farsi trovare pronti a effetti meno accentuati dal punto di vista cromatico.

Qual è l’acquario migliore?

A questo punto, viene naturale chiedersi quale sia l’acquario più adatto ai pesci combattenti. In linea di massima, questi pesci dovrebbero essere ospitati in acquario non eccessivamente alti e non troppo ampi. Giusto per dare qualche numero, ricordiamo che per ospitare un singolo esemplare maschio di pesce combattente va benissimo un acquario della capacità pari a 30 litri.

Molto importante è concentrarsi anche sulle caratteristiche dell’acqua, che dovrebbe essere leggermente acida. Specifichiamo che, in ogni caso, i pesci combattenti si adattano bene anche all’acqua a pH neutro. Nel caso in cui si sceglie di riempire l’acquario con l’acqua del rubinetto, è importante trattarla con strumenti specifici finalizzati a eliminare sostanze aggressive potenzialmente pericolose per l’estetica del piumaggio. Un doveroso cenno deve essere dedicato alla temperatura, che dovrebbe aggirarsi tra i 26 e i 28°C.

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Calcestruzzo cellulare: caratteristiche e vantaggi

Il calcestruzzo cellulare è un materiale da costruzione molto utilizzato ai nostri giorni. Attualmente si utilizza sotto forma di blocchi in edilizia soprattutto per costruire tramezze interne. È un materiale molto utile, perché, per le sue caratteristiche, dà la possibilità di rendere più veloci i lavori e allo stesso tempo è in grado di ridurre il carico e il peso sui solai. Viene largamente impiegato nell’ambito delle ristrutturazioni e offre numerosi vantaggi, sui quali è opportuno riflettere. Ma cos’è e come è fatto precisamente il calcestruzzo cellulare? Quali sono gli usi ai quali è destinato più frequentemente? Cerchiamo di rispondere a tutte queste domande in maniera più dettagliata.

Com’è fatto il calcestruzzo cellulare

Anche per sapere quanto costa il calcestruzzo cellulare e vedere così se il suo prezzo corrisponde al nostro budget predefinito, dovremmo sapere com’è fatto. Questo materiale è realizzato mescolando acqua, cemento, calce, polvere d’alluminio e sabbia silicea.

Molto importante è la funzione, in questa miscela, della polvere d’alluminio. Infatti essa reagisce con l’idrossido di calcio e forma delle bolle di idrogeno che danno la possibilità di aumentare il volume del materiale.

Il materiale, prima di essere pronto, viene sottoposto ad una pressione compresa tra i 9 e i 12 bar. Tutto il processo viene compiuto ad una temperatura compresa tra i 170 e i 190 gradi. Il nome commerciale, in riferimento alle aziende che lo producono, è Gasbeton.

I blocchi che vengono realizzati in calcestruzzo cellulare sono di colorazione bianca. Una delle caratteristiche peculiari di questo materiale è rappresentata dal suo peso specifico. Infatti esso è determinato dalla quantità di aria che viene inglobata.

In generale sicuramente il peso specifico del calcestruzzo cellulare è inferiore rispetto a quello del calcestruzzo tradizionale. Questo però non vuol dire che le sue performance meccaniche siano differenti o di qualità inferiore. Anzi, è tutto il contrario.

Quali sono i vantaggi del calcestruzzo cellulare

Sono molti i vantaggi offerti dal calcestruzzo cellulare. Alcune sue caratteristiche infatti hanno contribuito a decretarne il successo. Innanzitutto questo materiale si caratterizza per la rapidità e la semplicità della posa.

In definitiva i blocchi di cemento cellulare sono molto più leggeri. Proprio questa caratteristica leggerezza facilita il trasporto dei blocchi e l’utilizzo. Inoltre il materiale in questione si contraddistingue per una certa facilità di lavorazione, con risultati che appaiono decisamente più precisi.

I blocchi in calcestruzzo cellulare possono essere tagliati, forati e resi con sagome differenti. Per questo obbediscono al criterio della massima personalizzazione. Per esempio utilizzando blocchi ad incastro si possono realizzare delle pareti che sono molto allineate, senza sprecare tempo a rettificarle con l’uso della malta.

Il calcestruzzo cellulare garantisce un buon grado di isolamento termico, quindi, anche quando lo utilizziamo per la realizzazione di tramezzi, permette un buon comfort abitativo, evitando gli sprechi di calore e riducendo le spese per il riscaldamento domestico.

Allo stesso tempo evidente è il grado di isolamento acustico, evitando tutti quei disagi che sono dovuti al rumore che proviene dall’esterno. Il calcestruzzo di questo tipo presenta una buona permeabilità al vapore, evitando così la formazione di condense e di macchie di muffe.

Fra le altre caratteristiche che dobbiamo sottolineare, c’è un’elevata resistenza al fuoco, perché i blocchi di Gasbeton possono sopportare temperature che arrivano fino a circa 1.200 gradi. Si tratta di una caratteristica molto importante, perché in caso di incendio non bruciano e non emettono fumi tossici.

Molto importante è il fatto che questo materiale tende a durare molto nel tempo, assicurando una resistenza di certo superiore rispetto ad altri materiali che vengono utilizzati in ambito edilizio. Infatti il calcestruzzo cellulare resiste nel tempo agli sbalzi termici, all’umidità e ad eventuali azioni di corrosione da parte di agenti chimici.

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Decorare la camera da letto con carte da parati floccate

Sappiamo molto bene che la camera da letto è una stanza fondamentale della nostra abitazione. È un ambiente da dedicare completamente al relax in molti momenti della giornata. Non è soltanto un luogo deputato al riposo notturno, visto che spesso questa stanza si configura come un luogo da destinare al recupero delle energie che spendiamo nel corso della giornata per effettuare le nostre attività quotidiane. Per questo motivo è essenziale che sia un ambiente confortevole e bello da vedere e da vivere in tutti i suoi aspetti. Un elemento che può arricchire questa stanza della nostra abitazione è rappresentato senza dubbio dalla carta da parati.

Le carte da parati floccate

Ma quali elementi di questo tipo scegliere per abbellire questa stanza della casa? Le carte da parati floccate costituiscono un’ottima scelta per chi vuole avere a disposizione degli elementi decorativi notevoli all’interno della camera da letto.

È una carta da parati molto particolare, perché apre la strada ad una nuova tipologia di design negli ambienti interni dell’abitazione. Le moderne tecniche di realizzazione di questi elementi per l’arredamento permettono di mettere a punto un effetto tridimensionale molto interessante dei motivi decorativi, dando ad essi una particolare plasticità.

Vengono infatti utilizzate delle piccole fibre di raion che vengono sistemate su un apposito materiale che funge da supporto. A queste fibre viene applicata una determinata carica elettrostatica con l’obiettivo di realizzare una superficie che sia piana e che allo stesso tempo abbia un effetto velluto quando viene toccata.

Il risultato è un effetto molto bello da ammirare, che renderà la camera da letto un ambiente davvero accogliente in tutti i suoi aspetti.

Nel corso del tempo le carte da parati floccate, che possono essere utilizzate anche per arredare le camerette, hanno subito delle modifiche per quanto riguarda le tecniche di realizzazione. In origine, nel XVII secolo, non veniva utilizzato il metodo della carica elettrostatica. Infatti in quel periodo sulle decorazioni veniva applicata direttamente la colla, che poi consentiva di associare alla carta da parati della lana vergine o della polvere di seta, per dare il tocco vellutato agli elementi decorativi.

Le tecniche attuali danno molto più spazio alla personalizzazione e consentono di avere a disposizione degli elementi di decorazione moderni e con tante varietà di stili.

La dinamicità di questi elementi di tappezzeria è fornita da motivi e stili che possono essere scelti tra numerose possibilità. Pensiamo per esempio alle forme astratte, che forniscono alla carta in questione proprio una grande dinamicità.

Un grande effetto visivo, quindi, ma anche una bella sensazione al tatto: sono gli elementi che caratterizzano la carta da parati floccata, che fornisce un effetto calmante e di benessere proprio per il fatto che risulta vellutata e tridimensionale.

Scegliere la carta da parati in base allo stile

La carta da parati può essere utilizzata anche per arricchire una sola parete della camera da letto, per valorizzare uno spazio in alcuni suoi aspetti. Questi elementi di decorazione danno un effetto molto interessante ad esempio su una parete libera da complementi d’arredo o che presenta degli elementi non troppo alti. Ad esempio è possibile applicare gli elementi di decorazione in una parete nella quale sia presente il letto o un comò che non risulti troppo grande.

Le scelte sono davvero tante in termini estetici. È possibile infatti fare riferimento a numerose trame e a tantissimi motivi decorativi, tenendo conto ad esempio dell’intero stile che abbiamo deciso di fornire alla nostra abitazione.

In alternativa è possibile anche applicare una carta da parati floccata con uno stile diverso da quello che abbiamo scelto per la nostra casa e per la stessa camera da letto, in modo da fornire un certo contrasto, che può fare molto piacere.

I motivi decorativi disponibili sono davvero tanti e vanno da quelli floreali a quelli che consentono di avere a disposizione delle forme geometriche, dalle trame vintage a quelle più moderne. È possibile fare riferimento a colori più accesi o a tonalità più tenui.

Insomma, ce n’è davvero per tutti i gusti e la camera da letto può assumere un aspetto differente a seconda delle preferenze personali. Ricordiamo infine che la carta da parati è semplice da installare e non richiede una grande manutenzione. In poco tempo è possibile usufruire di elementi unici nel loro genere che forniscono alle stanze della nostra abitazione degli stili molto particolari.

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Illuminazione per la propria casa: come sceglierla?

L’illuminazione della propria casa non è assolutamente semplice, dal momento che deve rispondere ad una serie di considerazioni che vanno necessariamente fatte, e che negli ultimi anni si sono arricchite di un’altra tematica fondamentale da sottolineare, ovvero il tema della sostenibilità. Sempre più spesso, infatti, si cerca di capire come l’impianto di illuminazione all’interno di una propria casa debba essere realizzato in modo da rispettare perfettamente i canoni dell’ecologia e del cambiamento climatico, al fine di ottenere un guadagno diretto dall’illuminazione della propria abitazione, pur non gravando particolarmente sulla questione ambientale. Ma, guardando a tutta quella disponibilità presente all’interno di negozi e piattaforme, come quella di tomasucci arredamento, quale può essere la scelta corretta che porta a realizzare l’illuminazione ideale per la propria abitazione? 

Come rendere il proprio ambiente maggiormente illuminato?

Prima di scendere nello specifico del tipo di illuminazione che deve essere scelta per la propria abitazione, è fondamentale sottolineare anche come si possa rendere il proprio ambiente maggiormente illuminato, anche non sfruttando direttamente l’illuminazione artificiale che deriva da lampade e non solo. I consigli di stile e di arredamento portano a scegliere una predisposizione particolare del proprio ambiente, al fine di rendere questo stesso maggiormente illuminato in modo naturale.

Ciò porta a scegliere degli ambienti all’interno dei quali le vetrate siano particolarmente ampie, con l’obiettivo di favorire la penetrazione dei raggi del sole in maniera più semplice. Allo stesso tempo, anche la scelta dei colori per le proprie pareti risulta essere più specifica, dal momento che si tende a scegliere una serie di colori chiari e neutri che possano riflettere in modo essenziale la luce del sole, per dare l’illusione di un ambiente più spazioso e maggiormente illuminato. Un altro consiglio piuttosto semplice da seguire è quello che porta a scegliere le tende all’interno della propria abitazione: non devono essere naturalmente molto spesse o dai colori scuri, dal momento che portano ad oscurare particolarmente i raggi del sole e a non favorire la penetrazione degli stessi.

Insomma, illuminare il proprio ambiente e renderlo maggiormente spazioso non è molto difficile, dal momento che si basa su una serie di soluzioni semplici da adottare e allo stesso tempo molto efficaci per la propria casa. L’unico problema che potrebbe porsi, soprattutto durante la stagione estiva, è quello che porta ad una troppo netta esposizione nei confronti dei raggi del sole, che potrebbero rendere il proprio ambiente invivibile. Per questo motivo, è sempre importante premunirsi di strumenti che possano far fronte ad una situazione di difficoltà di questo tipo, per quanto l’illuminazione, soprattutto se naturale, sia fondamentale per la propria abitazione.

Come scegliere lampade per la propria abitazione?

Altro particolare da prendere in considerazione è la scelta di lampade che possono portare all’illuminazione di ambienti interni. Le lampade sono disponibili, all’interno delle migliori piattaforme di ecommerce e negozi di arredamento, attraverso una serie di soluzioni di diverso tipo, in grado di accontentare tutte le possibili richieste e soddisfare ogni esigenza. 

Nello specifico, sono presenti lampade da terra, lampade a sospensione, lampade da soffitto, lampade da parete e lampade da tavolo, che risultano essere importanti nel caso in cui si voglia illuminare una scrivania all’interno di una camera o cameretta per bambini. Queste stesse lampade sono presenti attraverso una grande varietà di stili, colorazioni, grandezze e misure, in modo da soddisfare tutte le esigenze che ci sono al di là di una semplice scelta di lampade. Per questo motivo, non bisogna assolutamente temere per la disponibilità di strumenti per l’illuminazione degli interni, dal momento che la grande varietà di lampade presenti sul mercato riuscirà a soddisfare ogni precisa caratteristica, anche grazie ad un ricorso e un impatto estetico che non mancherà in nessun caso all’interno della propria abitazione.

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