Pesce combattente: caratteristiche e alimentazione

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pesce combattente

L’acquaristica è una passione comune a tantissime persone. Il bello per chi la segue riguarda diversi aspetti. Tra questi, troviamo la possibilità di ottenere soddisfazioni interessanti anche senza spendere cifre altissime. Quando si parla del mondo degli acquari, è necessario citare il pesce combattente.

Se stai cercando consigli su come prendertene cura, nelle prossime righe puoi trovare alcuni consigli sulla gestione di questo bellissimo pesce.

Pesce combattente, una creatura bellissima e grintosa

Il pesce combattente, come dice il suo nome stesso, si contraddistingue spesso per un approccio bellicoso nei confronti degli esemplari con i quali condivide l’ambiente. Caratterizzato da meravigliosi colori cangianti, è molto apprezzato da chi ama gli acquari domestici.

Quando si parla di questo pesce, è necessario ricordare la sua popolarità in Paesi come la Thailandia, dove viene utilizzato per dei veri e propri match. Nell’ambito dell’acquaristica, viene scelto soprattutto per via dei suoi colori che, nel momento in cui si muove, danno vita a dei meravigliosi guizzi.

In linea di massima, le femmine tendono a essere molto meno colorate rispetto agli esemplari di sesso maschile. Cosa dire in merito alla lunghezza? Che, in generale, il pesce combattente, a prescindere dal sesso, difficilmente supera i 150/160 centimetri.

Alimentazione del pesce combattente

Quando ci si occupa di acquaristica, è doveroso prendere informarsi in merito all’alimentazione degli esemplari. Cosa dire in merito a quella dei pesci combattenti? Che la loro principale fonte di nutrimento sono molluschi di piccole dimensioni e gli insetti acquatici. I pesci in questione si procurano il cibo “cacciando” sulla superficie dell’acqua.

Alla luce di quanto appena ricordato, è chiaro che il mangime a base vegetale non va bene per l’alimentazione del pesce combattente. Quali sono quindi i mangimi consigliati dagli esperti? Ecco i principali:

  • Betta a scaglie
  • Mangimi granulari
  • Mangimi liofilizzati
  • Mangimi in gel

Per quanto riguarda la loro composizione, è importante concentrarsi su prodotti caratterizzati dalla presenza di nutrienti come le proteine animali. Il loro apporto è cruciale per preservare la massa muscolare del pesce. Fondamentale è specificare che, quando si parla di alimentazione del pesce combattente, è possibile inquadrare anche i vantaggi del cibo vivo. Di cosa si tratta di preciso? Di mangimi a base di insetti come le mosche drosofile.

Come gestirlo nell’acquario

Quando si decide di acquistare un pesce combattente o più esemplari, è opportuno fare attenzione alla loro gestione nell’ambito dell’acquario. La prima cosa da ricordare al proposito prevede il fatto di inserire in un acquario soltanto un esemplare maschio. Nel caso delle femmine, è possibile tenere più esemplari in un solo acquario ma, come sopra citato, bisogna farsi trovare pronti a effetti meno accentuati dal punto di vista cromatico.

Qual è l’acquario migliore?

A questo punto, viene naturale chiedersi quale sia l’acquario più adatto ai pesci combattenti. In linea di massima, questi pesci dovrebbero essere ospitati in acquario non eccessivamente alti e non troppo ampi. Giusto per dare qualche numero, ricordiamo che per ospitare un singolo esemplare maschio di pesce combattente va benissimo un acquario della capacità pari a 30 litri.

Molto importante è concentrarsi anche sulle caratteristiche dell’acqua, che dovrebbe essere leggermente acida. Specifichiamo che, in ogni caso, i pesci combattenti si adattano bene anche all’acqua a pH neutro. Nel caso in cui si sceglie di riempire l’acquario con l’acqua del rubinetto, è importante trattarla con strumenti specifici finalizzati a eliminare sostanze aggressive potenzialmente pericolose per l’estetica del piumaggio. Un doveroso cenno deve essere dedicato alla temperatura, che dovrebbe aggirarsi tra i 26 e i 28°C.