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Consulenza Aziendale: Il Primo Passo per Vincere la Corsa alla Competitività

A cosa serve una Consulenza Aziendale?

Al giorno d’oggi le imprese devono interfacciarsi con una realtà dinamica e in rapida evoluzione, in cui ogni singola decisione strategica può fare la differenza tra il successo e il fallimento. Per rimanere al passo, è cruciale affidarsi a soluzioni di consulenza aziendale, che non solo risolvano nell’immediatezza i problemi più gestibili, ma che sviluppino piani a lungo termine in grado di rafforzare la competitività e migliorare gli indicatori economici come il cash flow e l’EBITDA.

Ma come funziona concretamente una consulenza aziendale? E come può davvero trasformare l’impresa?

La consulenza: una visione trasformativa

Iniziamo col dire che la consulenza aziendale non è una soluzione “tappabuchi”. Non si tratta di un intervento superficiale, ma di un’opportunità strategica per esplorare e reinventare le modalità con cui un’azienda gestisce i suoi processi, le sue risorse e, soprattutto, i suoi obiettivi. Le società di consulenza aziendale offrono supporto in diverse aree, tra cui:

  • Ottimizzazione dei processi operativi e produttivi
  • Strategie di marketing innovative
  • Gestione finanziaria e del capitale
  • Evoluzione della logistica aziendale

La combinazione di questi interventi contribuisce ad incrementare l’efficienza interna e la capacità dell’impresa a rispondere alle sfide del mercato.

Perché la consulenza è la marcia in più per un’impresa

Immagina di avere a disposizione un team di esperti, continuamente aggiornato sulle soluzioni moderne, che analizza i processi aziendali da una prospettiva esterna. Un punto di vista imparziale ed oggettivo è fondamentale per prendere in considerazione problematiche apparentemente trascurabili. Questi esperti, con le loro competenze derivanti dal confronto con tante imprese diverse, sono in grado di tracciare una mappa per il futuro, puntando su soluzioni scalabili e adattabili.

Ecco perché la consulenza aziendale è un investimento strategico, non un semplice servizio temporaneo:

  1. Miglioramento dell’efficienza operativa: un’analisi approfondita può rivelare inefficienze nei processi aziendali che, se risolte, possono tradursi in risparmi significativi.
  2. Innovazione continua: grazie alla consulenza e management aziendale fornita, le aziende possono adottare nuove tecnologie che migliorano la gestione e riducono i costi, come l’automazione o l’intelligenza artificiale applicata alla logistica.
  3. Adattamento ai cambiamenti del mercato: un consulente ti aiuta a leggere il futuro monitorando le tendenze di mercato e individuando nuove opportunità. La consulenza aziendale offre una visione a 360 gradi.
  4. Supporto nella digitalizzazione: non si tratta solo di upgrade tecnologici, ma di una vera e propria trasformazione digitale. Il supporto di esperti nel campo della digitalizzazione consente all’impresa di rimanere al passo con le innovazioni e di ottimizzare ogni funzione aziendale, creando un vero e proprio ecosistema integrato.
  5. Gestione del rischio: Con un consulente esperto al fianco, l’impresa impara a anticipare i rischi, valutando con attenzione i vari fattori esterni e interni che potrebbero influenzare negativamente le sue operazioni.

Fischer Consulting: un approccio unico alla consulenza aziendale

Fischer Consulting ha sviluppato un metodo innovativo e approfondito per la consulenza aziendale, capace di adattarsi alle necessità di ogni singolo cliente, modulando l’intervento di volta in volta. L’approccio si articola in tre fasi distinte:

  1. Analisi Preliminare: viene svolta un’accurata raccolta di dati storici sui consumi, le giacenze e i movimenti, seguita da un confronto con gli attori chiave dei vari processi aziendali. In questa fase è importante ottenere una fotografia nitida della situazione attuale.
  2. Assessment in Sito: è qui che risiede la vera expertise. Gli esperti di Fischer Consulting non si limitano a lavorare su dati statici. Viene fatto un passo in più, con visite sul campo (genba walk) che hanno lo scopo di verificare in maniera diretta lo stato dell’arte, analizzando i processi operativi da vicino e confrontando i dati con la realtà dei fatti.
  3. Post-work: i risultati vengono sintetizzati in un piano di miglioramento mirato, che permette di focalizzarsi sui punti di attenzione e sugli interventi necessari per ottenere il massimo impatto economico, con obiettivi chiari e misurabili.

Grazie a tale metodologia, Fischer Consulting è in grado di offrire sia un’analisi approfondita, che un concreto piano d’azione pratico, in grado di generare risultati immediati e nel lungo periodo. Ovviamente il lavoro non finisce qui, ma prosegue con un affiancamento nella messa in atto del piano strategico, garantendo assistenza e continua flessibilità. Ogni consulenza è unica e personalizzata in base alle specifiche esigenze aziendali.

Per maggiori informazioni su come migliorare la logistica e ottenere una consulenza aziendale, visita la pagina di Fischer Consulting.

I benefici concreti della consulenza aziendale

Un consulente esperto non si limita a suggerire modifiche nei processi aziendali, ma ha il compito di aiutare l’impresa ad identificare opportunità di crescita, ridurre i costi e a migliorare l’efficienza operativa. Questo significa da un lato aumentare la produttività e dall’altro migliorare la sostenibilità economica nel lungo periodo.

I principali benefici che un’azienda può ottenere da una consulenza aziendale sono:

  • Ottimizzazione dei costi operativi, ovvero una riduzione dei tempi di attesa, una eliminazione delle inefficienze e un’ottimizzazione delle risorse disponibili.
  • Incremento del cash flow, migliorando la gestione finanziaria e garantendo una liquidità aziendale maggiore per affrontare le sfide economiche.
  • Miglioramento dei margini EBITDA, tramite un processo aziendale più snello, in grado di generare maggiore redditività.

Conclusione: perché scegliere una consulenza aziendale per la propria impresa?

Le consulenze aziendali possono essere degli strumenti vitali per le imprese che desiderano rimanere competitive e adattarsi ai cambiamenti tecnologici del mondo moderno. In un ambiente in cui la tecnologia si evolve ad una velocità preoccupante, offrendo nuovi strumenti dirompenti per mantenere la competitività, ogni azienda ha il dovere di aggiornarsi costantemente. Se non è possibile creare un team interno specializzato in ottimizzazione aziendale, affidarsi a professionisti esperti del settore diventa la scelta più vantaggiosa.

Per approfondire soluzioni moderne in ambito tecnologia e opportunità economiche per le imprese, visita le categorie dedicate.

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Come capire se è il momento giusto per comprare casa

Decidere di acquistare un’abitazione è un passo importante che spesso va al di là della ricerca di una casa. L’obiettivo, infatti, è quello di investire in stabilità e non si trascura di progettare il futuro e di tutelare il proprio capitale. Per evitare decisioni impulsive, quindi, occorre valutare con attenzione il quadro economico, le opportunità offerte dal mercato e la propria condizione finanziaria. Ci sono alcuni parametri da applicare per stabilire se le circostanze attuali corrispondono al momento ideale per comprare casa.

Valutare il mercato immobiliare contemporaneo

Quando si analizza il settore residenziale, è utile verificare quanta offerta sia effettivamente presente nelle zone di interesse e con quali tempistiche gli immobili vengono venduti. A questo proposito, la piattaforma yescasa.it si rivela una risorsa preziosa: il portale, dedicato esclusivamente agli annunci provenienti da agenzie che conoscono a fondo il territorio, consente di confrontare rapidamente diverse proposte di vendita e locazione in tutte le città italiane.

Grazie alla selezione operata dal portale, orientato a favorire soltanto annunci che provengono da realtà professionali di qualità, è possibile ottenere dati attendibili sui prezzi praticati, sulla rapidità con cui le case cambiano proprietario e sulla variazione stagionale della domanda. Uno sguardo frequente alle inserzioni, affiancato a statistiche ufficiali (ad esempio quelle dell’OMI o di Banca d’Italia), permette di capire se i valori stanno crescendo, sono fermi o registrano modifiche rilevanti.

Analizzare con attenzione lo stato economico personale

Il secondo passo consiste nell’esaminare con cura la propria posizione economica. Chi dispone di un fondo di riserva pari ad almeno sei mesi di spese familiari, di un capitale che si può destinare all’anticipo e di entrate stabili potrà negoziare il mutuo con maggiore serenità.

Non si tratta, ovviamente, soltanto di calcolare la rata che si può sostenere nel corso del tempo, ma di verificare come l’acquisto influenzerà gli altri obiettivi: pensione integrativa, istruzione dei figli, eventuali imprevisti.

Un metodo efficace prevede la compilazione di un bilancio annuale che comprenda entrate ricorrenti, spese fisse e un margine per attività ricreative. Se il risultato mostra un avanzo superiore al dieci per cento del reddito netto, investire in un immobile risulta più semplice. Diversamente, rinviare di qualche mese e potenziare il risparmio può evitare pressioni e rinunce.

Verificare i tassi di interesse e le politiche dei mutui

Il costo del finanziamento è un fattore determinante. Istituti di credito e banche centrali adattano le condizioni in base all’inflazione, alle prospettive economiche generali e alla domanda di liquidità. Prima di impegnarsi, è prudente confrontare almeno tre preventivi, valutando sia i tassi fissi sia quelli variabili: i primi garantiscono stabilità, i secondi potrebbero partire da livelli più bassi ma risentono di eventuali rialzi futuri.

Un indicatore utile è lo spread applicato dall’istituto: più è contenuto, più il mutuo è competitivo. Inoltre, occorre considerare spese accessorie come perizia, istruttoria e assicurazioni obbligatorie, che influiscono sul TAEG complessivo. Se il costo del denaro è vicino ai minimi storici o comunque inferiore alla media degli ultimi cinque anni, la rata mensile tende a risultare più leggera, una situazione che facilita la decisione di acquisto.

Tenere conto dell’orizzonte temporale e degli obiettivi

Comprare casa ha senso soprattutto quando si prevede di rimanere nell’immobile per un periodo medio-lungo, generalmente oltre i 7 anni. Questo intervallo consente di ammortizzare i costi iniziali (imposte, notaio, eventuali ristrutturazioni) e di maturare un’eventuale plusvalenza.

È opportuno valutare la stabilità professionale, la composizione del nucleo familiare e la possibilità di trasferimenti lavorativi. Chi aspira a cambiare città in tempi brevi potrebbe preferire la locazione, rimandando l’acquisto a una fase più definita del percorso personale.

Al contrario, chi desidera un radicamento nel territorio, magari per garantire continuità ai figli o per avviare un’attività in proprio, può trarre beneficio dal possesso di un’abitazione che diventa punto di riferimento.

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Cos’è e come funziona il noleggio operativo di beni strumentali

Quando si parla di beni strumentali si fa riferimento ad articoli che possono essere sia materiali che immateriali. Si tratta, in ogni caso, di attrezzature il cui uso appare essenziale per l’operatività dell’azienda e per l’implementazione del core business.

In virtù di un costo spesso considerevole, una delle soluzioni più valide per massimizzare la supply chain e contenere i costi è quella del noleggio operativo beni strumentali: un’opportunità messa in campo anche da alcune realtà online come ad esempio Click Ufficio, tra i portali più innovativi dedicati ai dispositivi per il mondo del lavoro, grazie ai circa 25 anni di esperienza alle spalle.

Quali sono i beni strumentali? Una panoramica

Attrezzature, impianti, tecnologie, macchinari: sono tutti beni strumentali. La categoria è perciò davvero ampia e contempla un’ampia gamma di dispositivi essenziali per implementare e persino svolgere una certa mansione in diversi ambiti dell’economia.

Ad avvalersi infatti dei beni strumentali sono le aziende farmaceutiche come quelle dell’informatica, passando per le imprese del comparto manifatturiero, logistico e industriale, solo per citarne alcune.

Entrando più nel dettaglio, sono beni strumentali gli impianti produttivi e le macchine utensili, componenti software e hardware di stampo aziendale – incluse quelle del cosiddetto Industrial IoT – e molto altro ancora. A tali elementi occorre infatti aggiungere, sempre per fare degli esempi, automezzi aziendali e strumenti digitali di varie tipologie. Anche un software gestionale può essere quindi considerato un bene strumentale, lo avreste mai immaginato?

I vantaggi del noleggio operativo dei beni strumentali per aziende e professionisti

Noleggiare significa evitare di acquistare e di assumersi, quindi, oneri che tendono ad avere costi importanti quali ad esempio quello della rivendita o dello smaltimento.

Il noleggio parte infatti da una logica diversa, rivelandosi una valida alternativa all’acquisto tradizionale. Permette di usufruire di un determinato bene a fronte del pagamento di un canone che può essere conferito sia una tantum – e quindi in occasione di un utilizzo sporadico del bene – sia in via più continuativa e dunque di lungo termine.

I vantaggi di questo tipo di soluzione per le imprese sono molteplici e risultano a vari livelli, a cominciare da un ammortamento dei costi alla radice, dal momento che non è necessario effettuare un investimento oneroso: non c’è quindi bisogno di veicolare dei capitali. Ma non finisce qui.

I benefici sono certamente a livello economico, anche perché si ottimizza la spesa, ma persino pratico, questo almeno optando per l’online. Sarà possibile ordinare quando si preferisce, senza sottostare agli orari degli store in presenza, ricevendo il bene strumentale in pochissimo tempo e presso il domicilio desiderato.

I plus sono perciò immediati e nel lungo periodo, grazie a una massimizzazione degli investimenti da dedicare al core business.

Quali prodotti si possono ottenere

Quali sono i prodotti ottenibili con il noleggio operativo di beni strumentali? Ce ne sono diversi: dagli articoli dell’elettronica e dell’informatica, passando per macchine per ufficio (come casseforti e distruggidocumenti), elettrodomestici, persino complementi di arredo.

Le opzioni tra cui scegliere sono davvero tante, onde per cui assicurarsi tutto ciò che serve appare assolutamente fattibile.

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La cultura del side hustle: come abbiamo iniziato a pensare di arrotondare lo stipendio e spunti per cominciare

Negli ultimi anni sempre più persone in Italia e nel mondo hanno cominciato a cercare modi alternativi per aumentare le proprie entrate. Il termine inglese “side hustle” è diventato parte del linguaggio comune, indicando una piccola attività secondaria, svolta spesso nel tempo libero, che permette di arrotondare lo stipendio o, in alcuni casi, di iniziare a costruire una nuova, potenziale carriera.

In un contesto economico in continua evoluzione, segnato da inflazione, instabilità lavorativa e stipendi poco adeguati al costo della vita, il side hustle è diventato più che un trend: è una vera e propria cultura.

Quando e perché è nato il fenomeno del side hustle

Sebbene in Italia il concetto sia esploso più recentemente, nei Paesi anglosassoni il side hustle ha radici più lontane. L’avvento del digitale, delle piattaforme di e-commerce e la maggiore flessibilità lavorativa hanno facilitato lo sviluppo di attività parallele.

Molti hanno iniziato con piccoli lavoretti occasionali — come dare ripetizioni, vendere oggetti online o svolgere mansioni da freelance — ma col tempo questi impegni si sono trasformati in entrate regolari, anche grazie a una maggiore consapevolezza nella gestione del denaro.

Non è un caso che la nascita del side hustle sia andata di pari passo con l’interesse crescente per la pianificazione finanziaria personale. Un buon punto di partenza per chi vuole organizzarsi è questo articolo su come creare un piano finanziario efficace. Ne abbiamo parlato sul nostro sito, ed in effetti il suggerimento di fare sempre un’analisi preliminare di entrate e uscite è un ottimo modo per:

  1. capire se stiamo spendendo denaro in acquisiti futili e non utili
  2. sapere quanto tempo abbiamo a disposizione per dedicarci ad un secondo lavoretto
  3. creare obiettivi di guadagno progressivo in cui un side hustle può aiutarci.

Il boom italiano: Reddit, FIRE e community digitali

Anche in Italia il fenomeno è esploso, complice la nascita di community online come r/ItaliaPersonalFinance, su Reddit, dove migliaia di utenti si scambiano consigli, idee e testimonianze. Un esempio concreto? Puoi dare un’occhiata a questo interessante thread.

Parallelamente, movimenti come il FIRE (Financial Independence, Retire Early) hanno promosso l’idea che il guadagno non debba provenire solo dallo stipendio fisso, ma da una diversificazione delle fonti di reddito.

Side hustle: da passione a profitto

Uno degli aspetti più affascinanti del side hustle è che spesso nasce da una passione personale.

Pensiamo ad esempio a tutti gli appassionati di collezionismo: dagli orologi ai prodotti da gioco più pop, come le carte Pokémon, che permettono a chi ha più esperienza e un pizzico di fortuna di arricchirsi, a volte di migliaia di euro, attraverso una passione. Sul tema, puoi ad esempio leggere qui per saperne di più.

Del resto però, i side hustle hanno questa bella e affascinante caratteristica: se ben gestiti, tutti gli hobby possono diventare una fonte di gudagno secondaria. Chi ama cucinare e apre un blog o un canale YouTube, chi vende abbigliamento vintage su Vinted o Etsy, chi si dedica all’arte o alle collezione oggi ha spazi dedicati per trasformare un interesse in una fonte di guadagno.

5 idee pratiche per iniziare il tuo side hustle nel 2025

Se sei all’inizio e non sai da dove partire, ecco cinque idee che potrebbero fare al caso tuo:

  1. Vendita online di oggetti handmade o vintage
    Dai gioielli fatti a mano ai vestiti usati, puoi vendere su piattaforme come Etsy, Depop o Vinted.
  2. Creazione di contenuti digitali
    Se hai competenze in scrittura, grafica o video editing, potresti offrire i tuoi servizi come freelance o aprire un canale a tema.
  3. Micro-investimenti o flipping di oggetti collezionabili
    Che si tratti di carte da gioco, vinili o fumetti, il flipping può diventare una fonte di guadagno — a patto di conoscere bene il mercato.
  4. Corsi online o tutoring
    Se hai competenze specifiche (lingue, musica, programmazione), puoi offrire lezioni online, anche solo poche ore a settimana.
  5. Gestione di profili social o creazione di contenuti per terzi
    Sempre più piccole imprese cercano aiuto per migliorare la loro presenza online. Potresti diventare il loro punto di riferimento per i social media.

L’importanza della gestione del tempo e della costanza

Uno dei rischi del side hustle è quello di sovraccaricarsi, soprattutto se si ha un lavoro a tempo pieno. Per questo è fondamentale stabilire obiettivi realistici e dedicare al progetto un tempo ben definito ogni settimana.

Molti side hustle non diventano mai una fonte primaria di reddito, ma possono comunque offrire soddisfazioni personali e finanziarie — e, in alcuni casi, aprire le porte a un futuro professionale diverso.

Il valore del side hustle nella nostra vita moderna

La cultura del side hustle è un riflesso dei tempi in cui viviamo: più incerti, ma anche più ricchi di opportunità. È un modo per essere padroni del proprio tempo, delle proprie passioni e del proprio futuro finanziario.

Iniziare non richiede grandi investimenti, ma curiosità, spirito di iniziativa e la voglia di mettersi in gioco. Che tu voglia guadagnare qualche soldo extra o costruire una carriera alternativa, questo potrebbe essere il momento giusto per cominciare.

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Perché le aziende dovrebbero avere un numero verde? 5 motivi per scegliere questo servizio

Il numero verde è un servizio telefonico che permette alle aziende di ricevere chiamate senza costi per i clienti, poiché le spese vengono interamente sostenute dall’azienda stessa.

Attivato tramite un abbonamento, questo strumento facilita il contatto diretto con il pubblico, migliora il servizio clienti e incentiva la comunicazione eliminando le barriere economiche.

Molto utile in vari settori, dal supporto tecnico all’assistenza commerciale, il numero verde offre molteplici benefici, come quelli illustrati di seguito.

Offrire assistenza continua

Il primo vantaggio di un numero verde per aziende è la possibilità di avere un centralino intelligente, che consente di fornire assistenza commerciale, amministrativa, tecnica ed altro attraverso un menu vocale interattivo.

Questo sistema indirizza automaticamente i clienti al reparto competente, semplificando e velocizzando il supporto. Grazie alla gestione automatizzata delle chiamate, si riducono i tempi di attesa e si ottimizzano le risorse aziendali, migliorando l’efficienza del servizio di assistenza.

Un numero verde, inoltre, può essere personalizzato con messaggi informativi forniti tramite risponditori automatici, garantendo assistenza continua.

Ottimizzare la customer experience

Il numero verde non è solo un canale di comunicazione con i clienti, ma anche uno strumento strategico per le aziende. Infatti, fornisce all’amministratore una panoramica chiara sull’andamento del servizio, permettendo di monitorare il volume delle chiamate, identificare le richieste più frequenti e valutare l’efficacia del servizio clienti.

Grazie alla raccolta e all’analisi dei dati, le aziende possono individuare tendenze, prevedere le esigenze dei clienti e ottimizzare l’allocazione delle risorse. Questo consente di migliorare l’organizzazione interna e di prendere decisioni più informate.

Le informazioni raccolte tramite il numero verde possono inoltre essere utilizzate per adattare le strategie di marketing, personalizzare le offerte e migliorare la customer experience.

Migliorare l’immagine aziendale

Il numero verde rappresenta un valore aggiunto per qualsiasi azienda, indipendentemente dalle sue dimensioni. Permette di trasmettere un’immagine di efficienza, professionalità e affidabilità, elementi fondamentali per conquistare la fiducia dei clienti.

Un’organizzazione che offre un canale di contatto gratuito, infatti, appare strutturata e ben organizzata, poiché dimostra attenzione al servizio clienti e facilità di accesso alle informazioni.

Ricevere chiamate indipendentemente dalla zona geografica

Grazie al numero verde, è possibile ricevere chiamate senza limiti geografici, e ciò permette alle aziende di essere sempre raggiungibili dai clienti.

Con il numero verde le chiamate possono essere indirizzate sia su telefoni fissi che su dispositivi mobili, in Italia e all’estero. Questa soluzione si rivela particolarmente vantaggiosa per le aziende con più sedi e/o con dipendenti distribuiti in diverse aree geografiche.

Pubblicizzare l’azienda

Un ultimo ma importante aspetto del numero verde è la capacità di rafforzare la memoria del brand. Pagando un sovrapprezzo rispetto all’abbonamento standard, infatti, è possibile attivare un numero verde mnemonico, ovvero una sequenza numerica facile da ricordare. Questo facilita la memorizzazione da parte dei clienti e incrementa le chiamate.

Un numero intuitivo aumenta la probabilità che i clienti decidano di contattarlo spontaneamente, rendendo l’azienda molto accessibile. Inoltre, la facilità di memorizzazione trasforma il numero in una sorta di strumento pubblicitario: più è semplice, più resta impresso nella mente dei consumatori.

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La Ripresa del Mercato Immobiliare Europeo nel 2025: Uno Sguardo agli Uffici, alla Logistica e agli Asset Alternativi

Federico Marcaccini, esperto nel settore immobiliare italiano, offre una visione approfondita sulle previsioni economiche per il mercato immobiliare europeo del 2025. L’analisi si concentra su come la ripresa, sebbene graduale, porterà nuove opportunità nei settori degli uffici, della logistica e degli asset alternativi.

La Crescita Graduale del Settore Immobiliare

Secondo Marcaccini, il mercato immobiliare europeo sta attraversando una fase di transizione. Dopo un periodo di incertezza globale, si prevede una ripresa costante ma non immediata, che sarà sostenuta da settori specifici come quello della logistica e degli uffici. Marcaccini sottolinea che questa crescita sarà favorita dalla stabilizzazione economica e dal ritorno della fiducia degli investitori.

“L’Europa ha dimostrato una notevole resilienza,” afferma Marcaccini, “ma è fondamentale che gli investitori si concentrino su settori chiave e sulle nuove tendenze del mercato per garantire un ritorno sicuro e duraturo.”

Uffici: Un Settore in Evoluzione

Marcaccini evidenzia come il settore degli uffici stia vivendo un cambiamento strutturale. La diffusione del lavoro ibrido ha ridefinito le esigenze delle aziende, che ora cercano spazi flessibili e moderni. “Gli uffici del futuro saranno più orientati al benessere dei dipendenti e alla sostenibilità,” spiega l’esperto.

Le location centrali continueranno a essere un punto di riferimento, ma crescerà anche l’interesse per aree periferiche ben collegate e con costi inferiori. Marcaccini sottolinea che la chiave del successo in questo settore sarà la capacità di adattarsi a un ambiente in continua evoluzione.

Logistica: Un Pilastro del Mercato Immobiliare

Il settore della logistica si conferma uno dei principali motori del mercato immobiliare. Con l’espansione dell’e-commerce, la domanda di spazi logistici è cresciuta in modo esponenziale. Marcaccini sottolinea che gli investitori stanno puntando su asset vicini ai grandi centri urbani, in grado di garantire tempi di consegna rapidi.

“La logistica è diventata una delle opportunità più interessanti per chi vuole diversificare il proprio portafoglio immobiliare. Gli spazi innovativi e sostenibili avranno un ruolo sempre più centrale”, afferma Marcaccini.

Asset Alternativi: Opportunità in Espansione

Un altro settore da monitorare è quello degli asset alternativi, come residenze per studenti, strutture sanitarie e alloggi temporanei. Marcaccini spiega che questi asset stanno attirando l’attenzione degli investitori grazie alla loro resilienza durante i periodi di crisi e al crescente bisogno di soluzioni specifiche.

“Gli asset alternativi rappresentano una nuova frontiera per gli investitori. Offrono rendimenti stabili e si adattano perfettamente alle esigenze di un mercato in evoluzione,” afferma l’esperto.

Federico Marcaccini conclude sottolineando che il 2025 sarà un anno cruciale per il mercato immobiliare europeo. La ripresa sarà graduale ma solida, trainata da settori chiave come gli uffici, la logistica e gli asset alternativi. Per gli investitori, la capacità di anticipare le tendenze e di puntare su progetti sostenibili e innovativi sarà determinante per il successo.

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Arriva l’anno nuovo? Come creare un piano finanziario efficace

L’inizio di un nuovo anno è un’opportunità ideale per valutare la propria situazione finanziaria e pianificare un’efficace gestione delle entrate e delle uscite. Un piano ben strutturato ti aiuta a gestire obiettivi a breve, medio e lungo termine, oltre a offrirti maggiore serenità di fronte a eventuali imprevisti.

Esistono diverse strategie per una pianificazione finanziaria efficace, e una delle più conosciute è il metodo 50-30-20, che analizzeremo in dettaglio. Tuttavia, prima di applicare qualsiasi strategia, è fondamentale partire da un’analisi precisa delle proprie entrate e uscite mensili, un passaggio cruciale per costruire una base solida su cui pianificare il futuro.

Primo passo: l’analisi della situazione finanziaria

Il primo passo per un’efficace pianificazione finanziaria è una precisa analisi delle proprie entrate e uscite mensili. La verifica delle proprie entrate è in genere più facile, dato che le principali fonti sono lo stipendio o la pensione ed eventuali fitti attivi o altre rendite.

È inoltre importante valutare le risorse disponibili sotto forma di risparmi e investimenti, come conti deposito, fondi pensione e titoli.

L’analisi delle spese può risultare più complessa, ma i tool di budgeting possono semplificare questo processo. Infatti, è sempre più semplice organizzare le tue spese dal conto online, poiché integrano al loro interno strumenti che permettono di monitorare con precisione sia le spese che le entrate, facilitando la gestione del denaro.

Una volta completata un’analisi accurata, si può procedere con la pianificazione finanziaria vera e propria.

Il metodo 50-30-20

Una delle più conosciute strategie di pianificazione finanziaria è il metodo 50-30-20, messa a punta dalla giurista statunitense Elizabeth Warren; quest’ultima propone di suddividere il totale delle proprie entrate nette fisse in tre parti:

  • 50% per le spese necessarie (i cosiddetti “bisogni”)
  • 30% per le spese voluttuarie (i cosiddetti “desideri”)
  • 20% da destinare ai risparmi/investimenti.

Un esempio pratico: se le tue entrate fisse familiari nette ammontano a 3.000 euro, 1.500 euro dovranno essere destinati a pagare le spese dei bisogni (utenze domestiche, eventuali rate di prestiti o mutui, spese alimentari,…); 900 euro possono essere utilizzati per i desideri (vacanze, abbonamenti, hobby, uscite al ristorante, cinema), mentre 600 euro dovranno essere destinati a strumenti di risparmio (un fondo pensione, un piano di accumulo capitale, Buoni del Tesoro e simili.).

L’obiettivo del 20% per i risparmi/investimenti non dovrebbe essere mai disatteso; eventualmente, nel caso aumentasse la quota delle spese necessarie, si dovrebbero “limare” quelle voluttuarie.

Il conto corrente e l’organizzazione delle spese

I conti correnti sono diventati strumenti essenziali per la gestione del denaro, collegati a carte di debito e credito che facilitano l’organizzazione delle spese. In particolare, i conti online offrono strumenti avanzati che classificano automaticamente entrate e uscite in categorie come stipendi, pensioni, spese di viaggio e assicurative.

Questi strumenti di budgeting, attraverso report e grafici, forniscono una visione chiara di come stai gestendo le tue finanze. Se noti che alcune voci di spesa sono eccessive, puoi apportare modifiche per ottimizzare il tuo budget. Al contrario, se le spese risultano inferiori alle previsioni, hai la flessibilità di destinare una maggiore quota a risparmi, investimenti o acquisti posticipati.

Inoltre, i conti correnti online offrono funzioni di alert che ti avvisano quando superi un certo limite di spesa o effettui transazioni di importo elevato. Grazie a questi strumenti, la pianificazione finanziaria diventa più facile ed efficace.

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Soccorso stradale: cos’è e a cosa serve

Speriamo che nel tempo non abbiate avuto bisogno del soccorso stradale, ma si tratta di una eventualità che va comunque presa in considerazione. In un momento di necessità sapere già quale soccorso stradale attivare, e avere la certezza che offra servizi di alto livello, potrebbe davvero fare la differenza.

In questo articolo abbiamo deciso di darvi alcune informazioni sul soccorso stradale. L’obiettivo è quello di aiutarvi a scegliere il servizio di soccorso stradale a Parma più in linea con quelle che sono le vostre necessità. Seguendo i nostri consigli troverete ciò che fa per voi.

Le caratteristiche del soccorso stradale

Quando dovete scegliere a quale soccorso stradale affidarvi vi consigliamo di valutare per prima cosa l’effettiva disponibilità del servizio. Gli imprevisti possono capitare in ogni momento, per questo dovreste potervi rivolgere al soccorso stradale 24 ore su 24, ogni giorno dell’anno, comprese le festività. Un servizio attivo in ogni ora è fondamentale, visto che di notte trovare una soluzione a qualsiasi problema che si possa avere in strada potrebbe essere molto difficile.

Dal punto di vista del costo molto dipende dal tipo di soccorso di cui si ha bisogno. L’intervento del carro attrezzi di solito risulta più costoso di altri servizi.

In generale vi suggeriamo di scegliere tenendo a mente vari fattori, tra cui i costi, la disponibilità e la qualità del servizio.

Quando si attiva il soccorso stradale?

Molti si chiedono quando effettivamente sia il caso di attivare il soccorso stradale. Sono molte le situazioni che potrebbero essere risolte con un servizio di questo genere.

Ad esempio se l’auto non è più in condizione di marciare potrebbe essere il caso di richiedere l’intervento di un carro attrezzi, così da riuscire a trasportare via la vettura. Può capitare dopo un guasto grave, o dopo che c’è stato un sinistro stradale e la macchina non è più in grado di muoversi.

Oppure si potrebbe aver bisogno di soccorso per risolvere il problema sul posto. I servizi di soccorso stradale possono inviare un tecnico affinché si occupi della risoluzione in prima persona, sistemando il guasto o portando direttamente una ruota di scorta per sostituire uno pneumatico che si è bucato.

Non aspettate il momento di un imprevisto per mettervi a scegliere il soccorso stradale a cui rivolgervi. La fretta difficilmente è una buona consigliera. Meglio essere preparati, e sapere già a chi affidarsi in queste occasioni.

Perché scegliere un soccorso stradale attivabile online?

Oggi la maggior parte delle persone ha in tasca uno smartphone con una connessione internet, che permette di navigare liberamente nel web in ogni momento. La copertura è molto ampia, anche nelle zone lontane dai grandi centri. Per questo oggi scegliere un soccorso stradale attivabile online può essere una scelta molto valida.

Un servizio di questo genere può essere raggiunto in pochi istanti. Un buon esempio è Europ Assistance, che offre un’interfaccia intuitiva con cui tutti possono dare le informazioni necessarie per avviare il prima possibile l’intervento. Per molte persone potrebbe essere più facile dare tutti i dati attraverso una piattaforma di questo tipo, invece che utilizzare il telefono.

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