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Come coltivare canapa: guida per principianti
Ai giorni nostri coltivare cannabis di qualità è molto facile ed economico. Per ottenere i migliori risultati bisogna studiare in modo corretto le tipologie di piante e stabilire che tipo di coltivazione fare. Coltivare canapa in vaso è diventato legale in moltissimi paesi e le giuste metodologie permettono di ottenere piante fruttuose con poco sforzo, sia di tempo che di soldi. In questa guida scopriremo i metodi più diffusi, le tecniche antiche e quelle più moderne, come l’utilizzo dell’erba idroponica.
Coltivare canapa: scelta delle piante
La coltivazione della Cannabis è un’abilità che si perfeziona col tempo: facile da imparare nei rudimenti, richiede una vita intera di perfezionamento. Coltivare da soli è possibile e alla portata di tutti, soprattutto se si sceglie bene la pianta.
La scelta sul tipo di coltivazione, interna o all’aperto, è del tutto personale a seconda dei gusti, dello spazio a disposizione, della presenza o meno di vicini guardoni ecc. Le piante di marijuana sono robuste e porteranno ottimi frutti con entrambi i tipi di coltivazione.
Scegliere i semi giusti è il primo passo che ci porta già a metà del lavoro. Il commercio mette a disposizione un mondo infinito di ibridi, lasciarsi guidare dall’istinto e dal gusto in questo caso può essere un’idea. Varietà come Indica, Ruderalis, Sativa sono molto diffuse e apprezzate. La scelta va effettuata anche in base a dove coltivare: se avete un piccolo armadio, piante che non sviluppano troppo, quelle auto-fiorenti o le Indica saranno ottime. Se volete coltivare in giardino, le varietà di canapa gigante sono sicuramente molto affascinanti. L’erba idroponica è frutto delle più recenti tecniche di coltivazione e non richiede l’impiego di terriccio. La coltivazione, infatti, avviene fuori dal suolo, senza vaso. Il substrato che sostituisce il terreno apporta tutti i nutrienti necessari. Quello più diffuso è la fibra di cocco, ma possiamo trovare substrati in lana di roccia, sabbia o ghiaia. Nella coltivazione idroponica di cannabis le piante saranno irrigate con una soluzione di acqua e nutrienti, a differenza della coltura tradizionale si eviterà la trasmissione di batteri o malattie, per una pianta più sana e vigorosa. Con l’irrigazione migliorata, si controllerà anche il livello di PH, creando un ecosistema ideale per far crescere la canapa. Grazie alla coltivazione di erba idroponica, la crescita è fino al 50% più rapida, in un ecosistema più controllato rispetto alla canapa in vaso. Vediamo alcune regole fondamentali per un risultato perfetto.
Coltivazione canapa: tecniche di coltivazione
La coltivazione della Marijuana è un’arte. Le tecniche coltivazione canapa in vaso o all’aperto richiedono poche conoscenze di base, ma imprescindibili:
– la luce, come per tutte le piante, è fondamentale per la crescita sana di canapa in vaso. La pianta necessita ogni giorno di dodici ore di luce. In caso di coltivazione al chiuso, adottare un timer per accensione e spegnimento delle luci è la scelta vincente. Nella fase di germinazione i semi coltivati all’aperto devono poter usufruire di otto ore di luce solare diretta e dodici ore di luce durante il giorno;
– il terreno di coltivazione varia a seconda del tipo di pianta: il terreno per auto-fiorenti deve essere leggero e areato, e non troppo ricco di nutrienti, per esempio 50% fibra di cocco e 50% terriccio a base di torba. Un mix di terreno per tutte le altre varietà può essere composto da tre parti di torba, tre parti di compost, una parte di vermiculite e due parti di perlite;
– l’aria fresca e il suo costante ricircolo permettono alla pianta di cannabis di respirare al meglio. In caso di coltivazione al chiuso bisogna installare un tubo di ricambio dell’aria con ventola per favorire il ricircolo.
– l’acqua è la base della vita e permette a ogni organismo di vivere e proliferare. Le piante di cannabis richiedono acqua abbondante e giornaliera. In caso di sistemi idroponici, come abbiamo visto, e in generale in caso di coltivazioni all’aperto, arricchire l’acqua con fertilizzanti è una buona scelta, senza esagerare. Il ph dell’acqua deve essere sempre neutro, e un buon coltivatore possiede sempre un tester del ph.
– la temperatura controllata permette la crescita di una pianta sana. Nonostante la marijuana, specialmente se ibridata, sia una pianta molto resistente agli sbalzi termici e cresca bene sia d’estate che d’inverno, mantenere una temperatura mite senza eccessivi sbalzi, le permetterà di crescere con meno difficoltà. Ventisette grandi è la temperatura ottimale. Se coltivate all’aperto, iniziate durante la primavera. così la pianta sarà già forte e sana per affrontare l’inverno.
– l’umidità è un altro aspetto importante da monitorare nella coltivazione canapa in vaso al chiuso. La coltivazione erba idroponica risolve molti di questi problemi, ma può essere più difficile da padroneggiare. Vediamo qualche consiglio per evitare di commettere errori.
Errori da evitare quando si coltiva erba idroponica
Quando si vuole avviare una coltivazione idroponica di marijuana bisogna armarsi di pazienza e studiare bene, soprattutto per i novizi. Innanzitutto, come in tutte le coltivazioni, l’illuminazione è fondamentale: in mancanza di luce la pianta assorbirà male i nutrienti, rallentando la fotosintesi e producendo molte meno infiorescenze. L’umidità deve essere compresa tra il 40 e il 50% durante la fioritura e tra il 50 e il 60% durante la crescita. Sbagliare questo passaggio può provocare la comparsa di infezioni fungine. Non bisogna mai eccedere con l’irrigazione, infatti la soluzione di acqua fortificata va dosata bene per permettere il corretto assorbimento dei nutrienti: non troppi né troppo pochi.
Se non si è esperti, impianti idroponici piccoli dal facile utilizzo sono perfetti per cominciare. È altrettanto importante selezionare piante geneticamente più portate per la coltivazione idroponica, per esempio quelle dalle dimensioni contenute permetteranno di gestire meglio lo spazio.
Coltivare canapa: focus sulla germinazione
La germinazione è la fase più cruciale di tutta la coltivazione, in quanto le piante già cresciute, con i piccoli accorgimenti visti in questa guida faranno tutto il lavoro da sole. Far schiudere il seme in modo corretto sarà semplice se verranno create tutte le giuste condizioni ambientali. La germinazione può avvenire direttamente nel terreno: tecnica molto semplice e proteggerà il seme dagli agenti esterni, ed eviterà lo shock da trapianto. Una volta germinato, il seme potrà essere spostato nel giardino o in vasi più grandi. Altri tipi di germinazione sono sul tovagliolo di carta, in starter di lana di roccia, in acqua o in serre di germinazione.