Decidere di acquistare un’abitazione è un passo importante che spesso va al di là della ricerca di una casa. L’obiettivo, infatti, è quello di investire in stabilità e non si trascura di progettare il futuro e di tutelare il proprio capitale. Per evitare decisioni impulsive, quindi, occorre valutare con attenzione il quadro economico, le opportunità offerte dal mercato e la propria condizione finanziaria. Ci sono alcuni parametri da applicare per stabilire se le circostanze attuali corrispondono al momento ideale per comprare casa.
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Valutare il mercato immobiliare contemporaneo
Quando si analizza il settore residenziale, è utile verificare quanta offerta sia effettivamente presente nelle zone di interesse e con quali tempistiche gli immobili vengono venduti. A questo proposito, la piattaforma yescasa.it si rivela una risorsa preziosa: il portale, dedicato esclusivamente agli annunci provenienti da agenzie che conoscono a fondo il territorio, consente di confrontare rapidamente diverse proposte di vendita e locazione in tutte le città italiane.
Grazie alla selezione operata dal portale, orientato a favorire soltanto annunci che provengono da realtà professionali di qualità, è possibile ottenere dati attendibili sui prezzi praticati, sulla rapidità con cui le case cambiano proprietario e sulla variazione stagionale della domanda. Uno sguardo frequente alle inserzioni, affiancato a statistiche ufficiali (ad esempio quelle dell’OMI o di Banca d’Italia), permette di capire se i valori stanno crescendo, sono fermi o registrano modifiche rilevanti.
Analizzare con attenzione lo stato economico personale
Il secondo passo consiste nell’esaminare con cura la propria posizione economica. Chi dispone di un fondo di riserva pari ad almeno sei mesi di spese familiari, di un capitale che si può destinare all’anticipo e di entrate stabili potrà negoziare il mutuo con maggiore serenità.
Non si tratta, ovviamente, soltanto di calcolare la rata che si può sostenere nel corso del tempo, ma di verificare come l’acquisto influenzerà gli altri obiettivi: pensione integrativa, istruzione dei figli, eventuali imprevisti.
Un metodo efficace prevede la compilazione di un bilancio annuale che comprenda entrate ricorrenti, spese fisse e un margine per attività ricreative. Se il risultato mostra un avanzo superiore al dieci per cento del reddito netto, investire in un immobile risulta più semplice. Diversamente, rinviare di qualche mese e potenziare il risparmio può evitare pressioni e rinunce.
Verificare i tassi di interesse e le politiche dei mutui
Il costo del finanziamento è un fattore determinante. Istituti di credito e banche centrali adattano le condizioni in base all’inflazione, alle prospettive economiche generali e alla domanda di liquidità. Prima di impegnarsi, è prudente confrontare almeno tre preventivi, valutando sia i tassi fissi sia quelli variabili: i primi garantiscono stabilità, i secondi potrebbero partire da livelli più bassi ma risentono di eventuali rialzi futuri.
Un indicatore utile è lo spread applicato dall’istituto: più è contenuto, più il mutuo è competitivo. Inoltre, occorre considerare spese accessorie come perizia, istruttoria e assicurazioni obbligatorie, che influiscono sul TAEG complessivo. Se il costo del denaro è vicino ai minimi storici o comunque inferiore alla media degli ultimi cinque anni, la rata mensile tende a risultare più leggera, una situazione che facilita la decisione di acquisto.
Tenere conto dell’orizzonte temporale e degli obiettivi
Comprare casa ha senso soprattutto quando si prevede di rimanere nell’immobile per un periodo medio-lungo, generalmente oltre i 7 anni. Questo intervallo consente di ammortizzare i costi iniziali (imposte, notaio, eventuali ristrutturazioni) e di maturare un’eventuale plusvalenza.
È opportuno valutare la stabilità professionale, la composizione del nucleo familiare e la possibilità di trasferimenti lavorativi. Chi aspira a cambiare città in tempi brevi potrebbe preferire la locazione, rimandando l’acquisto a una fase più definita del percorso personale.
Al contrario, chi desidera un radicamento nel territorio, magari per garantire continuità ai figli o per avviare un’attività in proprio, può trarre beneficio dal possesso di un’abitazione che diventa punto di riferimento.