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Arredamento e complementi d’arredo per la casa. I migliori prodotti per l’arredo casa, bagno, soggiorno, camera da letto e uffici.

I vantaggi di una tenda da sole

Durante i mesi estivi, specie al nel Sud Italia, senza una tenda da sole è difficile fruire al meglio di terrazzi, balconi e giardini esposti. Spesso si fa uso di coperture esterne per il giardino, e di coperture interne per gli ambienti domestici, anche utilizzando tende da interno, ma in realtà le tende da sole, a partire dalle tende da sole a bracci, sono sempre la soluzione migliore per schermare i raggi solari e per godersi gli spazi anche nelle ore più calde così come consiglia e raccomanda Tendaflex.

Tende da sole, ecco quali sono i vantaggi

Oltre a poter utilizzare gli ambienti esterni anche d’estate, ed in particolar modo nelle ore di punta, le tende da sole svolgono tante altre funzioni ed offrono pure tanti altri vantaggi non indifferenti e non trascurabili. Nel dettaglio, l’uso di tende da sole protegge la privacy, migliora l’estetica dell’edificio e garantisce, cosa che di certo non guasta, pure un risparmio sulla bolletta elettrica.

Analizzando i vantaggi uno per uno, la tenda da sole protegge la privacy in quanto tiene lontani gli sguardi indiscreti, così come protegge dai raggi UV e porta ad evitare di accendere più del dovuto il condizionatore. Inoltre, scelta in perfetto abbinamento con la casa, la tenda da sole funge pure da ottimo elemento decorativo.

Come scegliere la tenda da sole giusta

Nello scegliere la tenda giusta per la propria abitazione, si raccomanda di rivolgersi sempre ad un rivenditore/installatore specializzato in modo tale da sostenere una spesa tale da offrire poi tutti i vantaggi sopra indicati. E questo perché, tra le tipologie di tende da sole, c’è la tenda da sole a bracci, la tenda a caduta, la tenda da sole ad attico, ma anche quella a capottina e la tenda da sole a pergolato.

Tipologie tende da sole, da quella a bracci a quella a pergolato

Nel dettaglio, la tenda a bracci è in genere consigliata per i balconi e le finestre, e comunque in presenza di piccole dimensioni ed a fronte di una schermatura/protezione che è solo ed esclusivamente frontale. La tenda da sole a caduta, invece, offre protezione frontale e laterale, mentre quella ad attico è ideale per i grandi spazi esterni, ed è bene acquistarla automatizzata in quanto quella manuale può essere faticosa da aprire e da chiudere. La tenda a capottina ha invece una struttura a ventaglio, mentre la tenda da sole a pergolato è consigliata per terrazzi, lastrici solari e giardini.

Indipendentemente dal tipo di tenda da sole scelta, per farla durare ci sono poi dei piccoli accorgimenti che è bene sempre seguire. In particolare, è bene non lasciare mai aperte le tende da sole quando piove e/o quanto c’è troppo vento, così come non vanno mai chiuse quando sono troppo bagnate altrimenti è alto il rischio di formazione di muffe. In più, dopo che ha finito di piovere, per quanto detto, è bene riaprire la tenda da sole al fine di farla asciugare completamente.

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La migliore tecnologia fotovoltaica sul tetto di casa

Per risparmiare, sempre più famiglie decidono di installare sul tetto di casa propria degli impianti fotovoltaici. Questa, oltre ad essere una soluzione mirata a ridurre i propri consumi energetici, è anche una scelta più sostenibile che consente, tra l’altro, di beneficiare di detrazioni IRPEF per le spese di realizzazione dell’impianto. Per questi motivi si potrebbe essere incentivati a perseguire questa strada.

Tecnologie fotovoltaiche per risparmiare

Il fotovoltaico, da realizzare per esempio con i pannelli fotovoltaici SunPower, quindi, consente di risparmiare energia elettrica: buona notizia considerando che le bollette dell’energia elettrica diventano sempre più salate. Addirittura, con un buon impianto fotovoltaico, si può risparmiare fino all’80% della bolletta.

La migliore tecnologia fotovoltaica sul tetto di casa deve essere realizzata seguendo determinati criteri: il primo fra tutti è quello di esporre i pannelli solari a Sud, per ottenere una maggiore produttività.

Se, invece, l’impianto fotovoltaico viene orientato a Nord, verrà vanificato tutto l’investimento fatto. Infine, se l’orientamento è a Est o a Ovest, i rendimenti saranno inferiori rispetto all’orientamento verso Sud.

Un altro consiglio per massimizzare il risparmio quando si ha un impianto fotovoltaico è quello di utilizzare gli elettrodomestici che consumano più energia durante il giorno in modo da ridurre al minimo l’uso di energia elettrica che proviene dalla rete.

Ad ogni modo, prima di installare un impianto fotovoltaico, è meglio confrontarsi con dei consulenti o esperti poiché la produzione di elettricità del fotovoltaico dipende molto da fattori come:

  • il posto in cui si trova la casa;
  • le condizioni meteo e l’irraggiamento solare;
  • il tipo e la potenza dell’ impianto che si vuole installare;
  • la possibilità di orientare i pannelli verso Sud o meno.

Come viene realizzato un impianto fotovoltaico sul tetto di casa

In genere il primo passo per la realizzazione di un impianto fotovoltaico è la sua progettazione. Infatti, a seconda della dimensione, varierà anche il prezzo.

Ovviamente la dimensione dell’impianto dipende dallo spazio a disposizione, ma anche dalla potenza (di solito di 3 kw o 6 kw).

Per gli impianti da 3 kw verranno installati circa 10 o 12 pannelli fotovoltaici che verranno posizionati nella maniera più adeguata per massimizzare la loro produttività.

Infatti, su un tetto a falde, verranno posizionati in maniera parallela rispetto alla copertura seguendo la naturale inclinazione del tetto. Se il tetto non è spiovente, verranno posizionati sul lastrico solare o in giardino, ovviamente con un supporto per i pannelli.

Il secondo passo dopo la progettazione dell’impianto è l’installazione dei pannelli solari. In seguito sarà necessario connettere l’impianto alla rete elettrica.

Con l’impianto vengono forniti, oltre ai pannelli fotovoltaici, anche l’inverter (cioè il dispositivo che serve per trasformare la corrente da continua ad alternata), i cavi, il connettore ed eventualmente le batterie, necessarie per far convogliare tutta l’energia accumulata ed utilizzarla in un secondo momento.

Si tratta delle batterie di accumulo, dispositivi utili quando viene prodotta troppa energia e non si vuole disperderla. Esistono inverter con batteria integrata, soluzioni meno ingombranti e più facili da installare, oppure ci sono in commercio anche delle batterie esterne.

Queste possono essere al piombo oppure al litio: le prime sono più economiche ma più ingombranti rispetto alle seconde. Una considerazione finale può essere quella sui costi di un impianto fotovoltaico: in media, il costo va dai 1500 ai 2000 euro a kw.

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Rifacimento tetti e bonifica dell’eternit

Tetti nuovi di diversi materiali per capannoni e residenze

Fiammengo Federico Srl, presente anche sul web al sito www.fiammengofederico.com, specializzata in coperture e ristrutturazioni civili e industriali, opera nel campo dell’edilizia generale. Nel panorama delle aziende del settore rappresenta un’eccellenza nelle opere di restauro conservativo, ripristino e recupero di sottotetti, carpenteria in ferro e legno, lattoneria e rimozione di lastre in fibrocemento.

La società realizza coperture sia sul nuovo che sul pre-esistente utilizzando elementi metallici, in acciaio, rame e alluminio per la realizzazione di coperture, pareti e solai nell’edilizia sia civile che industriale.

Utilizza tegole in argilla, in cemento, lastre in ardesia, consegnando il lavoro completo di lattonerie di rifinitura e ricerca tra le più svariate soluzioni la più adatta a soddisfare le esigenze del cliente.

Inoltre, è anche in grado di fornire, ove necessario, la posa in opera e lo smontaggio di ponteggio e di protezioni perimetrali ai sensi delle normative ministeriali vigenti.

Bonifica dell’amianto un problema vecchio e attuale

La Fiammengo Federico, con il suo personale altamente specializzato, rimuove lastre in eternit (amianto), oltre a tubazioni, pavimentazioni in linoleum e tutto ciò che presenta amianto in matrice compatta.

Accertamento: si deve determinare la presenza di amianto nella lastra di fibrocemento, questo si può accertare risalendo alla data d’acquisto del manufatto, oppure semplicemente facendo analizzare un campione, possibilmente una lastra intera, poiché uno o più frammenti, se poi confermati contenere amianto, sono nella condizione ideale per nuocere gravemente alla salute.

Incapsulamento: è un metodo di bonifica “transitorio” che prevede il trattamento della superficie delle lastre esposta agli agenti atmosferici con sostanze sintetiche, idonee a inglobare e consolidare le fibre di amianto al manufatto cementizio e impedirne il rilascio nell’ambiente.

Rimozione e smaltimento: è un metodo di bonifica “radicale” che prevede diverse procedure speciali atte a garantire la sicurezza: degli operatori addetti alle varie operazioni di rimozione, trasporto e smaltimento; delle persone e degli animali che si trovano in prossimità del cantiere e dei mezzi usati nel trasporto e infine in generale dell’ambiente dove si opera.

Da fine anni ‘90 seguendo tutte le procedure previste dalle norme vigenti sulla bonifica amianto, si occupa inoltre di espletare tutte le pratiche A.S.L.

Ristrutturazioni in ambito civile e industriale

Fiammengo esegue lavori edili come ristrutturazioni totali di interni, sia civili che industriali partendo dal progetto e prevedendo nei dettagli opere murarie, impianti e finiture.

In particolare, nell’ambito dell’edilizia residenziale e commerciale, realizza lavori edili quali: lavori di muratura completa, controsoffitti, impianti idrico-sanitari e gas, impianti elettrici, installazione di serramenti esterni ed interni, di manufatti in ferro, realizzazione di qualsiasi tipo di finitura pareti e posa di pavimenti quali parquet, moquette, pavimenti in gomma etc…

Al passo con i tempi con il fotovoltaico

Oltre a tutto il resto, l’azienda ha competenze avanzate nel fotovoltaico con coperture completate con l’impianto. Questo processo energetico costituisce oggi, un modo diverso e pulito di produrre energia, tutta l’energia elettrica che ci serve a costi contenuti. Potrebbe essere la svolta mondiale per uscire dalla crisi climatica e risolvere l’emergenza economica.

La tecnologia fotovoltaica consente di trasformare direttamente in energia elettrica l’energia associata alla radiazione solare; sfrutta le proprietà di alcuni semiconduttori che, opportunamente trattati, sono in grado di generare elettricità se colpiti da radiazione luminosa.

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Strumenti e accessori per pulire il bagno

Come pulire il bagno

Il bagno è forse la stanza della casa e del luogo i lavoro da dovere pulire più spesso e con maggiore meticolosità.

Per fare questo si deve sapere innanzitutto come pulire il bagno, quindi dotarsi degli strumenti e accessori per pulire il bagno più efficaci, tra spugne da bagno, stracci, lavavetri, mocio, secchi e detergenti per tutte le superfici.

Il bagno è caratterizzato da diverse tipologie di elementi, ci sono i mobili, che possono essere di vario materiale, in legno come il laminato o in metallo, a seconda dello stile che si da al proprio bagno.

Inoltre vi sono i sanitari, in ceramica, le piastrelle, i rubinetti, in metallo, il pavimento che può essere in marmo, in cotto, in ceramica o anche in legno.

A seconda del tipo di superficie da pulire, si deve usare il giusto detergente, e gli strumenti adatti per quella superficie.

Per ceramica e sanitari vanno bene spugne che non grattino le superfici, quindi morbide e assorbenti, come pure per i vetri e gli specchi.

Per questi ultimi si può usare anche un comodo pano in microfibra che assorbe l’acqua e cancella i residui di gocce, grazie alla loro assorbenza e alla energia elettrostatica che emanano mentre si passano sulla superficie durante l’asciugatura.

Disincrostare i sanitari

Per i sanitari si possono utilizzare delle spugne da bagno classiche, di forma rettangolare e dimensioni 13×7,5×4 cm, in spugna sintetica e antigraffio, a due lati, uno liscio e uno più abrasivo, ma che non graffia e pulisce le superfici senza intaccarle.

Queste spugnette hanno una grande capacità assorbente e quindi puliscono al meglio sanitari come lavandino, bidet e wc senza problemi, e si può passare strofinando sugli aloni di grasso o sporco senza timore di rovinare la ceramica sottostante.

Sono in vendita nei migliori negozi di articoli per la casa, per le pulizie e anche di prodotti da ufficio online, che spaziano con una vastissima gamma di articoli, da usare nei luoghi di lavoro, anche per quanto riguarda il settore delle pulizie degli ambienti.

Per disincrostare i sanitari inoltre si dovrà utilizzare un apposito detergente anticalcare o anche dei prodotti naturali, che siano in grado di togliere i residui di calcare e incrostazioni dell’acqua.

Si può utilizzare un po’ di candeggina da versare nella tazza e lasciare agire per un’ora o ude, oppure acido citrico, o un anticalcare a scelta.

E’ sempre indicato utilizzare delle spugne diverse, e magari anche di colori diversi, in modo da distinguerle meglio, per il wc e per gli altri sanitari, per non diffondere germi e batteri, e si deve poi sostituire spesso le spugne per una corretta igiene del nostro bagno.

Disinfettare il bagno

Per disinfettare il bagno nei migliori negozi di prodotti per l’igiene e la pulizia si trovano i vari disinfettanti per le superfici con cui si viene più spesso a contatto durante la giornata.

Se si pulisce quotidianamente il bagno si avrà una maggiore igiene e sicurezza in questi ambienti, in particolare se si tratta del bagno di un ufficio o un ‘azienda, dove magari passa più gente durante il giorno.

Quindi non solo in casa ma anche sul luogo di lavoro, ci si deve dotare di spugne da bagno adatte, stracci, panni in tessuto o in microfibra, per pulire sia i sanitari come anche i rubinetti e le tubature degli stessi, dove si annida la polvere.

Anche i battiscopa vanno puliti oltre al pavimenti, e sul lavabo disinfettare bene il porta sapone se c’è, o il bicchiere degli spazzolini, passare anche i porta salviette, togliere la polvere e pulire anche solo con acqua e sapone, fa già la differenza, per avere un bagno confortevole e accogliente, che possa anch’esso contribuire alla bella immagine della nostra azienda ai visitatori esterni.

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Come scegliere bene i serramenti e chi li vende

Far apparire casa nostra non vuol dire solamente prestate la massima attenzione all’arredo, ai colori delle pareti o agli accessori. Ci sono infatti altri elementi che meritano la giusta dose di attenzione e che spesso vengono presi sottogamba. Tra questi emerge sicuramente la scelta di infissi e serramenti, che sono sicuramente importanti e che vanno selezionati con estrema cura, a partire da chi li vende.

La questione economica

Partiamo dalla questione economica, che di norma preme un po’ tutti, soprattutto se ci si prefigge un budget. L’acquisto in tal verso va fatto pensando alla qualità, alla resistenza e alla durata nel tempo, cercando ovviamente di rientrare nel tetto massimo che ci siamo prefissati.

In tal senso è bene ricordare che per ogni stanza magari va bene un infisso differente, per cui si può giocare molto con la scelta di vetri, colori e altezze per evitare di sforare il budget. Non a caso i migliori professionisti del settore, come il brand Mazzucco, offrono una vasta gamma di combinazioni. Scegliere i serramenti ad Imperia quindi non è mai stato così facile come adesso.

Attenzione alla luce e alle intemperie

La luce a casa, la luminosità soprattutto, è uno dei requisiti essenziali di cui non dimenticarsi mai, soprattutto quando si scelgono gli infissi.

Influisce sicuramente in questo caso la posizione della casa e la sua diagonale, in quanto occorre si una buona luminosità ma bisogna pure evitare il troppo soleggiamento. Troppo sole infatti comunque guasta, soprattutto durante il periodo estivo quando l’ambiente si surriscalda. Si potrebbe creare quindi una situazione di fastidio e poco confort, per cui gli infissi devono essere congeniali e creare la giusta atmosfera: una via di mezzo tra luminosità, aria e frescura.

Per quanto concerne il maltempo, le intemperie vanno tenuta in stretta considerazione quando si sceglie un serramenti esterno. Ecco perché occorre la massima qualità, a livello di materiale. Meglio quindi affidarsi agli esperti per far sì che l’ambiente possa essere protetto anche al di fuori, non marcendo a causa degli agenti atmosferici.

Serramenti ad isolamento termico?

L’infisso interrompe strutturalmente la casa. Per cui essendo sintomo di discontinuità, i serramenti devono essere in grado di garantire un buon isolamento termico.

Quindi non si devono creare formazioni di ponti termici, che sono la principale causa dispersione di calore. In questo modo la conseguenza sarebbe la creazione di un dispendio energetico provocando alti consumi per il riscaldamento e per il condizionamento degli ambienti stessi.

Ovvio che quando si parla di isolamento termico bisogna rispettare i requisiti previsti dalla legge e che possono essere differenti a seconda della regione. Tale variabilità dipende dal fatto che ogni zona in Italia è caratteristica per un clima specifico. Giova inoltre evidenziare che in caso di ristrutturazione, il proprietario della casa che cambia infissi ha diritti a detrazioni fiscali del 65%.

Individuare per sommi capi quando un materiale o una forma di serramenti siano o meno isolanti, dipende dall’osservazione delle guarnizioni. Queste ultime di solito sono due ad infisso, poste una sull’anta e l’altra sul telaio fisso.

La manutenzione

Quando scegliamo un serramento che duri nel tempo vuol dire anche optare per una tipologia di materiale o modello che non ci costringa a effettuare continui interventi di manutenzione. Questo elemento caratteristico è importante in fase di scelta. Motivo per cui bisogna rivolgersi sempre ad un venditore/fornitore di fiducia, che ci garantisca di non dover impiegare poi chissà quanto tempo a manutenere gli infissi.

Ecco perché è fondamentale la scelta di serramenti di qualità, che non ci portino per forza a intervenire e a spendere soldi.

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Casa piccola e su due piani? Ecco le scale salvaspazio!

Il minor ingombro a terra

Non tutte le abitazioni a due piani hanno lo spazio per un’ampia scala e, proprio in questi casi – sopraelevazioni, soppalchi, mansarde, … – si possono adottale delle ottime soluzioni salvaspazio. Si tratta di strutture composte da moduli adattabili a tutte le situazioni particolari, che consentono di mettere in comunicazione due piani l’uno con l’altro, con il minimo impiego di spazio.

La pedata del gradino (la profondità del punto d’appoggio del piede) si sovrappone parzialmente a quella precedente e si inserisce parzialmente al di sotto della pedata successiva. In questo modo, si riescono a colmare altezze di quasi tre metri con poco meno di 150 cm di ingombro.

Queste scale salvaspazio sono modulabili, adattabili e facili da installare. L’unico inconveniente che possono presentare è, data la dimensione ridotta del singolo gradino e considerata la crescita verticale rapida, la scomodità o la non percorribilità per persone con ridotte capacità motorie.

In tutti gli altri casi, però, le scale di questo tipo sono la soluzione ideale per tutte quelle situazioni in cui lo spazio da sfruttare, a livello del piano di partenza, sia veramente ridotto. Ritroviamo, quindi, le scale salvaspazio laddove i metri quadri a disposizione sono pochi, nelle scale secondarie e nei collegamenti con soppalchi, attici e mansarde.

Gradini e materiali

I calcoli ergonomici e le norme stabiliscono che, in questo tipo di strutture, la pedata del gradino dovrà essere sempre compresa tra 23 e 30 cm, mentre l’alzata avrà misure comprese tra 16 e 20 cm.

Rispettando queste misure sarà possibile ottenere una scala che ottimizzi lo spazio a disposizione. Solitamente addossati ad una parete, i gradini possono avere una larghezza di una cinquantina di cm al massimo (al di là, l’ingombro inizia a diventare importante).

I materiali con cui queste scale sono realizzati sono vari, ma la maggior parte dei casi prevede l’utilizzo di ferro o acciaio e legno. I gradini, in genere, sono sagomati, per offrire il maggior appoggio possibile al piede, pur utilizzando minor materiale possibile.

Una crescita quasi sempre lineare

Le scale salvaspazio in genere assumono una forma lineare e non presentano curve.

Tuttavia, in particolari situazioni è possibile creare mini scale a chiocciola oppure, quando l’altezza da colmare sia particolarmente pronunciata, alla sezione lineare della scala, possono aggiungersi uno o due gradini ruotati di alcuni gradi.

In questo caso, l’invito della scala sarà leggermente spostato dall’asse principale, senza, tuttavia, rubare spazio prezioso alla superficie della casa.

Una tipologia particolare di scala salvaspazio: la scala retrattile

Quando lo spazio a disposizione è praticamente nullo, ma c’è comunque la necessità di raggiungere, seppur saltuariamente, un piano superiore, la soluzione proposta dai designer e dai produttori del settore è quella della scala retrattile.

Questo prodotto si caratterizza per non avere un ingombro fisso al suolo, in quanto verrà “aperto” solo in caso di necessità.

È facile comprendere, dunque, come la scala retrattile non sia una soluzione per tutti quei piani superiori, soppalchi, mansarde che si abitano in maniera costante e continua. Lo spazio da raggiungere con la scala retrattile, insomma, potrà essere una soffitta, un locale di disbrigo o simili.

Il vantaggio è innegabile: quando si deve raggiungere il locale in questione, si fa scendere la scala; in tutti gli altri momenti della giornata, la scala risale e, in molti casi, non è nemmeno visibile. Servirà, a questo scopo, una botola da posizionare sul soffitto e nella quale si andrà ad inserire la scala retrattile a scomparsa.

Come aprire la scala retrattile?

Le soluzioni più economiche sono dotate di un’apertura manuale, meccanica: con l’aiuto di una staffa, si sblocca la scala e la si fa risalire.

Volendo, e potendo, si può, invece, ricorrere ad un’apertura motorizzata. Un semplice tasto consentirà di aprire e chiudere rapidamente la scala, tutte le volte che sarà necessario.

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Come scegliere l’antifurto per la casa

Essere informati sulle novità tecnologiche che caratterizzano il settore degli antifurti è il modo più efficace per compiere una scelta consapevole e intelligente nel momento in cui ci si accinge all’acquisto di un allarme casa. L’evoluzione dei sistemi nel corso degli anni ha fatto sì che le proposte in commercio al giorno d’oggi mettano a disposizione una varietà di funzioni molto più ampia rispetto a quella di cui si poteva usufruire solo pochi anni fa. Ecco perché è bene essere aggiornati ed eventualmente aggiornare l’antifurto installato in precedenza.

A tal proposito, sta assumendo una rilevanza sempre più notevole la gestione dei sistemi di allarme attraverso gli smartphone. In questo modo è possibile essere consci di ciò che avviene nella propria abitazione anche quando ci si trova lontani: finalmente si può andare in vacanza tranquilli, senza la preoccupazione e l’ansia che derivano dal timore di una visita indesiderata in casa. I dispositivi di telefonia mobile, per altro, permettono di interagire direttamente con gli impianti di allarme, i quali possono anche essere attivati da remoto.

Le caratteristiche più importanti di un antifurto

Se si è in procinto di scegliere un nuovo antifurto, è bene prendere in considerazione l’ipotesi di ricorrere a una sistema filare gsm, che ha la capacità di comunicare con i centri di vigilanza privata o con le forze dell’ordine in maniera automatica, basandosi su numeri di telefono impostati in precedenza. Nel momento in cui viene rilevato un tentativo di effrazione, scatta in automatico la chiamata. Prima di procedere all’acquisto, tuttavia, è opportuno verificare che la conformazione della propria casa sia adatta alle necessità di un impianto filare; in caso contrario, potrebbe esserci bisogno di opere murarie che farebbero lievitare i prezzi.

Occorre tener presente, inoltre, che dopo che sono stati posizionati i sensori devono rimanere sempre nel punto in cui sono stati collocati, e non possono venire spostati. I vantaggi che derivano dall’impiego di un sistema filare gsm, in ogni caso, sono numerosi ed evidenti, a cominciare dalla capacità di resistere alle condizioni meteo non favorevoli. Anche nel caso in cui il segnale dovesse venire a mancare, infatti, le comunicazioni tra la centralina di allarme e i sensori sarebbero garantite.

I sistemi di allarme nebbiogeni

Nei Paesi del Nord Europa si sta diffondendo sempre di più una soluzione che in Italia è ancora poco richiesta ma che ha tutte le prerogative per riscontrare un buon successo commerciale nel giro di pochi anni: si tratta del sistema di allarme nebbiogeno, così chiamato perché in grado di produrre nebbia quando all’interno dell’edificio da proteggere è rilevata la presenza di estranei. Tale nebbia ovviamente non è pericolosa e non ha effetti sulla salute, ma serve solo a impedire la visione delle persone che vi rimangono immerse.

Perché gli impianti nebbiogeni hanno tutte le potenzialità per conquistare l’attenzione dei consumatori? Per trovare una risposta a questa domanda è necessario partire da una constatazione: nella maggior parte dei casi, i furti che avvengono nelle abitazioni private si svolgono in pochi minuti, il tempo necessario ai malviventi a operare prima che l’allarme venga lanciato. Se ai criminali viene impedito di vedere, il loro lavoro viene rallentato, ed è probabile che essi siano indotti ad andarsene prima che giungano le forze dell’ordine, ovviamente a mani vuote.

Gli altri modelli di antifurto

Tra gsm, antifurti wireless e sistemi filari, il mercato degli impianti di allarme mette a disposizione un ricco ed eterogeneo catalogo di opportunità, in cui ognuno può trovare la risposta più in linea con i propri bisogni. I sistemi wireless offrono il grande vantaggio della mancanza di fili: non ci si deve preoccupare, quindi, di stendere cavi né di eseguire lavori in casa per cablare le pareti. Come si può intuire, un impianto wireless fa della versatilità il suo punto di forza: si tratta di sistemi adattabili che possono trovare posto in qualsiasi contesto, e che in caso di necessità possono anche essere spostati. Se, per esempio, si trasloca e ci si trasferisce in un’altra casa, l’antifurto può essere smontato e poi installato nella nuova abitazione senza alcuna difficoltà.

Esistono kit ad hoc, che si contraddistinguono per i prezzi tutto sommato contenuti e che sono facili da montare per tutti: per la loro installazione non c’è bisogno di richiedere l’intervento di un tecnico specializzato, e ciò è sinonimo di risparmio, oltre che di tempistiche ridotte. Il consiglio è quello di evitare gli impianti wireless che non sono muniti di anti jamming, così come quelli a singola frequenza. L’anti jamming, infatti, permette di evitare che il segnale venga disperso; la doppia o la tripla frequenza, invece, sono ottimi rimedi rispetto a eventuali tentativi di sabotaggio da parte di malintenzionati, che sono in grado di interrompere le comunicazioni via radio tra le centraline e i sensori solo su una frequenza.

I sistemi filari

Come si è visto in precedenza, i sistemi filari richiedono un cablaggio e, quindi, il supporto di un esperto del settore. La formazione di tracce è una necessità che non si può evitare, così come il ricorso a opere murarie che non di rado si dimostrano molto invasive. Nel caso in cui in un momento successivo si decida di modificare un impianto filare, di spostarlo o di integrarlo con soluzioni aggiuntive, tali interventi potrebbero essere costosi. Al di là della dimensione economica, tuttavia, gli impianti di questo tipo offrono vantaggi di non poco conto, specialmente dal punto di vista del livello di sicurezza garantito: non è un caso che essi vengano impiegati anche negli edifici industriali e in quelli commerciali.

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Arredamento made in Italy sempre più richiesto: aumenta il trend positivo

La cara vecchia produzione italiana non si smentisce mai. Pur dovendo infatti provare a resistere alla crisi, il nostro paese si difende vene sul mercato economico. In particolare, secondo quanto riportato dagli esperti, il mondo dell’arredamento mare in Italy risulta tra i più richiesti al mondo, sbaragliando di gran lunga la concorrenza.

Il designer e la produzione italiana quindi si sposano alla perfezione, facendo del mercato mobiliare nostrano una vera e propria arte, che nulla ha da invidiare al resto del mondo. Negli ultimi anni infatti, soprattutto quello appena conclusosi e il 2017, si è avuto un aumento inaspettato della domanda sulla produzione italiana, fino a paragonare e definire l’arredamento italiano come un vero fiore all’occhiello dotato di qualità, di lusso, su misura, e basato ancora sull’arte dell’artigianato.

Il trend positivo dell’arredamento italiano: i dati

Volendo descrivere nel dettaglio questa nuova mania per il prodotto mare in Italy si può parlare con dati alla mano. Alla luce di quanto poc’anzi accennato, allo stato attuale, l’Italia è considerato il paese per antonomasia come esportatore di mobili verso la Cina: per quanto concerne le cifre, stiamo parlando di incassi pari a 481 milioni di euro di produzione. Senza dimenticare altri paesi come Usa, Spagna e Francia che aumentano sempre più la domanda di prodotti manifatturieri provenienti dal nostro paese. Che sia una rivendita di materiali edili, un mobilificio, o un grosso atelier di design, l’attività mobiliare italiana viene osservata ad ampio spettro oltralpe.

Perché i mobili italiani piacciono

A chi non sa darsi un motivo per cui i mobili italiani piacciono tanto, il segreto svelato è il seguente: realizzazione di prodotti innovativi ed originali. Antiche tradizioni mai perse di vista, seguendo ancora le regole d’oro del vecchio artigiano. Il tutto senza mai perdere di vista la moda, le tendenze del momento, e soprattutto il progresso tecnologico che oggi fa passi da gigante

I brand italiani più ricercati sono davvero infiniti, sparsi su tutto il suolo nazionale, contribuiscono alla fioritura dell’economia italiana facendosi conoscere e ampiamente desiderare anche all’estero.

Le aspettative del mercato mobiliare per il 2019

La realtà appena prospettatasi è compatta ed omogenea, facendo in tal modo salire le già elevate aspettative che si hanno nel nostro paese in materia di produttori di mobili made in Italy ai quali rivolgersi. Il valore aggiunto di cui avere fiducia è legato solo e soltanto alla qualità del mobile prodotto, che su base artigianale va incontro alle esigenze di praticità senza mai dimenticare l’aspetto estetico. Come in ogni circostanza anche nell’arredamento l’occhio vuole la sua parte.

Pertanto in questo nuovo 2019, ciò che si ricerca è uno stile attento ai particolari, con mobili rifiniti e ben lavorati, dimenticando di gran lunga la produzione da stock, a vantaggio di pezzi unici ideati appositamente sulla scorta delle richieste del consumatore. In tal modo le case saranno riempite di complementi unici nel loro genere, esclusivi, di indubbia qualità. Si avrà dunque il boom dei pezzi artigianali, che arrenderanno le nostre case in modo del tutto originali.

Per l’anno 2019 dunque, nel settore del design mobiliare,  sarà il consolidamento di queste idee del tutto nuove accomunate dal desiderio di voler arredare i propri ambienti con dei pezzi unici.

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