• Come scegliere il rum migliore: ecco alcuni suggerimenti

    Nel caso in cui non abbiate ancora mai assaggiato il rum, il consiglio migliore da seguire è quello di colmare il prima possibile tale lacuna. In realtà, però si tratta di un alcolico che fa parte della nostra quotidianità molto di più di quello che potremmo mai immaginare.

    Prima di tutto, per via del fatto che il rum viene ampiamente usato in un gran numero di cocktail: basti pensare al mojito piuttosto che al daiquiri, senza dimenticare anche il suo diffuso impiego in ambito culinario. Giusto per fare qualche esempio, il rum viene utilizzato nella realizzazione dei tipici dolcetti piemontesi al cioccolato, ovvero i cuneesi, ma anche per preparare i babà piuttosto che per la torta Saint Honorè. Il rum è in grado di garantire quel tocco in più a livello di aromaticità, anche a delle preparazioni tipicamente salate: basti pensare alle zucchine in saor oppure al patè di fegatini di pollo e porri.

    Con l’avvento del web e il moltiplicarsi delle piattaforme che consentono di comprare qualsiasi tipo di prodotto online, è bene mettere in evidenza come il rum don papa online qui è una delle soluzioni certamente più interessanti e gustose quando si parla di rum di qualità. Sono tante le versioni tra cui si può scegliere, ma più in generale internet permette davvero di scoprire e farsi consegnare direttamente a casa delle bevande che difficilmente si possono trovare nei comuni supermercati.

    Quali sono le principali differenze tra i vari tipi di rum

    Per scegliere il rum più adatto alle proprie esigenze, dobbiamo mettere in evidenza come il primo passo sia quello di analizzare a fondo la produzione. Al giorno d’oggi, infatti, non si va a produrre liquore solo ed esclusivamente dalla melassa.

    In modo particolare, nella zona dei Caraibi francesi, c’è una versione del tutto particolare di rum, che viene ricava provvedendo alla fermentazione del succo che si ottiene dalla frantumazione della canna da zucchero. Una variante davvero speciale, che è stata ribattezzata rum agricolo e che si può rinvenire, nella maggior parte dei casi, in tutti quei rum dotati di una struttura più complessa.

    Secondo il pensiero di alcuni esperti, il rum agricolo è proprio la categoria di maggiore qualità, ma non in tutti i casi tale affermazione corrisponde al vero. Infatti, per poter valutare un rum, non serve fare riferimento solamente alla materia prima che deve essere di qualità, ma esistono altri fattori che possono orientare la decisione, come ad esempio la distillazione e la fermentazione, senza dimenticare ovviamente pure il sistema usato e la durata di questi due processi legati al ciclo di produzione, che vanno a condizionare in maniera evidente il sapore finale della bevanda, garantendo un sapore più o meno intenso o aromatico.

    L’invecchiamento

    Ecco un altro fattore di cui bisogna necessariamente tener conto in fase di scelta. Stiamo parlando dell’invecchiamento, inteso sia come tipologia che come tempistica, che sono due aspetti molto importanti da considerare per effettuare una valutazione complessiva e specifica del rum.

    Ci sono alcune indicazioni che si possono frequentemente rinvenire anche sulle etichette. Si tratta del rum millesimato, ovvero una bevanda alcolica che viene ricavata mediante un mix tra prodotti che hanno la medesima annata di invecchiamento. Poi c’è il blended, che è un alcolico che viene realizzato andando a fare un mix tra distillati che hanno differenti anni di invecchiamento. Infine, troviamo il metodo Soleras, ovvero un sistema di maturazione particolarmente complesso, che viene adottato per un gran numero di bevande alcoliche, come ad esempio accade con lo sherry piuttosto che con il marsala. In quest’ultima soluzione, ecco che il rum viene affinato direttamente in file di botti, che vengono collocate seguendo una disposizione a piramide e, in modo costante, vengono travasate e rabboccate solo parzialmente.

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  • Come scegliere la batteria giusta per la tua auto?

    La batteria dell’auto non deve essere giudicata dalle sue dimensioni. Sebbene siano piccole, svolgono un ruolo importante nel buon funzionamento del tuo veicolo. Grazie a questo componente vengono svolte funzioni come l’avviamento del motore, l’alimentazione del sistema di infotainment, l’accensione dei fari.

    Poiché è una parte importante della tua auto, nel seguente articolo, menzioneremo i tipi più comuni di batterie e i punti che dovresti sapere su di loro. Che tu abbia un’auto usata o una nuova, queste informazioni ti torneranno utili.

    Tipi di batteria

    • Batterie per avviamento, illuminazione e accensione (SLI)

    La maggior parte delle auto è dotata di batterie di avviamento, illuminazione e accensione, note anche come batterie SLI. Come suggerisce il nome, oltre ad avviare il veicolo, alimenta tutti i componenti elettronici come le luci interne ed esterne, il sistema di infotainment e altri . Una batteria SLI ha un ciclo di carica molto breve e può fornire energia in brevi periodi di tempo, come quando il motorino di avviamento ha bisogno di energia per avviare la tua auto.

    Le batterie SLI sono composte da 6 celle galvaniche orientate in un formato in serie che formano un sistema e forniscono 12 volt. Ogni cella fornisce 2,1 volt per fornire un’uscita totale di circa 12,6 volt a pieno carico.

    Questa è la batteria più incompatibile tra quelle che menzioneremo in questo articolo. Tuttavia, è diventato famoso negli ultimi anni. I veicoli ibridi e le moderne auto elettriche utilizzano questo tipo di batteria.

    Rispetto alle altre batterie, la batteria agli ioni di litio immagazzina molte più cariche. Un altro punto a loro favore è che queste batterie pesano meno delle batterie per auto convenzionali della stessa potenza.

    Indipendentemente dall’uso, la durata delle batterie agli ioni di litio è breve, in genere dai 3 ai 4 anni.

    • Batterie al piombo

    Queste batterie sono quelle che richiedono la minima manutenzione. A differenza delle altre, le batterie al piombo sono sigillate, quindi non possono essere riparate; piuttosto, devono essere sostituiti.

    Come il primo tipo, anche le batterie al piombo-acido funzionano a brevi raffiche per fornire alimentazione al motorino di avviamento.

    Come scegliere la batteria giusta?

    • Studia le specifiche della batteria. Esiste già una batteria progettata per la marca e il modello del tuo veicolo? Prima di uscire e acquistarne una nuova, assicurati di controllare il manuale del per determinare le specifiche della batteria che si adattano meglio alla tua auto.
    • Fai attenzione a dove acquistare. Per acquistare una batteria di alta qualità, è importante rivolgersi a un rivenditore affidabile. Confronta i prezzi online e evita i negozi di batterie che vendono batterie a prezzi molto bassi, poiché è probabile che durino a lungo. Invece, opta per una batteria per auto di marca da un negozio di ricambi OEM o da un rispettabile rivenditore di batterie.
    • Considera il tempo di vita utile. Il costo delle batterie per auto è spesso un buon indicatore della loro durata. La maggior parte ha una valutazione di 5 anni, quindi non rischiare di rimanere bloccato acquistando una batteria di scarsa qualità che non funzionerà correttamente.
    • Confronta la vecchia batteria con quella nuova. Estrarre la vecchia batteria dal veicolo e confrontarla con una nuova ti aiuterà a decidere se è la batteria corretta o meno. Confronta le dimensioni, la forma e la configurazione dei due e, se non corrispondono, è meglio continuare a cercare.
    • Garanzia . Come per il prezzo, la garanzia può decidere se la batteria è di alta qualità o meno. Più lunga è la garanzia, in generale, migliore è la batteria, perché il produttore è fiducioso che il prodotto durerà quel periodo. Cerca i codici sulla batteria. Ad esempio, il codice 24/84 indica un periodo di sostituzione gratuita di 24 mesi e una garanzia proporzionale di 84 mesi.

    Come prenderti cura della batteria dell’auto?

    Ora che conosci i diversi tipi di batteria, ecco cosa dovresti fare per prolungare il più possibile la durata di questo componente:

    • Controllare sempre la lettura della tensione prima di acquistare una batteria con l’aiuto di un multimetro.
    • Scopri qual è la dimensione corretta della batteria. Troverai queste informazioni nel manuale del della tua auto. Se si supera la capacità della batteria consigliata, i componenti elettrici del veicolo possono iniziare a creare problemi.
    • Controllare frequentemente i collegamenti della batteria.
    • Se la tua auto ha problemi ad avviare il motore, controlla i collegamenti e se sono arrugginiti puliscili.
    • Tieni sempre a portata di mano i cavi jumper o il caricatore portatile nel caso in cui la batteria inizi a guastarsi
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  • Come allenare la propria mente a trovare serenità interiore

    Spesso le persone sono alla ricerca di un modo per riuscire a ritrovare il giusto equilibrio ma soprattutto una serenità interiore che gli permetta di migliorare anche il proprio stile di vita.

    La nostra mente come qualunque altro muscolo del corpo, può essere allenata per riuscire a ritrovare la serenità interiore. Questo percorso di crescita personale offre la possibilità di migliorare anche il proprio modo di vedere le cose, ci si libera dai pensieri che affollano la mente e si arriva a raggiungere un territorio di silenzio mentale e pace.

    Ma come allenare la propria mente a trovare la giusta serenità interiore? Come suggerito da Ritualmente, i muscoli si devono allenare con il tempo, con la giusta ripetizione e costanza, per questo motivo bisogna allenarsi con la giusta resilienza per riuscire ad affrontare anche gli eventi della vita.

    Scopriamo insieme, come allenare la propria mente e come riuscire a ritrovare pian piano la propria serenità e senso di gioia e pace interiore.

    Come si può ritrovare la serenità interiore con la meditazione

    Un supporto molto utile per riuscire ad allenare la mente e al contempo riuscire a migliorare anche il proprio stato di serenità è la meditazione.

    La pratica meditativa non è semplice come si può pensare ed è davvero difficile riuscirci da soli al primo tentativo. È necessario seguire un percorso di meditazione che riesca a scalfire e contrastare tutti i problemi e le ansie che affollano la mente, fino a raggiungere pensieri mentali che ti donino la giusta serenità.

    La meditazione dunque dev’essere vissuta come un allenamento per riuscire a vivere e godere della giusta consapevolezza di sé della propria interiorità eliminando qualunque pensiero ansioso e stressante. La pratica funziona proprio come l’attività fisica. Non si può avere un fisico bello e tonico dopo un solo allenamento. Bisogna allenarsi, con pazienza e costanza.

    Se volete allenare la mente e trovare nuovamente la giusta serenità, la meditazione guidata può essere la giusta soluzione per eliminare le frustrazioni, le difficoltà, gli stimoli negativi, e ritrovare il giusto stato di relax.

    Ritrovare la serenità riprendendo in mano la propria vita

    La frenesia con la quale viviamo le nostre giornate oggigiorno ci portano a non riuscire nemmeno a controllare la propria vita. Sembra praticamente un ciclo continuo di avvicendarsi di situazioni e di impegni che non danno più respiro, fino a portare ad uno stato di stress e difficoltà che non ci rende nemmeno più in grado di controllare ciò che facciamo con la giusta serenità.

    Per ritrovare la giusta serenità bisogna riprendere in mano la propria vita. Ma come farlo? Il primo passo è sicuramente liberarsi di tutta la negatività che gravita intorno a voi, e tutti quelle attività che vi rendono infelici.

    Tra le attività che si possono fare giornalmente per riprendere in mano la propria vita e trovare la giusta serenità ci sono:

    • Una buona routine mattutina (sveglia, colazione, esercizio fisico).
    • Uno spazio della giornata dedicato alla meditazione.
    • Una parte della giornata dedicata alla crescita personale (molto utili libri, corsi, blog del settore).
    • Limitare l’uso dello smartphone e di strumenti tecnologici che disturbano il sonno e aumentano lo stress.
    • Eliminare tutto ciò che danneggia la propria felicità dalla propria vita.
    • Dormire almeno 7/8 ore a notte.

    Al fine di riuscire a migliorare il proprio stile di vita bisogna allontanarsi anche dalla procrastinazione e dal caos che aleggia intorno a voi. Dovete in primis farvi una promessa, prendere in mano la vostra vita e svegliarvi ogni giorno con un’idea chiara su dove volete andare e arrivare, accertandovi di avere tutti gli strumenti per riuscire ad affrontare questo viaggio.

    Riprendere in mano la propria vita da soli è complesso. In questo caso, si consiglia un percorso di crescita personale, che permetta di unire la meditazione a un buono stile di vita (giusta alimentazione ed esercizio fisico), fino a trovare il giusto metodo per liberare la mente e al contempo ritrovare così anche la serenità interiore.

    La serenità interiore non viene raggiunta da tutti allo stesso modo. Il percorso è personale e dev’essere intrapreso con la voglia di cambiare la situazione in cui ci si trova e al contempo sfruttare gli strumenti messi a disposizione per sentirsi meglio.

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  • Come richiedere l’attestazione soa

    Per poter partecipare a gare d’appalto e per l’esecuzione di appalti pubblici di lavori, aziende e imprese nel settore delle costruzioni, hanno bisogno di una documentazione che certifica i requisiti. Quest’ultima, è una certificazione denominata attestazione SOA. Per richiederla e per ottenerla è fondamentale avere determinati documenti, per questo si da molta importanza in questo settore alla consulenza. Di conseguenza, avere una società di consulenza è un grande vantaggio per essere in regola con la documentazione necessaria.

    Che cos’è l’attestazione SOA?

    L’attestazione SOA è un documento di validità quinquennale con verifica dei requisiti economici al terzo anno, inoltre è una certificazione obbligatoria e sufficiente a comprovare in sede di gara, la capacità dell’impresa di eseguire lavori inerenti opere pubbliche (direttamente o in subappalto) con importo a base d’asta anche superiore ad €150.000,00. L’attestazione SOA garantisce che l’impresa possiede tutti i requisiti previsti dall’attuale normativa in ambito di contratti relativi ad opere pubbliche.
    Viene rilasciata da appositi Organismi di Attestazione, autorizzati dall’ANAC (Autorità Nazionale Anti Corruzione) e da quest’ultimi controllati.

    L’attestazione SOA viene rilasciata alle imprese richiedenti che possono dimostrare di aver eseguito lavori sia pubblici che privati, classificabili nelle varie categorie generali e specialistiche previste dal D.P.R. 207/2010 nell’apposito allegato “A” ed a titolo esemplificativo riguardano rispettivamente la costruzione, la manutenzione o la ristrutturazione di interventi su edifici civili e industriali, di strade, autostrade, ponti, viadotti, ferrovie, linee tranviarie, metropolitane, funicolari e piste aereoportuali, il restauro e la manutenzione dei beni immobili, la segnaletica stradale non luminosa, linee telefoniche ed impianti di telefoni, impianti di smaltimento e recupero rifiuti (…) 

    Come richiedere l’attestazione SOA

    Possono richiedere l’attestazione SOA a titolo esemplificativo, tutte le imprese di costruzioni edili, impiantiste di tutti i generi, artigiane, produttori di serramenti o strutture metalliche o prefabbricati o manufatti in legno, in altre parole tutte le imprese che eseguono lavori possono richiedere l’accesso alla procedura di attestazione. Come richiedere l’attestazione SOA è semplice, le imprese devono firmare un contratto con una SOA (Società Organismi di Attestazione) e produrre tutta la documentazione per la dimostrazione dei requisiti previsti dalle vigenti disposizioni.

    Il periodo documentale è quello relativo agli ultimi 15 anni e comunque, se si tratta di imprese che hanno iniziato l’attività in epoca recente, possono utilizzare tutti i requisiti in possesso dalla data di inizio dell’attività fino alla sottoscrizione del contratto di attestazione. L’Organismo di Attestazione dopo aver esaminato con esito positivo tutta la documentazione, previa delibera del comitato di attestazione, rilascia il Certificato di attestazione SOA. Ma per ottenerla serve soddisfare alcuni requisiti e avere una serie di documenti.

    I requisiti per l’attestazione SOA sono diversi ed inoltre si devono rispettare le normative antimafia e non avere condanne. E’ fondamentale avere tra i principali documenti per ottenere l’attestazione SOA quelli che riguardano la situazione economica dell’impresa. E’ necessario fornire referenze bancarie idonee e per le società di capitale presentare documenti che testimonino il reddito e un patrimonio netto con indice positivo. E’ obbligatorio dimostrare la regolarità fiscale e contributiva dell’impresa, come il certificato di iscrizione al registro imprese della Camera di Commercio o come la certificazione antimafia. E’ severamente importante essere in regola con la documentazione. Infine l’attrezzatura deve essere idonea e di valore adeguato.

    Società di consulenza per attestazione SOA

    Nel caso dell’attestazione SOA, per ottenerla, è altamente consigliato ricevere consulenza. E’ importante perchè gli Organismi di Attestazione, per legge, devono limitarsi ad effettuare l’istruttoria di valutazione dei requisiti e controllare la veridicità della documentazione presentata. Per questo, le società di consulenza oltre a seguire le imprese, le aiutano a produrre i documenti necessari per richiedere subito l’attestazione SOA. Quindi, un servizio di consulenza qualificato,  come quello offerto dalla società SOA Semplice, offre un servizio di pre verifica della presenza dei requisiti di attestazione. E’ indispensabile per avere l’indicazione precisa dei documenti necessari e della validità degli stessi, con un notevole vantaggio in termini di impegno documentale e soprattutto per la riduzione dei tempi. In conclusione, in tutti i settori c’è bisogno di consulenza, ma in questo non solo è importante ma è altamente consigliato che ogni impresa debba avere una società di consulenza per poter richiedere l’attestazione SOA.

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  • Come posticipare le rughe sul viso grazie alla crema fast lifting

    Le rughe sono l’inestetismo oggettivamente più comune. Premettiamo una cosa: evitarle totalmente è impossibile! Quello che si può fare è cercare di prevenirle. Tra le tante soluzioni utili al proposito, rientra la crema Fast Lifting.

    Scopriamo, nelle prossime righe, come mai questo prodotto può essere considerato un prezioso alleato di bellezza.

    Perché vengono le rughe?

    Come in tutti i casi, anche in questo è opportuno, prima di entrare nel vivo delle soluzioni, cercare di capire la natura del problema e chiedersi il motivo per cui insorgono le rughe.

    Per capire la risposta bisogna ricordare che la nostra pelle è formata da:

    • Epidermide, ossia lo strato esterno
    • Derma, situato sotto l’epidermide

    Quando si parla delle rughe, è bene specificare che si formano a livello del derma. Tra i principali motivi della loro insorgenza è possibile citare il decremento, che si concretizza man mano che il tempo passa, dei livelli di collagene ed elastina, proteine fondamentali per il tessuto connettivo.

    Tra gli altri fattori da considerare rientrano l’eccessiva esposizione ai raggi UV, l’inquinamento, ma anche l’alimentazione troppo ricca di zuccheri, nutrienti che provocano il fenomeno della glicazione, pericoloso quando si tratta di prevenire le rughe.

    Data questa doverosa premessa, possiamo entrare nel vivo dei motivi per cui Fast Lifting può essere considerata una crema vantaggiosa per ritardare l’insorgenza delle rughe.

    Fast Lifting: i vantaggi per chi vuole prevenire le rughe

    Tra i motivi per cui Fast Lifting aiuta a prevenire le rughe rientra il fatto che, quando si chiama in causa questa crema, si inquadra un prodotto che coniuga due aspetti cruciali.

    Da un lato si tratta di una soluzione innovativa. Dall’altro, invece, mette in primo piano la semplicità, soprattutto per quanto riguarda gli ingredienti. Su questo punto è doveroso soffermarsi con particolare attenzione e per un motivo basilare per la salute: la nostra pelle non è una barriera ma un vettore. Alla luce di ciò, bisogna fare una grandissima attenzione ai prodotti che si scelgono per la beauty routine.

    Nel caso di Fast Lifting, si ha a che fare con ingredienti naturali e biocompatibili, il che rappresenta un vantaggio per quanto riguarda la prevenzione dell’insorgenza di sfoghi cutanei come reazione a sostanze tossiche.

    Entrando nel vivo degli ingredienti di questa crema, ricordiamo che tra i principali è possibile citare:

    • Acido ialuronico
    • Burro di karitè

    Nel caso dell’acido ialuronico, si ha a che fare con uno zucchero naturalmente presente nel nostro corpo. Scoperto per la prima volta analizzando l’umor vitreo dell’occhio di un bovino, è uno dei componenti fondamentali del tessuto connettivo e ha la capacità di richiamare l’acqua ai tessuti, rendendoli più turgidi e riuscendo, di fatto, a riempire le rughe.

    Cosa dire, invece, in merito al burro di karitè? Che è contraddistinto da importanti proprietà emollienti. Da non dimenticare è anche la sua notevole efficacia idratante.

    Priva di parabeni, alcol e siliconi, questa crema è apprezzata anche per il fatto di aver superato, nel corso del tempo, tantissimi test clinici, che ne hanno certificato l’assoluta sicurezza.

    Si potrebbe andare avanti ancora molto a elencare gli aspetti che rendono Fast Lifting una crema preziosa nel momento in cui si punta a cercare un alleato di bellezza efficace, con effetti in grado di fare la differenza in sinergia con le ripercussioni positive dello stile di vita, che non vanno mai dimenticati.

    Tra i fattori in questione, rientra anche la semplicità di applicazione. Basta infatti un massaggio soft per fare in modo che la crema venga assorbita dalla cute. Concludiamo con un cenno alla rapidità di azione, grazie alla quale è possibile apprezzare effetti già dopo i primi giorni.

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  • Le aziende si concentrano su come massimizzare i ricavi da eventi virtuali

    Quando la pandemia ha colpito quasi un anno fa, le aziende sono state colte di sorpresa. Pochissimi erano pronti con un’alternativa virtuale ai loro eventi di persona.

    Quello che è successo dopo è stata una questione di sopravvivenza, sperimentazione e soprattutto reazione, con la speranza che l’estate spazzasse via il virus e potessimo tornare agli eventi di persona.  Ecco allora una lista di fattori che dovresti considerare secondo un’importante agenzia di organizzazione eventi a Roma.:

    Focalizzarsi su quattro aree

    Eventi gratuiti

    L’idea che le aziende possano continuare a lanciare eventi virtuali gratuiti non è realistica. Pochi eventi virtuali sono riusciti a catturare un pubblico sufficiente da correre solo con la sponsorizzazione. La realtà dei prossimi mesi è che più eventi dovranno introdurre pagamenti per sopravvivere.

    Pochissimi capi approveranno programmi di eventi con modelli di business poco chiari. Con la tangibilità della sponsorizzazione ancora incerta, è in arrivo un enorme cambiamento. Questa dinamica avrà un profondo impatto sul mercato della tecnologia degli eventi virtuali.

    L’attuale offerta di piattaforme per eventi virtuali è ancora focalizzata sull’ottimizzazione dell’esperienza, requisito molto valido, ma la cronica mancanza di opportunità di monetizzazione all’interno delle piattaforme potrebbe spostare la domanda molto rapidamente.

    Le piattaforme tecnologiche che aiutano i planner a monetizzare vinceranno nel 2021.

    Chiusura di affari

    Se l’attività di affari non viene chiusa, l’impatto sul settore sarà notevole. Molti conglomerati e aziende di pianificazione di eventi si stanno (o dovrebbero) chiedersi come trasferire queste opportunità online.

    Si tratta di una questione complessa che richiede sia un forte elemento di progettazione delle riunioni sia più strumenti tecnologici. L’attuale focus di pianificatori e piattaforme è sui contenuti. Sebbene i contenuti rimarranno re, la chiusura dell’attività è l’unica ragione per cui molti partecipano a eventi aziendali.

    I pianificatori che comprendono il ruolo vitale che gli eventi aziendali hanno per chiudere l’attività potranno prosperare nel 2021. Lo stesso vale per quelle piattaforme che consentiranno la chiusura di transazioni commerciali su strumenti di rete sterili.

    Presenza asincrona

    Ci sono solo così tanti eventi virtuali a cui una persona può partecipare. Quelle persone abbastanza fortunate da avere ancora un lavoro sono sopraffatte da un’esigenza sempre attiva e da continui incontri virtuali.

    Siamo oltre la fatica dello zoom. Anche avere la capacità mentale di sedersi a un evento virtuale di tre giorni sembra essere una fatica per la maggior parte di noi.

    Le aziende devono affrontare la sfida di registrare i partecipanti e allo stesso tempo dare loro la libertà di sperimentare i contenuti come e quando vogliono. Questo è il motivo per cui piattaforme come Clubhouse stanno decollando.

    La possibilità di inserire casualmente conversazioni su argomenti importanti in formato solo audio è estremamente allettante per coloro che sono sopraffatti dall’ambiente di lavoro da casa.

    Le piattaforme dovrebbero offrire più e migliori opzioni per la partecipazione asincrona e modi più efficaci per monetizzare.

    Costruire una community

    Se ti occupi di tecnologia per eventi da un po ‘, potresti avere familiarità con le piattaforme che si pubblicizzano come “comunità di un anno”. L’idea che i partecipanti si sarebbero impegnati nelle piattaforme online dopo la fine dell’evento non si è mai concretizzata. I partecipanti hanno sempre preferito attenersi ai social network esistenti per connettersi con i partecipanti.

    Ora c’è una chiara opportunità per le piattaforme di eventi virtuali di diventare effettivamente destinazioni di coinvolgimento per tutto l’anno. Se un’azienda pianifica i suoi eventi per l’anno su una piattaforma, ha senso iniziare a pensare a come far uscire i partecipanti su quella piattaforma per l’anno e RSVP agli eventi non appena vengono pubblicati.

    Questa diventa una chiara sottoscrizione o un’opportunità di marketing.

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  • Corsi di Sicurezza sul Lavoro: tutte le informazioni

    All’interno delle aziende, e nel mondo del lavoro in generale, sono sempre di più gli obblighi normativi in tema di sicurezza, basati precisamente sul Decreto Legislativo 81/08.

    A tal proposito attualmente ogni tipologia di corso, organizzato al fine di istruire il personale aziendale sul tema della sicurezza, risulta responsabilità del datore di lavoro, il quale si deve prodigare per porre tutti i suoi dipendenti nelle condizioni di conoscere, affrontare e risolvere ogni ipotetica situazione di rischio che possa presentarsi durante lo svolgimento delle proprie mansioni lavorative.

    L’organizzazione e l’attuazione dei corsi sono spesso affidate a gruppi terzi specializzati in grado di formare ogni figura professionale in base alle proprie responsabilità e competenze, portando nel suo insieme l’azienda ad una crescita in termini di efficacia lavorativa e ottimizzazione dei servizi riservati alla clientela.

    Corsi generali e specifici per differenti figure all’interno dell’azienda

    I corsi in genere sono strutturati tutti nella medesima maniera, a prescindere dalla tipologia, comprendendo una formazione classica in aula, una serie di esercitazioni a livello pratico con simulazioni realistiche di eventuali situazioni di rischio e, se ve ne fosse bisogno, delle lezioni online per una formazione a distanza del tipo e-learning.

    Ovviamente i corsi non sono uguali per tutti, a livello formativo ed informativo, e rispecchiano quelle che sono le mansioni della singola persona all’interno dell’azienda, dell’ufficio, del laboratorio o della fabbrica, citando alcuni luoghi di lavoro classici.

    Tra le tipologie di corso a disposizione attualmente troviamo ad esempio i “corsi per i lavoratori”, che si differenziano in “generali” e “specifici”.

    Nel primo caso si parla di una formazione di base che deve essere propria di tutti coloro che lavorano nell’azienda, nel secondo caso si prendono in esame le specifiche mansioni lavorative.

    O ancora parliamo di “corsi per i preposti”, ossia coloro il cui ruolo è quello di vigilare sul corretto svolgimento delle singole attività all’interno dell’ambiente di lavoro.

    Ci sono poi ovviamente i “corsi per i dirigenti”, i quali devono anch’essi essere formati in modo adeguato sempre seguendo le direttive del D.Lgs 81/2008. Così come gli RSPP (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione) o gli RLS (Rappresentante dei lavoratori.

    Infine esistono anche i “corsi per gli addetti al primo soccorso, alla prevenzione incendi e ai carrelli elevatori”, ulteriori classi di professionisti che devono essere obbligatoriamente formati in tema di sicurezza di lavoro, facendo ovviamente riferimento alla normativa vigente D.Lgs 81/08. In realtà vi sono ulteriori tipologie di corsi come è possibile vedere a questo indirizzo:

    Importanza dei corsi ed obblighi

    In ultima analisi il datore di lavoro è tenuto a prendere visione del suddetto decreto ed a garantire ai propri impiegati un accesso agevole ai corsi di formazione sul tema della sicurezza sul lavoro previsti dall’attuale legge.

    I corsi devono obbligatoriamente essere tenuti da personale qualificato, che deve essere in grado di formare ogni singola figura in modo adeguato, portando ad un innalzamento del grado di sicurezza all’interno dell’ambiente lavorativo.

    Tale condizione risulta infatti imprescindibile sia per garantire l’incolumità dei propri dipendenti che per evitare di andare incontro a possibili sanzioni amministrative.

    Informazioni tratte da: https://www.gdmsanita.it/corsi-torino-sicurezza-sul-lavoro.php

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  • Dieta dello yogurt: benefici e per chi è adatta

    Sono tantissimi i trucchi che permettono di migliorare la qualità della propria alimentazione, con ovvi vantaggi sul mantenimento di peso e sulla sua eventuale perdita, senza dimenticare il miglioramento del benessere dell’intestino.

    Per perseguire quest’obiettivo, una buona idea può essere quella di seguire la cosiddetta dieta dello yogurt. Citata da portali famosi come il sito Regogoo.com, dovrebbe essere seguita solo dopo aver chiesto consiglio al proprio medico curante. Chiariti questi aspetti, vediamo assieme come funziona di preciso.

    Dieta dello yogurt: i benefici

    La dieta dello yogurt è contraddistinta da diversi benefici importanti. Tra questi è possibile citare la ricchezza in proteine che caratterizza l’alimento che ne è protagonista. Le proteine, altrimenti conosciute come protidi, sono principi nutritivi fondamentali per la forma fisica. Essenziali per preservare la massa magra, grazie alla loro capacità di inibire l’ormone grelina sono fondamentali quando si tratta di tenere sotto controllo l’appetito, con ovvi vantaggi per il peso.

    Si potrebbe andare avanti ancora molto a parlare dei motivi per cui lo yogurt fa bene alla salute. Tra questi aspetti spicca senza dubbio la presenza di alcuni minerali estremamente preziosi per la salute. Il principale è indubbiamente il calcio, essenziale per la salute delle ossa e dei denti, per non parlare del fosforo, che contribuisce a trasformare in energia il cibo che mangiamo ogni giorno.

    Come non citare poi la ricchezza in vitamine? Nello yogurt possiamo trovare la A, ma anche le vitamine del gruppo B, in particolare la vitamina B12 o riboflavina. Perfetto quando si tratta di ottimizzare l’idratazione – non dimentichiamo infatti che anche il cibo che mangiamo contribuisce al raggiungimento dei 2 litri d’acqua considerati riferimento ideale da parte degli esperti – lo yogurt è ipocalorico e ricco di probiotici.

    Alla luce di ciò, molto spesso si consiglia di metterlo al centro della dieta nei casi in cui si ha la necessità, diagnosticata dal medico, di stabilizzare la flora batterica intestinale. A questo punto, è naturale chiedersi quale sia il menu. Scopriamolo assieme nel prossimo paragrafo.

    Dieta dello yogurt: cosa mangiare

    Cosa mangiare se si ha intenzione di seguire la dieta dello yogurt? Le regole sono molto chiare. Iniziamo con la colazione, primo e più importante pasto della giornata in occasione del quale bisognerebbe consumare un bicchiere d’acqua a temperatura ambiente. Successivamente, bisogna consumare 200 grammi di yogurt magro – attenzione, non deve essere zuccherato – e bere un tè verde o un caffè. Anche per quanto riguarda queste bevande, è opportuno sottolineare il fatto di consumarle senza zucchero.

    Dopo la colazione bisogna concentrarsi sullo spuntino, che dovrebbe essere caratterizzato dall’assunzione di mezza tazza di tè verde non zuccherato. Per quanto riguarda invece lo spuntino pomeridiano, va benissimo un frutto di stagione.

    A questo punto, viene da chiedersi cosa è meglio mangiare a pranzo e a cena. Le idee al proposito sono diverse. Si può per esempio portare in tavola del brodo vegetale, accompagnandolo con 250 grammi di yogurt magro.

    Un’altra idea per il pranzo nell’ambito della dieta dello yogurt riguarda l’assunzione di merluzzo, pesce estremamente sano da accompagnare con verdure al vapore (vanno benissimo i finocchi e le carote).

    Cosa portare in tavola per la cena? Anche in questo caso le alternative sono diverse. Si può optare per il pesce alla griglia accompagnato da 200 grammi di insalata verde, ma anche per lo yogurt magro, sempre al naturale, accompagnato da una macedonia di frutta di stagione.

    Grazie alla dieta dello yogurt, si può perdere una quantità non indifferente di peso, dai 3 ai 5 kg in poco tempo. Fondamentale, però, è essere consapevoli del fatto che si tratta quasi sempre del risultato dell’eliminazione di liquidi.

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