La tosse può essere un disturbo veramente fastidioso. Molto di più lo è per i più piccoli anche se perfino per i grandi rappresenta un contrattempo di non poco conto. Basta pensare soltanto a quanti disagi arreca durante la giornata e quanto possa risultare intollerabile quando tormenta anche di notte. Spesso si è portati ad utilizzare subito dei farmaci, in realtà si deve essere consapevoli anche del fatto che esistono rimedi di carattere naturale che sono nella maggior parte delle ipotesi in grado di attenuare questo sintomo, in attesa di una sua risoluzione spontanea. Invece in alcune ipotesi i farmaci sono indispensabili. Ma come poter distinguere?
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Le caratteristiche della tosse
Generalmente la tosse si distingue in due grandi categorie: tosse secca e tosse grassa. La tosse grassa è caratterizzata dalla presenza di una quantità di muco più o meno notevole. Quella secca invece, di contrasto con la precedente, è caratterizzata dall’assenza di tale e muco. Nella maggior parte delle ipotesi sarà sufficiente aspettare che l’affezione transitoria passi e basteranno i classici rimedi della nonna o altri rimedi più o meno naturali per cercare di alleviare il più possibile il disagio al bambino. In altre ipotesi invece si dovrà procedere con un’applicazione farmacologica, non senza aver consultato in proposito il medico.
Bentelan quando utilizzarlo
Il betametasone, farmaco cortisonico e principio attivo di cui è costituito il Bentelan, rappresenta sicuramente il farmaco d’elezione utilizzato in caso di tosse infantile. Talmente usato, a volte, da rischiare anche un vero e proprio abuso con conseguenze tutt’altro che positive. Quando si tratta di affezioni transitorie come quelle stagionali sarebbe preferibile utilizzare rimedi di carattere naturale che attenuino i disagi della tosse. Risulterà invece più opportuno utilizzare i farmaci soltanto nei casi in cui questi sembrino essere strettamente necessari o indispensabili. Questo vale anche e soprattutto per il Bentelan. Innanzitutto questo farmaco risulta efficace soltanto per alcune tipologie di tosse: quella dovuta a broncospasmo e quella dovuta invece al laringospasmo. Il Bentelan risulta invece pressoché inutile nelle altre ipotesi. Tuttavia, in caso di tosse causata da broncospasmo, in alcune ipotesi al posto del Bentelan sarà preferibile invece utilizzare broncodilatatori da somministrare per via inalatoria o altre tipologie di cortisonici orali. Invece per il laringospasmo in alcune ipotesi sarà preferibile utilizzare aerosol. Detto questo è bene ricordare che è il caso di dare il bentelan ai bambini solo dopo aver sentito il parere del proprio pediatra.
Come utilizzare il Bentelan e altre indicazioni
La dose minima alla quale attenersi è di 1 milligrammo in una giornata per ogni 10 kg di peso corporeo del piccolo paziente. La dose massima, invece, da non superare è di 2 mg in una giornata per ogni 10 kg di peso corporeo del bambino. La terapia non dovrebbe comunque superare le tre settimane continuative e la dose va progressivamente scalata. Inutile inoltre ricordare che va assolutamente evitata l’automedicazione e che bisogna piuttosto rivolgersi al medico ed attenersi strettamente alle sue indicazioni. Trattandosi di un farmaco presenta degli effetti collaterali possibili tra i quali possiamo citare a titolo di esempio: nervosismo, iperattività ed altri disturbi comportamentali come insonnia ed aggressività. O ancora pallore e aumento dell’appetito.