Il sistema immunitario del corpo umano dipende dal corretto funzionamento del sistema linfatico, che ne rappresenta una componente indispensabile al pari dell’appendice, delle tonsille, della milza, del midollo osseo, del timo e delle placche di Peyer, che si trovano nell’intestino tenue. Ne parliamo con Villa Regina Arco, casa di cura del Trentino che vanta quasi 90 anni di esperienza nel settore.
Tra i trattamenti messi a disposizione degli ospiti della struttura c’è anche il linfodrenaggio manuale, che serve a curare le patologie del sistema linfatico e a ridurre gli edemi che sono provocati da un suo cattivo funzionamento. I linfedemi sono gonfiori che nella maggior parte dei casi compaiono sulle gambe o sulle braccia: il linfedema primario è di tipo congenito, mentre quello secondario può essere la conseguenza di una infezione, di una lesione o di un intervento chirurgico.
Indice
Come è fatto il sistema linfatico
Il sistema linfatico comprende due dotti raccoglitori, i linfonodi e i vasi linfatici, che si caratterizzano per le loro pareti sottili. Proprio come quello venoso, anche il sistema linfatico è in grado di trasportare i liquidi in tutto il corpo. La linfa, in particolare, viene diffusa negli spazi tra le cellule attraverso le pareti dei capillari. Quasi tutto il liquido è riassorbito dai capillari; i vasi linfatici drenano il liquido che resta, per poi riportarlo dentro le vene.
Come sono fatti i vasi linfatici
Distribuiti in tutto il corpo, i vasi linfatici drenano la linfa dai tessuti: sono più larghi dei capillari ma più piccoli delle vene. Essi sono muniti quasi sempre di valvole grazie a cui la linfa viene fatta fluire in direzione del cuore. Tra le sostanze contenute nella linfa ci sono le particelle estranee come i virus e i batteri, le cellule tumorali e le cellule danneggiate che sono penetrate all’interno dei liquidi tissutali; essa inoltre trasporta minerali, proteine e altre sostanze che garantiscono ai tessuti il nutrimento di cui hanno bisogno.
I vasi linfatici
I vasi linfatici drenano all’interno dei dotti collettori, il cui contenuto viene svuotato nelle vene succlavie che si trovano sotto le clavicole. Tali vene si incontrano dando vita alla vena cava superiore: è una vena di grandi dimensioni che drena il sangue in arrivo dalla parte superiore dell’organismo in direzione del cuore. I centri di raccolta della linfa sono, invece, i linfonodi, attraverso i quali passano tutti i vasi linfatici; essi sono posizionati in punti strategici e contribuiscono a rimuovere le particelle estranee e le cellule tumorali dalla linfa.
I compiti del sistema linfatico
Uno dei compiti più importanti tra quelli che vengono svolti dal sistema linfatico consiste nella rimozione delle cellule danneggiate dal corpo umano. Ciò è possibile grazie ai linfociti e ai macrofagi, leucociti specializzati che devono aggredire ed eliminare le particelle esterne, gli organismi infettivi e le cellule tumorali o danneggiate. In questo modo si assicura anche una protezione rispetto alla diffusione del tumore o delle infezioni.
I linfonodi
Quasi sempre i linfonodi si raccolgono nei punti da cui partono i vasi linfatici: si tratta della zona inguinale, delle ascelle e del collo. La rete di tessuto contenuta nei linfonodi comprende i macrofagi, le cellule dendritiche, i linfociti T e i linfociti B, compattati in modo denso. Si tratta di una vera e propria maglia che filtra i microrganismi dannosi, i quali vengono riconosciuti dai linfociti B e dai linfociti T, per poi essere aggrediti. I globuli bianchi nei linfonodi, a mano a mano che si accumulano, si relazionano con gli antigeni e interagiscono gli uni con gli altri, così da assicurare le risposte immunitarie nei confronti delle sostanze estranee.