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Viva le Filippine! Ecco un mondo tutto da scoprire

Contando più di 7000 isole, le Filippine sono un vasto arcipelago dalle spiagge di sabbia fine e bianchissima, ricche di palme, foreste, colline, e fauna tropicale. E’  uno dei paesi più colorati e divertenti dell’Asia, anche se spesso sottovalutato. Inoltre le persone che la vivono sono straordinarie, amano sorridere, ballare e cantare,  per uno stile di vita originalissimo. Grazie all’incrocio fra diverse culture e società gioiosa, il viaggio nelle Filippine diventa un’esperienza speciale e indimenticabile.

I resorts nelle Filippine

Volendo vivere una vacanza in pieno relax, ci sono tanti luoghi in cui pernottare nelle Filippine per un momento fatto di pace risate e nuove esperienze.

Amanpulo è un resort  che si trova nell’isola privata di Pamalican, luogo paridisiaco, in cui è possibile oncontrare con estrema facilità delfini e balene. Il mare è cristallino, le spiagge sono ampie e dotate di piccoli scogli che danno vivacità al paesaggio. C’è l’intramontabile  barriera corallina, a circa 300 metri dalla riva.

Degno di menzione è anche l’Antulang Beach Resort, cioè uno dei più particolari resorts di tutte le Filippine. Distante circa 40 km dalla  piccola cittadina di Dumaguete,  esso si trova dunque tra le isole del gruppo delle Visayas.

E avendo citato Dumaguete, ( che è facilmente raggiungibile da Manila  con aereo  e bus. O anche da Cebu con bus e barca) bisogna rammentare che è un luogo importante da cui partono davvero numerose e particolari escursioni diramate nelle zone limitrofe. Basti pensare al caratteristico Mercato di Malatapay che si fa di mercoledì, o le passeggiate verso le cascate di Casaroro e di Siaton. Senza poi dimenticare le incredibili grotte di Mabinay e tante tappe ancora.

El Nido Lagen e El Nido Miniloc

El Nido Lagen ed El Nido Miniloc, sono 2 resorts situati in periferia ma legati alla natura. Si raggiungono facilmente da Manila prendendo un aereo che resta in viaggio circa 75 minuti. Magari un viaggio un po’ lungo ma ne vale sicuramente la pena.

Il primo, cioè El Nido Lagen, si trova in una suggestiva insenatura dell’isola di Lagen ed è composto di 51 camere che hanno varie caratteristiche. I cottage sono su palafitte e si trova ai due lati della baia, ci sono poi anche cottage sulla spiaggia, nonché camere e suite verso la foresta. L’arredamento è chiccoso  grazie alla veranda o al balcone e alle ampie vetrate dal panorama strabiliante.

El Nido Miniloc è il secondo citato che per la struttura e per l’ambiente sembra sia un villaggio di pescatori, concentrato in una bella e suggestiva insenatura riparata da fitte scogliere nascoste dalla vegetazione. Il suo fascino un po’ rustico è ampliato dal mare limpido con barriere di corallo  e pesci colorati visibili già a riva. Il resort è fatto da cottage coperti da tetti di paglia, che hanno un arredamento fatto di materiale locale e fatto di veranda o balcone, con una doccia di acqua marina desalinizzata.

I ristoranti si preoccupano di servire cucina di tipo internazionale e possono anche prepararsi cene e picnic su spiagge e isole deserte.

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La Rift Valley etiopica

La rift valley africana rappresenta una delle principali attrazioni naturali nel mondo. Essa gode di fama grazie al fatto che riesce ad ospitare una biodiversità unica e tale che porta a considerarla la culla dell’umanità. Quest’ultima considerazione vale grazie alle numerose scoperte paleoantropologiche fatte nel corso degli anni, fino a prendere la nomea del luogo in cui è nato e si è sviluppato il genere umano negli ultimi milioni di anni.

La Rift Valley: una meraviglia geologica

La Rift Valley è caratterizzata da un insieme di valli lineari che è lunga migliaia e migliaia di chilometri. Ma che cos’è la Rift Valley??  Essa non è altro che una grande linea di frattura della superficie terrestre: lo dice stesso il termine, rift dall’ inglese si traduce come  spaccatura e/o rottura. Più si va avanti e più si allarga in modo progressivo, spaccando in due il continente africano nella zona ad est del continente.

La sua caratteristica la rende una meraviglia geologica dove l’attività di vulcanismo, sismi e fratturazione della crosta terrestre sono i fenomeni più evidenti delle enormi forze telluriche che riguardano spesso e volentieri il nostro pianeta.

La Rift Valley ha un ambiente suggestivo, in cui la parte più bella è situata  a nord ovest di Nairob. Qui la spaccatura è larga dai 70 ai 110 km e si chiude con ripide e aguzzate pareti, con una profondità che va dai 700 ai 1000 m. Da cornice fanno il monte Aberdare Range di 3994 m. a est e il monte Mau Escarpment di 3098 m. a ovest.

La Grande Valle è anche barriera bellissima guardata dall’ambito della flora. Nella parte orientale ifatti popola regnante la famosissima savana. E invece nel lato occidentale  si trovano le foreste secondarie.

Prosegue la caratteristica Rift Valley verso la zona della Tanzania e si riunisce alla parte situata ad ovest-africano andando ad ospitare il lago di Niassa.

Rift Valley: un’asse portante dell’Etiopia

La Rift Valley è la regina dell’Etiopia, un paese che si presenta arido e pieno di polvere, infatti molto suggestiva è la sua capitale Addis Abeba.

In realtà l’Etiopia è fatta anche da altri infiniti elementi e paesaggi che lo rendono un paese non raro, ma originalmente unico. Un giro turistico in Etiopia può regalare emozioni indimenticabili, con spostamenti che in primis portano alla Rift Valley,  e poi proseguono giù nel selvaggio sud, dove vivono le popolazioni tribali che abitano nella Valle dell’Omo. Le tribù sono autoctone, e si possono incontrare i Mursi, le cui donne mettono i piattelli di terracotta nelle incisioni fatte al labbro inferiore. Invece gli uomini si imbrattano il corpo di bianco per contrastare la pelle scura. Scendendo sempre verso sud, si potrà fare un’escursione in barca verso l’ultima parte del fiume Omo. Così verranno raggiunti alcuni dei villaggi più nascosti nel delta, che di solito non vengono contaminati dal turismo di massa. Essi sono situati vicino al confine con il Kenya, dove si osserva la particolare etnia degli Desanech. Meritevolissimo è dunque il viaggio in Etiopia.

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