Category Archives: Turismo

Viaggi e vacanze, consigli e idee per un turismo ecosostenibile, viaggi in solitaria e tanto altro

The World: un fantastico “Mondo” a rischio

The World, o Juzur al-Alam, è un arcipelago artificiale fatto appositamente al largo di Dubai molti anni fa, e si compone di circa 300 isolotti di più dimensioni che, sembrano ricordare la forma dei 5 continenti: c’è un’isola per ciascuno stato del mondo.

Pare tuttavia che stiano affondando , in quanto nonostante la barriera intorno l’intero arcipelago, e nonostante  manutenzione e rinforzo, subiscono gli effetti del fenomeno di erosione, che riduce la superficie e una si separa dall’ altra.

L’idea ha superato ogni limite dell’uomo. E all’apparenza sembrava anche strabilinate. Tuttaviua non ha riscontrato la fortuna sperata, in quanto per quanto sia un’opera grandiosa allo stesso tempo appare antre controversa, e per di più rischia anche di sparire per sempre.

Come si compone The World

Le isole che compongono The World, vicino la città di Dubai, si possono raggiungere solo usando la barca o in ogni caso in elicottero.

Tuttavia, la società che si era impegnata  di organizzare il tour di The World e Palm Jumeirah, al momento ha abolito come destinazione quest’ultima dal suo tour. E infatti i soli che riescono a raggiungere in ogni momento le isole sono i proprietari.

A questo discorso l’unica eccezione è data da The Island,  il solo esclusivo resort che è stato costruito sull’isola che dovrebbe rappresentare il paesedel Libano.

Il complesso è stato fortemente voluto dallo Sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum, laddove l’arcipelago della Nakheel Properties era mirato a divenire un ritrovo di lusso per milionari che, avendo la possiblità di acquistare interamente un isolotto, potevano creare l’illusione di aver acquistato l’Australia, oppure il Giappone, o magari, l’Italia o la Gran Bretagna, la Cina e la Germania, e così via.

Anche se nel 2008, più del 50 % delle isole avva già come propiretario un investitore privato, la crisi economica ha messo lo stopo al complesso di lavori che dovevano terminare il progetto, facendo sì che molte di esse fossero solo grossi mucchi di sabbia e sassi in mezzo al mare.

Le uniche due isole che sono state interamente finite sono Greenland, che rappresenta il progetto pilota, e aveva lo scopo di mostrare agli eventuali investitori come le isole potevano essere di gran lunga redditizie e favorevoli.

The Island: il resort

The Island rappresenta quindi il resort  di lusso costruito su quella parte di terra detta Lebanon (libano). È il primo progetto che è stato interamente finito, un buon traguardo considerando il fallimento degli altri lotticini fatti.

Dubai è grandiosa e come lei anche The Island è meraviglioso e spettacolare, permettendo a chi lo visita la possibilità di avere totale relax su due spiagge di sabbia total white, dalle quali si può avere una visita sullo skyline di Dubai. È dottato poi di una piscina, di un campo da Beach Volley e del fantatsico ristorante Toro Blanco.

The Island è aperta al pubblico e si può curiosare sul suo territorio tutti i giorni. O ancora è possibile guardarla da lontano dall’alto del Burj Al Arab.

Published by:

Messico: Siaan Kaan e Punta Allen

Quando si decide di fare un viaggio in Messico occorre a tutti i costi visitare alla riserva della Biosfera di Siaan Ka’an e anche Punta Allen.

Tour per Siaan Kaan

L’area, dal 1987 è ormai patrimonio dell’Umanità, estesa per 4km a sud di Tulum essa consta di 4 differenti ambienti: la barriera corallina, le lagune, la savana e la selva.

Per visitarla il passo non è semplice, i punti di accesso sono miseri e i tour organizzati badano soprattutto alla visita dei canali, poi anche alla visita in kayak delle lagune

Il tour aiuta a scoprire tre ambienti come la savana, la  selva e la laguna. Gli animali che popolano l’ambiente sono coccodrilli, una gran quantità di uccelli e grandi felini come il puma ed il giaguaro. Infine begli animali come formichieri, tapiri e scimmie.

L’acqua sorgiva è pulita e calcarea, il che permette che venga usata con scopi curativi della pelle. Tuttavia sarebbe bene berne poco perché tende a creare calcoli, che era la più importante malattia dei Maya . Nelle  lagune l’alimentazione d’acqua proviene da canali di comunicazione con il mare.

La penisola è del tutto priva di rilievi montuosi,  attraversata da un ampio sistema  di caverne tra le più fitte al mondo in cui  ci sono i cenotes, cioè piccole pozze di acqua sorgiva che escono fuori al centro della selva.

E poi ancora verso Punta Allen

Passiamo poi al vaglio della Punta Allen, che non si può raggiungere con mezzi propri. Ma niente paura, esistono comunque tre alternative. O si percorre la strada diretta che parte da Tulum e arriva aa Punta Allen ( questa appare la soluzione migliore). Tuttavia per raggiungerlo si deve disporre necessariamente di un fuoristrada altrimenti è davvero impossibile a causa delle moltitudini di buche presenti lungo la strada

Caratteristica a Punta Allen è la pesca e tutto il tour che permette l’ avvistamento di tartarughe marine, delfini e snorkeling sulla barriera corallina, che è la seconda più estesa del mondo.

La seconda possibilità che però è molto più cara  è quella di farsi venire a prendere da una barca e oltrepassare il mare.

In questo modo ci vogliono circa 2h per arrivarci, ma è possibile farla con una qualunque auto e, soprattutto, aiuterà anche a non stressarsi troppo. Il problema principale è che non sempre ci sono barche, ma basta di certo provare a contattare una delle 4 cooperative che organizzano tour nella zona per farsi venire a prendere.

L’ultima possibilità, che normalmente è la più fattibile e la più indicata, è quella di prendere la statale per Chetumal e, poi sboccare al bivio per Chumpon, girare a sinistra per una strada fatta di terra. Un po’ troppo lunga ma che sicuramente si contraddistingue per essere meno difficoltosa delle altre chances.

Il tour è uguale in ogni caso. Visitare gli animali, cercare le tartarughe e i delfini snorkeling sulla bellissima e fare un bagno nella “piscina”, cioè una zona con colori del mare tipo quelli delle Maldive Il giro non deluderà.

Published by:

Filippine: terrazze da mozzafiato

Banaue è una, cittadina situata al nord dell’isola di Luzon, ed è località simbolo della zona delle risaie. Non solo è straordinaria per la sua indiscutibile bellezza, ma anche per la secolare storia alle spalle inerente alle terrazze di risaie che la popolano.

Il paesaggio delle risaie è vecchio di oltre 2000 anni ed è fatto da un complesso sistema di terrazzamenti, a loro tempo scavati dagli indigeni e se pur rinnovati negli anni, dove un sistema idrico va ad irrigare nelle risaie.

Grazie alla meravigliosa struttura che le contraddisitngue, risulta spesso incredulo riconoscere come questo particolare ed efficiente sistema di terrazzamenti sia stato costruito centinaia di anni fa dalla tribù degli Ifugao. E per di più sono state davvero poche le modifiche apportate rispetto a quello che fu il disegno iniziale.

Le terrazze: un esempio di ingegneria ambientale

Le terrazze di Banaue sono un eccellente esempio di ingegneria ambientale ed ecologica, che utilizza il sistema a scala per poter catturare l’acqua che scorre dalla cima delle montagne.

Ciò che balza subito agli occhi è un particolare e fitto sistema di stagni racchiusi in alte pareti di pietra. E infatti le risaie terrazzate della Philippine Cordillera, nella provincia di Ifugao, grazie alle loro caratteristiche sono spesso indicate dalle guide e dalle riviste internazionali come ideali da visitare. Cinque dei siti intorno alla cittadina di Banaue sono per questo diventate patrimonio dell’ UNESCO: le risaie terrazzate di Batad, Bangaan, Hungduan, Mayoyao e Nagacadan.

Un paesaggio ricco di cultura locale

Si può osservare un panorama maestoso, da esplorare cimentandosi con del trekking, raggiungendo un’altezza di almeno 1500 metri. È così che si ottiene una bellissima fusione tra natura e azione umana, che crea un’area geografica estesa molto più di 10000 chilometri quadrati. I terrazzamenti sono così strabilienti da essere spesso detti come “L’ottava meraviglia del mondo”.

Le terrazze di risaie sono un’area agricola popolata da indigeni con cui è molto semplice interagire e imparare i segreti delle loro tradizioni e dei loro costumi.

Fra le varie esperienze, si deve fare quella di dormire nel leggendario “kubo” di legno,  una simpatica e tipica casa Ifugao che non si può trovare altrove.

La cultura locale “Igorot” è un’altra interessante esperienza da fare per conoscere i gruppi etnici e le tradizioni delle Filippine. Il riso resta sempre il principale ingrediente asiatico e lo dimostra proprio lo spettacolare paesaggio che ci accingiamo a visitarecon entusiasmo

Recentemente, è stato messo a punto un piano contro l’erosione dei terrazzamenti che ha anche lo scopo di tutelare l’area oltre che da un punto di vista agricolo anche da quello turistico.

Il piano per la conservazione delle risaie è stato talmente efficiente che l’area è stata tolta dall’elenco dei beni proprietà dell’UNESCO in pericolo.

Essendo  patrimonio mondiale dell’umanità, il turismo incide positivamente sul mantenimento della bellezza di un ecosistema così unico. Tradizione storia ed originalità si uniscono in un mix dal sapore unico, perché il bello della Terra va a tutti i costi preservato… e in questo caso anche visitato.

Published by:

L’arcipelago delle Palau, un paradiso a rischio

Palau è un arcipelago dell’oceano Pacifico, al largo delle Filippine. È uno stato indipendente ma in buonissimi rapporti con gli Stati Uniti.

La Repubblica di Palau si forma di più di cento isole, davvero minuscole di cui solo undici abitate. Per quanto bella e da tenere in considerazione, purtroppo è uno di quei paradisi a rischio scomparsa a causa del livello delle acque che cresce.

Viaggio alle Palau

A Palau si arriva praticamente solo di notte con voli che partono da Manila, Tokyo, Seul, Taipei o Guam, proprio perché fuori dai normali schemi turistici. Ma ne vale assolutamente la pena. Almeno una volta nella vita e prima che il cambiamento geologico immerga questo stupendo arcipelago, bisogna combattere la paura dell’aereo e volare su per Palau.

L’arcipelago infatti è un angolo “d’Eden” ideale per la luna di miele (sono tanti infatti gli asiatici provenienti da Giappone e dalla Corea del Sud che optano per questa scelta)  e per chi ama fare immersioni. Esso è stato infatti definito il “santuario degli squali”  fino a vietare severamente la pesca industriale . basti pensare che un pescecane morto ha un valore di oltre 200 dollari, mentre uno vivo quasi due milioni di indotto. Numeri da capogiro, ma nell’arcipelago ci tengono in maniera particolare a preservare questa categoria di fauna marina che troppe volte subisce la furia dell’uomo

La natura è molto variopinta ma troppo coinvolta nei cambiamenti climatici che ultimamente stanno contaminando questa micro repubblica che vorrebbe far pagare alle nazioni una tassa per gli inquinamenti che provocano. Spesso vittima di tifoni, per fortuna non ha mai subito danni ingenti soprattutto a persone, ma assistere ad una classi tempesta” tropicale a Palau significa inquietarsi, in quanto i ponti che collegano le isole principali sembra che cedano a momenti.

Con il sole, Palau è davvero paradisiaca grazie alle migliaia e migliaia specie di pesci e altrettante varietà di coralli che popolano la fauna marina. L’ideale sarebbe guardare il panorama dal finestrino di un elicottero, un’esperienza magari un po’ costosa (potrebbe aggirarsi sui mille dollari) ma estremamente unica, che resta per sempre nei cuori di chi la fa.

L’arcipelago di Palau: una meta fuori dal comune

A Palau dopo un bel pranzetto fatto sul terrazzo panoramico “vista mare” dei numerosi ristoranti, bisogna poi concedersi del tempo per effettuare le strabilianti escursioni, non solo immergendosi sott’acqua ma anche in altri ambienti (fuori l’acqua).

L’arcipelago di Palau, cercando di concentrarsi maggiormente sul turismo e battendosi sulla difesa degli squali, è una meta fuori dal comune.

Non si incappa nelle tipiche spiagge con ombrelloni, poi, non esiste un centro con stradine piene di auto e piene di negozi per dedicarsi allo shopping. Basti pensare che la capitale è rappresentata dal palazzo del governo in collina e sono pochissime le casette in prospettiva della spiaggia.

Palau può essere definito come un vero e proprio “stato sull’acqua”, per questo tutto quello che c’è da vedere o almeno la maggior parte non è cosa facile a farsi.

Published by:

Meraviglie in Giordania: il golfo di Aqaba

La Giordania e le sue zone interne desertiche, è un paese che offre dei paesaggi da togliere il fiato. In grado di attirare il turismo, il più bel posto è dato sicuramente dal Golfo di Aqaba. Questo Golfo è una zona situata al sud del paese e include la città omonima bagnata dal Mar Rosso. Meraviglioso e allo stesso tempo importante perché risulta essere il porto giordano più importante

Ci troviamo pur sempre nel Mar Rosso , popolato da fauna di ogni tipo come pesci balestra e anemoni di mare, ma anche i pesci pagliaccio, i pesci ago e gli squali balena (tranquilli non mordono!). Insomma il Golfo di Aqaba è bello da vedere, bello da vivere…. Un vero paradiso subacqueo

La fama di Aqaba

La fama di Aqaba comincia già durante la prima guerra mondiale quando Tomas Edward Lawrence la conquistò. Si tratta del famoso Lawrence d’Arabia, che tolse il territorio all’egemonia dei Turchi-Ottomani.

Questo perché il golfo di Aqaba rappresenta il solo reale sbocco sul mare della Giordania. Contando una popolazione di oltre 100.000 persone, ha un alto tasso di flusso turistico forse anche per il suo clima temperato: basti pensare che durante l’inverno è raro che si scenda al di sotto dei 20°, grazie alle montagne desertiche che la attorniano.

La costa del Golfo di Aqaba è tra le più belle del Mar Rosso, con spiagge assai accoglienti e una barriera corallina variegata sia per flora che per la fauna.

Aqaba è situata di rimpetto all’Arabia Saudita nel golfo di Aqaba , distante solo 20 km dal confine con l’Israele. È considerata il luogo più bello della Giordania grazie alle spiagge di sabbia bagnate dal mare con sfumature turchesi, blu e azzurre e per chi volesse fare un’escursione marina, si potranno ammirare tantissimi pesci come il pesce pappagallo, razze, pesce clown, il pesce napoleone e così via.

Alla scoperta del golfo di Aqaba

Il golfo di Aqaba si trova tra la penisola Araba e la penisola del Sinai ma in esso si affacciano anche l’Egitto e Arabia Saudita e persino Israele. Questo golfo è il luogo prediletto per chi ama le immersioni e le osservazioni marine perche’  pullula di coralli ed è ricca di biodiversità.

Anzi i suoi fondali sono fantastici e dall’aria misteriosa per i vari relitti affondati a causa di incidenti o altro. Tra questi relitti (ed è questa la cosa straordinaria)  si sono creati degli habitat naturali con varie forme di vita che sorprendono la vista dei sub.

E infatti già tuffarsi a pochissima distanza dalla costa aiuta gli amanti del fondale marino ad ammirare e rimirare un magico mondo subacqueo  fatto di pesci che saltano nell’acqua….

No solo le immersioni possono farsi ad Aqaba. Altre attività che attirano i turisti sono la vela, la pesca, lo snorkeling ed escursioni su barche trasparenti che consentono ai meno pratici di dare comunque un’occhiata al “fondo del mar”

Un’altra attrazione turistica è data dall’osservatorio ornitologico, ma anche dal centro di scienze marine, dal museo archeologico e quello delle antichità e dal forte mamelucco.

Published by:

Ibiza Dance: discoteche in dell’Isola

Ibiza si sa è la capitale assoluta del divertimento. Meta turistica più ambita dai giovani, ospita una miriade di discoteche utili ai ragazzi per vivere quelle ore di divertimento a ritmo di musica. Le discoteche di Ibiza sono famose in tutto il mondo conviene quindi passare al vaglio alcune tra le discoteche migliori che meritano di essere vissute durante una vacanza nell’isola spagnola.

Le prime tre discoteche di Ibiza

In una classifica delle migliore discoteche si posiziona al primo incontrastato posto la Amnesia Ibiza, considerato come il miglior club al mondo. Anche perchè ha vinto il premio del Best Global Club per 3 anni di seguito. Può ospitare fino a 5.000 persone e le feste qui organizzate sono incredibili  e super  divertenti.

Non può poi mancare al secondo posto la discoteca Bora Bora che ad Ibiza rappresenta la miglior disco da giorno. È situata sulla spiaggia di Playa d’en Bossa e  tra una tintarella, un tuffo e dei cocktail non è altro che il preludio per una nottata a suon di musica.

Terzo posto per la Pacha. Questa  discoteca dell’isola spagnola è senza ombra di dubbio tra i più frequentati locali notturni. La  notte è giovane, e la notte di Ibiza lo è ancora di più. Se poi oltre a ballare, allo stesso tempo si vuol incontrare un po’ di gente famosa  allora la Pacha è su misura per noi!  Può contenere  3000 persone e ai piani alti gode pure di una terrazza. Le sue feste più riguardano il party di David Guetta, o anche le feste con musica trance e progressive ma anche quelle all’insegna degli hippie antichi e moderni, pieni di colori vivaci e ballando sulle note della musica dagli anni 50 agli anni 80 coi migliori deejay.

Ancora divertimento assicurato

Il Privilege rientra nel Guinness dei primati in quanto il più grande club al mondo, per questo va assolutamente visto. Ha un enorme spiazzo centrale e sempre lì lascerà di stucco la mega piscina in cui fare un tuffo. È sicuramente una discoteca che va visitata nel pieno di una festa per il divertimento assicurato.

È la volta poi dell’Eden Ibiza che è stata di recente rinnovata completamente perché rilevata da una nuova gestione. E infatti l’Eden di Ibiza è da poco rientrata a far parte dei grandi club degni di menzione dell’isola spagnola.

Ancora poi merita l’ Es Paradis che è uno dei primi club nato a suo tempo sull’isola. E per questo ritenuta una delle migliori discoteche a Ibiza.  Riesce ad attirare l’attenzione  grazie ai suoi giardini e alle decorazioni bianche. Tra le più famose feste che organizza c’è la Festa delle Acque, che,  grazie ad una fonte che è posizionata all’interno ci si getta in un “mare” di acqua per bagnarsi.

Infine, ma non per importanza, si pensi anche di andare a ballare nella disco Swag. Essa è una sala che può contenere fino a 1000 persone, e resta aperta tutto l’anno. L’ambiente è meraviglioso  con la musica urbana che la distingue dalle altre. Un must ad Ibiza per la vita notturna.

Published by:

I geyser del Tatio : belli e dannati

Il Cile è un paradiso da esplorare, tra meraviglie e storie da raccontare. Essendo la terra dei minatori di nitrato, è stata spesso meta ambita dai conquistatori… ma, il bello non è solo nelle risorse economiche. Il Cile gode di un paesaggio da occhi sgranati, come i l fenomeno dei geyser del Tatio.

Cos’è El Tatio?

El Tatio è un campo geyser posto tra le montagne delle Ande estendendosi per almeno 4.320 metri sul livello del mare. Vulcanologicamente è il terzo più grande giacimento di geyser al mondo. La sua attività magari può un po’ spaventare… ma invero il fenomeno ha il sapore delle meraviglie.. per questo va assolutamente visitato.

Una capatina a El Tatio

Un piccolo viaggio concesso a El Tatio dovrebbe essere il sogno di tutti, perché il paesaggio ha una vista mozzafiato.

Alle pendici della montagna, il clima si mantiene al quanto mite. Proseguendo nell’escursione in salita si vive una forte escursione termica a causa della quale la temperatura cala in maniera rapida. Per raggiungere El Tatio ci vuole circa un’ora e mezza  e verranno i brividi quando ci si accorge che all’esterno il termostato potrebbe segnare fino a -6°C.

Se si inciampa in una bella giornata, in cui il cielo è sereno, si può godere anche della vista della neve caduta in precedenza. Nonstante freddo e gelo, il panorama resta incredibile alla vista.

Davanti agli occhi si presenteranno maestosi grandi o piccoli geyser che cacciano via vapore e acqua, quasi come fossero pentole a pressione che scoppiano . intorno la nostra figura avremo un manto di fumo come se fossimo in una ciminiera. Il vapore e l’acqua donano alle rocce del geyser un colore rosa, verde super spettacolare.

Secondo alcune info ci sono geyser che eruttano sporadicamente mentre altri sono più attivi. Di solito le guide turistiche cominciano quasi all’alba per consentire agli osservatori di godere del fenomeno delle colonne di fumo che evaporano per la forte escursione termica. Infatti quando c’è il sole i fumi non si vedono per nulla.

Visitare il campo geotermico

Nella zona del Tatio,  si contano quasi 80 geysers circondati da un’area deserta. Il deserto  intorno si affievolisce per dar spazio ai rilevi ed alla vegetazione che popola l’altopiano. E infatti le montagne sono coperte d’erba dal colore ocra.

Un’ escursione a El Tatio è sempre presente alla fine dell’itinerario di viaggio, per aiutare i turisti ad abituare il fisico lentamente all’altitudine. Sarebbe comunque consigliato portare con sè creme protettive a volontà, fare respiri lenti, avere molte bottiglie d’acqua,  e anche del glucosio!

Il momento più bello della giornata per visitare El Tatio è l’alba, cioè nelle ore in cui la temperatura  molto fredda incontra il vapore che fuoriesce dai geysers, creando delle strabilianti colonnette cromatiche.

Molte volte i turisti ci si immergono per testare su di sè questo alto distacco tra temperatura esterna e interna delle bocche.

Le eruzioni in questa zona interessano dai 75 centimetri a massimo 6 metri di altezza. Ma lo spettacolo è garantito.

Published by:

Porto Santo: il paradiso all’improvviso

L’isola di Porto Santo popola incontrastata l’Oceano Atlantico, a ovest delle coste del Marocco e a 50 chilometri a nord-est dall’isola di Madeira. Porto Santo è tra le isole più affascinante portoghesi, appartenenti alla regione autonoma dell’arcipelago di Madeira. Situata al largo delle coste del Marocco, viene detta pure come i “Caraibi d’Europa”.

Pur essendo un’ isola molto piccola e poco nota, Porto Santo avrebbe tanta storia da raccontare. Basti pensare che qui soggiornò Cristoforo Colombo che, dopo aver preso in moglie la figlia del governatore dell’isola, si  preparò per il viaggio alla scoperta del Nuovo Mondo

Questo nome dipende dal fatto che l’isola è bagnata da un bellissimo mare cristallino ed è percorsa da una lunga spiaggia di sabbia color oro che ricorda i paesaggi tropicali ed esotici. La spiaggia è lunga 9 chilometri spesso interrotta da dune e palme. Qualche anno fa ha avuto anche un premio come la miglior “Spiaggia delle dune”  partecipando al concorso le “Nuove 7 Meraviglie, le spiagge del Portogallo”.

L’isola di Porto Santo

Porto Santo è un’isola paradisiaca che si classifica sempre come la meta perfetta per chi vuole vivere una vacanza di mare e relax. Qui è anche possibile beneficiare delle proprietà terapeutiche del mare e della spiaggia.

Per chi ama l’avventura, l’isola è piena di distrazioni e intrattenimento. Basti pensare al moderno campo da golf, oltre alle infinite escursioni organizzate con l’appoggio di una guida. Senza poi contare la vasta gamma di specialità culinarie che accontentano sia gli intenditori della carne che quelli del pesce. Porto Santo può essere raggiunta nel giro di pochissime ore con voli diretti dall’Italia, che consentono di atterrare nella più totale tranquillità direttamente sull’isola.

Porto Santo infatti ha un  suo aeroporto, la cui pista passa per tutta la larghezza dell’isola  e per questo è in grado di ospitare sia voli nazionali, che partono dall’isola di Madeira, il capoluogo della regione autonoma o dal Portogallo,  sia i voli charter.

Il mare… l’acqua… uno specchio cristallino

Il mare è davvero bello, anche se spesso prevalgono le onde e le temperature fredde( non dovendo dimenticare che siamo pur sempre nell’ oceano).

Nonostante l’acqua del mare spesso sia fredda, una delle caratteristihce principali di Porto Santo è che le acque subiscono un aumento di temperatura grazie al riscaldamento proveniente dalle  frequenti attività vulcaniche sottomarine.

Grazie a continue ricerche di studiosi e medici si è infatti giunti alla conclusione che nella sabbia e nel mare ci siano delle proprietà terapeutiche e una modesta presenza di minerali come iodio, magnesio e calcio.

Non a caso, l’acqua è sempre stata una fonte preziosa per gli abitanti dell’isola, i quali hanno messo in piedi centri di talassoterapia, molto consigliati per la cura di malattie e patologie.

Vacanza a Porto Santo

Una vacanza a Porto Santo è l’ideale per vivere momenti all’insegna del pieno rilassamento. Non c’è chissà quanta vita sull’isola per cui le giornate sono lente e tranquille, via i pensieri e via lo stress per godersi la piacevolissima  brezza dei venti e per perdersi tra le onde del mare.

Published by: