• The World: un fantastico “Mondo” a rischio

    The World, o Juzur al-Alam, è un arcipelago artificiale fatto appositamente al largo di Dubai molti anni fa, e si compone di circa 300 isolotti di più dimensioni che, sembrano ricordare la forma dei 5 continenti: c’è un’isola per ciascuno stato del mondo.

    Pare tuttavia che stiano affondando , in quanto nonostante la barriera intorno l’intero arcipelago, e nonostante  manutenzione e rinforzo, subiscono gli effetti del fenomeno di erosione, che riduce la superficie e una si separa dall’ altra.

    L’idea ha superato ogni limite dell’uomo. E all’apparenza sembrava anche strabilinate. Tuttaviua non ha riscontrato la fortuna sperata, in quanto per quanto sia un’opera grandiosa allo stesso tempo appare antre controversa, e per di più rischia anche di sparire per sempre.

    Come si compone The World

    Le isole che compongono The World, vicino la città di Dubai, si possono raggiungere solo usando la barca o in ogni caso in elicottero.

    Tuttavia, la società che si era impegnata  di organizzare il tour di The World e Palm Jumeirah, al momento ha abolito come destinazione quest’ultima dal suo tour. E infatti i soli che riescono a raggiungere in ogni momento le isole sono i proprietari.

    A questo discorso l’unica eccezione è data da The Island,  il solo esclusivo resort che è stato costruito sull’isola che dovrebbe rappresentare il paesedel Libano.

    Il complesso è stato fortemente voluto dallo Sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum, laddove l’arcipelago della Nakheel Properties era mirato a divenire un ritrovo di lusso per milionari che, avendo la possiblità di acquistare interamente un isolotto, potevano creare l’illusione di aver acquistato l’Australia, oppure il Giappone, o magari, l’Italia o la Gran Bretagna, la Cina e la Germania, e così via.

    Anche se nel 2008, più del 50 % delle isole avva già come propiretario un investitore privato, la crisi economica ha messo lo stopo al complesso di lavori che dovevano terminare il progetto, facendo sì che molte di esse fossero solo grossi mucchi di sabbia e sassi in mezzo al mare.

    Le uniche due isole che sono state interamente finite sono Greenland, che rappresenta il progetto pilota, e aveva lo scopo di mostrare agli eventuali investitori come le isole potevano essere di gran lunga redditizie e favorevoli.

    The Island: il resort

    The Island rappresenta quindi il resort  di lusso costruito su quella parte di terra detta Lebanon (libano). È il primo progetto che è stato interamente finito, un buon traguardo considerando il fallimento degli altri lotticini fatti.

    Dubai è grandiosa e come lei anche The Island è meraviglioso e spettacolare, permettendo a chi lo visita la possibilità di avere totale relax su due spiagge di sabbia total white, dalle quali si può avere una visita sullo skyline di Dubai. È dottato poi di una piscina, di un campo da Beach Volley e del fantatsico ristorante Toro Blanco.

    The Island è aperta al pubblico e si può curiosare sul suo territorio tutti i giorni. O ancora è possibile guardarla da lontano dall’alto del Burj Al Arab.

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  • Bitcoin ed Ethereum, come si determina il prezzo delle criptovalute

    Perché l’andamento delle crypto sale e scende di colpo? Cosa determina il loro prezzo e come fare per prevedere quando Bitcoin ed Ethereum saliranno o scenderanno.

    Come determinare il prezzo Criptovalute

    Chi fa trading online ed è alle prime armi osserva i grafici, gli indici e i vari exchange per carpire un segnale, un andamento o qualcosa che faccia prevedere se il prezzo salirà o scenderà. Dopo aver guardato ore ed ore i grafici a candela, gli andamenti e i volumi, sicuramente si capirà meno di prima. Poco male se si tratta di una versione gratuita (la cosiddetta DEMO), ma se si tratta di denaro reale, sono veramente guai se ci sono perdite. Il segreto è di non provare a scervellarsi e trovare il modo di fare soldi reali a tutti i costi investendo in monete digitali che hanno la caratteristica di essere beni volatili. L’intero mercato delle crypto risulta volatile, ovvero che si abbassa o cresce di valore senza nessun preavviso, e non certo perché si tratta di un fenomeno di pura fantascienza. Su sito https://criptovalute.io si possono vedere in tempo reale i valori e gli indici delle monete digitali. Per capire di cosa stiamo parlando, si consiglia di confrontarli ogni giorno, prendendo nota dei valori per un certo periodo.

    Tutta speculazione

    Perché succede questo? Si tratta perlopiù di speculazione e i piccoli investitori, invece di studiare grafici e cercare cheats per arricchirsi facilmente con le monete virtuali, dovrebbero leggere le news economiche. Anch’esse possono influire sul prezzo di Ethereum e Bitcoin: cosa è successo qualche tempo fa con la J.P Morgan? E cosa ha causato questo fatto? E cosa comporta la scoperta che un gruppo di hacker del Nord Corea ha scoperto che il dittatore ha nascosto fondi in BTC per evitare le sanzioni ONU? Semplice, l’aumento del prezzo del 7% in una sola nottata, e si parla di cifre pari a 300 Dollari. Non serve quindi prendersi una laurea in informatica ed economia e finanza, basta solo informarsi sull’andamento economico dei Paesi Orientali e Occidentali. Perché se la valuta virtuale più famosa del mondo varia, anche le altre la seguiranno, magari con qualche differenza nel valore, ma l’andamento sarà lo stesso. L’Oriente, India e Cina in primis, devono essere sorvegliati speciali, visto che si riscontrano i maggiori scambi in crypto di tutto il mondo. In realtà, dei due solo il colosso cinese è pratico di questo, ma gli indiani sono sempre molto innovativi dal punto di vista tecnologico e non è saggio ignorarli, perché entrambe le economie, se vacillano per un soffio di vento, per l’Italia e il mondo può essere una vera e propria tempesta.

    Informarsi sull’economia cinese

    Insomma, a meno che non si sappia fabbricare una Macchina del Tempo, l’unica cosa da fare per intuire in anticipo l’andamento di Bitcoin, Ethereum e altre criptovalute è quella di controllare i maggiori siti del settore criptomonete, per carpire info utili e applicarle ai propri affari. Carl Menger, un famoso economista, ha detto che il valore di una pala deriva dalla sua capacità di scavare. Stessa cosa per i token: il loro valore dipende dalla loro capacità di fare due cose fondamentali, ovvero transazioni e risparmi. Transazioni intese come il classico denaro che si tiene nel proprio portafoglio o nel conto corrente, e ai risparmi come il resto di ciò che si è depositato in una Banca, o quello che la nonna tiene nel materasso. Val la pena ricordare che la stragrande maggioranza della domanda di moneta è in effetti un risparmio, pari al 90% o più di tutta la domanda di questo prezioso. Così facendo, si potrà intuire per quali transazioni sono valide le criptovalute e stimare quanta domanda di moneta inizierà a risucchiare dal denaro fiat o dall’oro, e quindi quanto aumenteranno i loro prezzi.

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  • Messico: Siaan Kaan e Punta Allen

    Quando si decide di fare un viaggio in Messico occorre a tutti i costi visitare alla riserva della Biosfera di Siaan Ka’an e anche Punta Allen.

    Tour per Siaan Kaan

    L’area, dal 1987 è ormai patrimonio dell’Umanità, estesa per 4km a sud di Tulum essa consta di 4 differenti ambienti: la barriera corallina, le lagune, la savana e la selva.

    Per visitarla il passo non è semplice, i punti di accesso sono miseri e i tour organizzati badano soprattutto alla visita dei canali, poi anche alla visita in kayak delle lagune

    Il tour aiuta a scoprire tre ambienti come la savana, la  selva e la laguna. Gli animali che popolano l’ambiente sono coccodrilli, una gran quantità di uccelli e grandi felini come il puma ed il giaguaro. Infine begli animali come formichieri, tapiri e scimmie.

    L’acqua sorgiva è pulita e calcarea, il che permette che venga usata con scopi curativi della pelle. Tuttavia sarebbe bene berne poco perché tende a creare calcoli, che era la più importante malattia dei Maya . Nelle  lagune l’alimentazione d’acqua proviene da canali di comunicazione con il mare.

    La penisola è del tutto priva di rilievi montuosi,  attraversata da un ampio sistema  di caverne tra le più fitte al mondo in cui  ci sono i cenotes, cioè piccole pozze di acqua sorgiva che escono fuori al centro della selva.

    E poi ancora verso Punta Allen

    Passiamo poi al vaglio della Punta Allen, che non si può raggiungere con mezzi propri. Ma niente paura, esistono comunque tre alternative. O si percorre la strada diretta che parte da Tulum e arriva aa Punta Allen ( questa appare la soluzione migliore). Tuttavia per raggiungerlo si deve disporre necessariamente di un fuoristrada altrimenti è davvero impossibile a causa delle moltitudini di buche presenti lungo la strada

    Caratteristica a Punta Allen è la pesca e tutto il tour che permette l’ avvistamento di tartarughe marine, delfini e snorkeling sulla barriera corallina, che è la seconda più estesa del mondo.

    La seconda possibilità che però è molto più cara  è quella di farsi venire a prendere da una barca e oltrepassare il mare.

    In questo modo ci vogliono circa 2h per arrivarci, ma è possibile farla con una qualunque auto e, soprattutto, aiuterà anche a non stressarsi troppo. Il problema principale è che non sempre ci sono barche, ma basta di certo provare a contattare una delle 4 cooperative che organizzano tour nella zona per farsi venire a prendere.

    L’ultima possibilità, che normalmente è la più fattibile e la più indicata, è quella di prendere la statale per Chetumal e, poi sboccare al bivio per Chumpon, girare a sinistra per una strada fatta di terra. Un po’ troppo lunga ma che sicuramente si contraddistingue per essere meno difficoltosa delle altre chances.

    Il tour è uguale in ogni caso. Visitare gli animali, cercare le tartarughe e i delfini snorkeling sulla bellissima e fare un bagno nella “piscina”, cioè una zona con colori del mare tipo quelli delle Maldive Il giro non deluderà.

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  • Filippine: terrazze da mozzafiato

    Banaue è una, cittadina situata al nord dell’isola di Luzon, ed è località simbolo della zona delle risaie. Non solo è straordinaria per la sua indiscutibile bellezza, ma anche per la secolare storia alle spalle inerente alle terrazze di risaie che la popolano.

    Il paesaggio delle risaie è vecchio di oltre 2000 anni ed è fatto da un complesso sistema di terrazzamenti, a loro tempo scavati dagli indigeni e se pur rinnovati negli anni, dove un sistema idrico va ad irrigare nelle risaie.

    Grazie alla meravigliosa struttura che le contraddisitngue, risulta spesso incredulo riconoscere come questo particolare ed efficiente sistema di terrazzamenti sia stato costruito centinaia di anni fa dalla tribù degli Ifugao. E per di più sono state davvero poche le modifiche apportate rispetto a quello che fu il disegno iniziale.

    Le terrazze: un esempio di ingegneria ambientale

    Le terrazze di Banaue sono un eccellente esempio di ingegneria ambientale ed ecologica, che utilizza il sistema a scala per poter catturare l’acqua che scorre dalla cima delle montagne.

    Ciò che balza subito agli occhi è un particolare e fitto sistema di stagni racchiusi in alte pareti di pietra. E infatti le risaie terrazzate della Philippine Cordillera, nella provincia di Ifugao, grazie alle loro caratteristiche sono spesso indicate dalle guide e dalle riviste internazionali come ideali da visitare. Cinque dei siti intorno alla cittadina di Banaue sono per questo diventate patrimonio dell’ UNESCO: le risaie terrazzate di Batad, Bangaan, Hungduan, Mayoyao e Nagacadan.

    Un paesaggio ricco di cultura locale

    Si può osservare un panorama maestoso, da esplorare cimentandosi con del trekking, raggiungendo un’altezza di almeno 1500 metri. È così che si ottiene una bellissima fusione tra natura e azione umana, che crea un’area geografica estesa molto più di 10000 chilometri quadrati. I terrazzamenti sono così strabilienti da essere spesso detti come “L’ottava meraviglia del mondo”.

    Le terrazze di risaie sono un’area agricola popolata da indigeni con cui è molto semplice interagire e imparare i segreti delle loro tradizioni e dei loro costumi.

    Fra le varie esperienze, si deve fare quella di dormire nel leggendario “kubo” di legno,  una simpatica e tipica casa Ifugao che non si può trovare altrove.

    La cultura locale “Igorot” è un’altra interessante esperienza da fare per conoscere i gruppi etnici e le tradizioni delle Filippine. Il riso resta sempre il principale ingrediente asiatico e lo dimostra proprio lo spettacolare paesaggio che ci accingiamo a visitarecon entusiasmo

    Recentemente, è stato messo a punto un piano contro l’erosione dei terrazzamenti che ha anche lo scopo di tutelare l’area oltre che da un punto di vista agricolo anche da quello turistico.

    Il piano per la conservazione delle risaie è stato talmente efficiente che l’area è stata tolta dall’elenco dei beni proprietà dell’UNESCO in pericolo.

    Essendo  patrimonio mondiale dell’umanità, il turismo incide positivamente sul mantenimento della bellezza di un ecosistema così unico. Tradizione storia ed originalità si uniscono in un mix dal sapore unico, perché il bello della Terra va a tutti i costi preservato… e in questo caso anche visitato.

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  • L’arcipelago delle Palau, un paradiso a rischio

    Palau è un arcipelago dell’oceano Pacifico, al largo delle Filippine. È uno stato indipendente ma in buonissimi rapporti con gli Stati Uniti.

    La Repubblica di Palau si forma di più di cento isole, davvero minuscole di cui solo undici abitate. Per quanto bella e da tenere in considerazione, purtroppo è uno di quei paradisi a rischio scomparsa a causa del livello delle acque che cresce.

    Viaggio alle Palau

    A Palau si arriva praticamente solo di notte con voli che partono da Manila, Tokyo, Seul, Taipei o Guam, proprio perché fuori dai normali schemi turistici. Ma ne vale assolutamente la pena. Almeno una volta nella vita e prima che il cambiamento geologico immerga questo stupendo arcipelago, bisogna combattere la paura dell’aereo e volare su per Palau.

    L’arcipelago infatti è un angolo “d’Eden” ideale per la luna di miele (sono tanti infatti gli asiatici provenienti da Giappone e dalla Corea del Sud che optano per questa scelta)  e per chi ama fare immersioni. Esso è stato infatti definito il “santuario degli squali”  fino a vietare severamente la pesca industriale . basti pensare che un pescecane morto ha un valore di oltre 200 dollari, mentre uno vivo quasi due milioni di indotto. Numeri da capogiro, ma nell’arcipelago ci tengono in maniera particolare a preservare questa categoria di fauna marina che troppe volte subisce la furia dell’uomo

    La natura è molto variopinta ma troppo coinvolta nei cambiamenti climatici che ultimamente stanno contaminando questa micro repubblica che vorrebbe far pagare alle nazioni una tassa per gli inquinamenti che provocano. Spesso vittima di tifoni, per fortuna non ha mai subito danni ingenti soprattutto a persone, ma assistere ad una classi tempesta” tropicale a Palau significa inquietarsi, in quanto i ponti che collegano le isole principali sembra che cedano a momenti.

    Con il sole, Palau è davvero paradisiaca grazie alle migliaia e migliaia specie di pesci e altrettante varietà di coralli che popolano la fauna marina. L’ideale sarebbe guardare il panorama dal finestrino di un elicottero, un’esperienza magari un po’ costosa (potrebbe aggirarsi sui mille dollari) ma estremamente unica, che resta per sempre nei cuori di chi la fa.

    L’arcipelago di Palau: una meta fuori dal comune

    A Palau dopo un bel pranzetto fatto sul terrazzo panoramico “vista mare” dei numerosi ristoranti, bisogna poi concedersi del tempo per effettuare le strabilianti escursioni, non solo immergendosi sott’acqua ma anche in altri ambienti (fuori l’acqua).

    L’arcipelago di Palau, cercando di concentrarsi maggiormente sul turismo e battendosi sulla difesa degli squali, è una meta fuori dal comune.

    Non si incappa nelle tipiche spiagge con ombrelloni, poi, non esiste un centro con stradine piene di auto e piene di negozi per dedicarsi allo shopping. Basti pensare che la capitale è rappresentata dal palazzo del governo in collina e sono pochissime le casette in prospettiva della spiaggia.

    Palau può essere definito come un vero e proprio “stato sull’acqua”, per questo tutto quello che c’è da vedere o almeno la maggior parte non è cosa facile a farsi.

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  • La Domotica che cos’è?

    L’automazione della casa, la possibilità di comandare ogni funzione della casa anche da lontano, è una visione che aveva del fantascientifico fino ad un po’ di anni fa. Questa è la domotica che si diffonde rapidamente ai nostri giorni, permettendo azioni che non erano nemmeno immaginabili solo pochi anni fa. Pensa, ad esempio, alla possibilità si essere avvisato dal tuo antifurto in caso di allarme attraverso una chiamata sul tuo telefonino e con lo Smartphone verificare le immagini di ciò che accade in casa tua per capire se si tratta di un falso allarme o di un tentativo di furto vero, onde far intervenire le forze dell’ordine, anche se ti trovi dall’altra parte del mondo. Oppure immagina di poter aprire la porta di casa a tuo figlio che, tornando da scuola, si accorge di aver dimenticato le chiavi quando è uscito al mattino. Diversamente avresti dovuto mollare il lavoro per correre a casa e poi tornare alle tue occupazioni.

    I primi sistemi domotici prevedevano “soltanto” la possibilità di startene in poltrona comodo e comandare la casa, le luci, le persiane, il riscaldamento eccetera, insomma una casa a portata di pulsante senza bisogno di muoverti. Questo era un sistema prezioso soprattutto a vantaggio di chi ha difficoltà di movimento, aumentando di molto il livello di autonomia. Dopo di questo le possibilità si sono estese al controllo da remoto tramite la linea telefonica con un sistema di comando codificato tramite attuatori ma lo sviluppo maggiore si è avuto con internet e soprattutto con l’avvento degli Smartphone. Da costi improponibili della domotica di un tempo, siamo arrivati a costi tutto sommato possibili e facilità di realizzazione tramite apposite App che puoi scaricare sullo Smartphone e usare ovunque sei.

    La facilità della domotica

    Immagina di essere uscito di casa e, tra il sonno e la fretta, di aver dimenticato di inserire l’antifurto: cosa fai? O lasci la casa senza protezione, oppure devi mollare il lavoro per andare a casa per inserire l’allarme. Oggi non più: puoi semplicemente tramite un’app verificare se il sistema di allarme è attivo o spento e nel caso accenderlo oppure puoi comandare l’accensione del riscaldamento e determinare la temperatura dell’ambiente in modo da arrivare a casa e trovare il piacevole caldo che desideri senza sprecare energia durante il giorno.

    In tutto questo contesto di automatismi e di modernitàò che ha ancora del fantascientifico per chi non è più giovanissimo, destando ammirazione per l’avanzamento della tecnologia e stupore insieme, si inserisce coerentemente anche Ledvance, la licenziataria di OSRAM per il settore dell’illuminazione, che propone la gamma di lampade a LED Smart+ studiate appositamente per essere comandate attraverso iPhone, iPad e Apple Watch tramite l’assistente vocale SIRI o l’App Casa di Apple. Non necessitano grandi passi per connettere la lampadina innovativa e la striscia LED all’App preinstallata sui dispositivi Apple e con questa comandarne l’accensione, lo spegnimento e anche la variazione di colore, scegliendo addirittura tra 16 milioni di colori. La lampadina si accenderà, si spegnerà o cambierà coloro a tua volontà ovunque tu sia.

    Non serve molto per installare queste innovative lampadine: hanno un comune attacco E27, il comando avviene tramite Bluetooth. Potrai controllare l’illuminazione di casa da remoto, anche dando, ad esempio il comando di accensione delle luci appena si abbassano le tapparelle, anch’esse comandate allo stesso modo. Questa è un’applicazione ancora semplice, se vogliamo, ma estremamente utile anche al fine di scoraggiare tentativi di furto, fungendo da elemento deterrente, simulando una presenza in casa anche quando non ci sei.

    Il costo di queste lampade è assolutamente alla portata di tutti e puoi cominciare il tuo processo di domotizzazione della casa proprio da questo per implementare le funzioni in maniera graduale, quando vuoi e puoi.

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  • Meraviglie in Giordania: il golfo di Aqaba

    La Giordania e le sue zone interne desertiche, è un paese che offre dei paesaggi da togliere il fiato. In grado di attirare il turismo, il più bel posto è dato sicuramente dal Golfo di Aqaba. Questo Golfo è una zona situata al sud del paese e include la città omonima bagnata dal Mar Rosso. Meraviglioso e allo stesso tempo importante perché risulta essere il porto giordano più importante

    Ci troviamo pur sempre nel Mar Rosso , popolato da fauna di ogni tipo come pesci balestra e anemoni di mare, ma anche i pesci pagliaccio, i pesci ago e gli squali balena (tranquilli non mordono!). Insomma il Golfo di Aqaba è bello da vedere, bello da vivere…. Un vero paradiso subacqueo

    La fama di Aqaba

    La fama di Aqaba comincia già durante la prima guerra mondiale quando Tomas Edward Lawrence la conquistò. Si tratta del famoso Lawrence d’Arabia, che tolse il territorio all’egemonia dei Turchi-Ottomani.

    Questo perché il golfo di Aqaba rappresenta il solo reale sbocco sul mare della Giordania. Contando una popolazione di oltre 100.000 persone, ha un alto tasso di flusso turistico forse anche per il suo clima temperato: basti pensare che durante l’inverno è raro che si scenda al di sotto dei 20°, grazie alle montagne desertiche che la attorniano.

    La costa del Golfo di Aqaba è tra le più belle del Mar Rosso, con spiagge assai accoglienti e una barriera corallina variegata sia per flora che per la fauna.

    Aqaba è situata di rimpetto all’Arabia Saudita nel golfo di Aqaba , distante solo 20 km dal confine con l’Israele. È considerata il luogo più bello della Giordania grazie alle spiagge di sabbia bagnate dal mare con sfumature turchesi, blu e azzurre e per chi volesse fare un’escursione marina, si potranno ammirare tantissimi pesci come il pesce pappagallo, razze, pesce clown, il pesce napoleone e così via.

    Alla scoperta del golfo di Aqaba

    Il golfo di Aqaba si trova tra la penisola Araba e la penisola del Sinai ma in esso si affacciano anche l’Egitto e Arabia Saudita e persino Israele. Questo golfo è il luogo prediletto per chi ama le immersioni e le osservazioni marine perche’  pullula di coralli ed è ricca di biodiversità.

    Anzi i suoi fondali sono fantastici e dall’aria misteriosa per i vari relitti affondati a causa di incidenti o altro. Tra questi relitti (ed è questa la cosa straordinaria)  si sono creati degli habitat naturali con varie forme di vita che sorprendono la vista dei sub.

    E infatti già tuffarsi a pochissima distanza dalla costa aiuta gli amanti del fondale marino ad ammirare e rimirare un magico mondo subacqueo  fatto di pesci che saltano nell’acqua….

    No solo le immersioni possono farsi ad Aqaba. Altre attività che attirano i turisti sono la vela, la pesca, lo snorkeling ed escursioni su barche trasparenti che consentono ai meno pratici di dare comunque un’occhiata al “fondo del mar”

    Un’altra attrazione turistica è data dall’osservatorio ornitologico, ma anche dal centro di scienze marine, dal museo archeologico e quello delle antichità e dal forte mamelucco.

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  • Che cosa sono i televisori 4K

    Come orientarsi col nuovo formato che sta, lentamente, sostituendo gli schermi Full HD ma che può generare disaccordo, data la scarsa conoscenza sull’argomento televisore 4K.

    Cosa sono i televisori 4K

    La scelta di un televisore 4K non è certo facilissima. In commercio esistono diversi modelli con caratteristiche differenti. Con 4K viene indicata, per approssimazione, la risoluzione orizzontale degli schermi di questo tipo, pari quindi a 4mila pixel (k=kilo, quindi mille). Non è un’indicazione così immediata e rischia di creare un po’ di confusione, in quanto i formati precedenti utilizzavano la verticale per indicare la risoluzione: ad esempio, il 1080p del Full HD si riferisce al numero di pixel sull’altezza dello schermo.

    Applicando le proporzioni, il 4K ha una risoluzione verticale pari a 2160p. A complicare la vita degli indecisi è la conoscenza del perché è nata questa tecnologia: essa era destinata per l’ambito cinematografico, mentre formalmente in quello televisivo si parlava, fino a poco tempo fa, di Ultra HD. Non è una differenza da poco, perché si tratta di due formati grafici diversi: il 4K cinematografico è pari a 4096 x 2160 pixel, mentre quello dell’Ultra HD è di 3840 x 2160 pixel. Salvo diversa indicazione da parte dei produttori di televisori, quando si parla di 4K per un televisore si intende l’Ultra HD e i consumatori lo devono tenere a mente, per non incappare in spiacevoli malintesi.

    Insomma, per capire le caratteristiche dei vari televisori denominati 4k, bisogna immaginare di essere seduti al cinema e visionare la qualità delle pellicole, poiché solo i proiettori professionali possiedono lo stesso numero di pixel. Per apprezzare al meglio questa risoluzione, anche le immagini dovranno essere in 4k e infatti gli eventi televisivi e i film vengono già girati con questa nuova tecnologia televisiva. Le immagini in 4k sono molto più nitide e ricche di dettagli, la gamma cromatica è molto più ampia rispetto al comune HD. Anche il nero risulta migliorato: merito retroilluminazione presente nella maggior parte delle tv che utilizzano il 4K.

    Costo di un TV 4K

    Come è ovvio, quando un prodotto tecnologico avanzato si immette sul mercato, costa moltissimo, ma col passare del tempo si riduce di valore. Nell’ultimo anno il prezzo dei televisori 4K è diventato accessibile, anche se, rispetto ai classici Full HD, è ancora alto. La differenza di prezzo è in parte dovuta al fatto che i produttori preferiscono realizzare schermi 4K molto grandi, quindi con più pollici rispetto allo standard precedente. La ragione del costo elevato è molto semplice: uno schermo più grande è inevitabilmente più oneroso, soprattutto se la sua definizione è più alta. I prezzi del TV 4K stanno cambiando possono essere sono comparati a quelli del Full HD di un paio di anni fa. Insomma, con 500 Euro si può procedere all’acquisto di uno schermo 4k da 40 pollici di buona qualità e dotato di servizi multimediali per usare applicazioni per lo streaming e collegarsi a Internet.

    Consigli per acquistare un buon 4K

    Sebbene tra poco sia periodo di saldi invernali, non bisogna cedere alla tentazione dei prezzi al ribasso e comprare il primo prodotto a buon mercato con la tecnologia 4K, a maggior ragione se l’affare si deve fare online. Spesso infatti si rivelano fregature, ma non perché il prodotto è scadente. Acquistare un televisore 4K è un po’ come comprare un’auto: se non ci si informa, o almeno non si fa un giro di prova, non si può sapere se sia il prodotto giusto.

    Il paragone è azzeccato, visto che è un bene destinato a durate per il medio-lungo termine e deve essere affidabile, facile nell’utilizzo e, naturalmente, avere una durata almeno buona: non che approfittare delle offerte e degli sconti online sia sbagliato, ma fare un giro di negozi e visionare il prodotto prima di investirci dei soldi è meglio che comprare a scatola chiusa. Anche la collocazione è importante prima di procedere all’acquisto: una risoluzione quattro volte superiore a un Full HD si fa notare, ma non se si deve collocare oltre tre metri, visto che il limite per il quale l’occhio umano non percepisce questa caratteristica (salvo chi ha la vista di un’aquila). Non ha senso investire centinaia di Euro per un salotto in cui il divano sta a più di tre metri da esso. Per avere immagini brillanti, anche la retroilluminazione dello schermo deve aiutare, così come il contrasto tra chiari e scuri (il quale si riduce tutto tra nero e bianco).

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