Ormai è chiaro a tutti che il mondo va sempre più quella che gli addetti del settore, e non solo, chiamano digital transformation. Questo perché, oggi più che mai, tutto passa attraverso il digitale ed è, quindi, importante assecondare i cambiamenti se si vuole mantenere integro il successo del proprio business, di qualsiasi tipo esso sia.
Ecco, quindi, che il ruolo della scrittura nel marketing diventa sempre più importante perché si ha la necessità di arrivare diretti a un pubblico più o meno esteso, che ha delle particolari esigenze e che cerca delle risposte.
Riuscire a scrivere in maniera tale da attirare l’attenzione di questa platea virtuale è la prima qualità che un bravo scrittore digital deve avere. Prima di entrare nel merito, andando a elencare tutte le altre, è necessario fare chiarezza, distinguendo il ruolo del blogger, del copywriter e del giornalista.
Indice
Copywriter, blogger o giornalista? Facciamo chiarezza
Se un tempo si pensava che a scrivere fossero solo i giornalisti, oggi si sente parlare sempre più frequentemente anche di copywriter e di blogger. Risulta necessario, quindi, iniziare a fare una distinzione tra tutte queste figure, cercando di individuarne ruoli specifici e competenze.
Partendo dalla definizione di blogger, è possibile dire che questa figura professionale sta trovando sempre più credito. Si sta imparando a capire quale sia il suo ruolo e in che modo sfruttare le sue competenze per il successo del proprio business. Un blogger professionista, infatti, è in grado di creare nuove connessioni con il pubblico che legge, ad esempio, un blog aziendale, invogliando le persone a interessarsi al brand. In poche parole, è possibile dire che il blogger è un ponte tra azienda e pubblico che legge. Il suo compito specifico è, quindi, quello di andare a veicolare il messaggio dell’azienda o del brand per il quale lavora e deve farlo con uno stile riconoscibile e che rispecchi a pieno quelli che sono i valori che si vogliono trasmettere.
Passando a un’altra figura centrale nel marketing, è importante parlare anche del copywriter. Se ne sente parlare sempre più spesso ed è, quindi, utile cercare di andare a individuare il ruolo specifico della suddetta figura professionale, per capire in che modo possa essere utile per la propria azienda. Il copy è colui il quale scrive i testi e li ottimizza in maniera professionale per il web. Sino a qualche anno fa questa figura era legata strettamente al mondo della pubblicità e si occupava, quindi, dei testi per radio, annunci stampa, slogan e così via. Oggi il suo ruolo è diventato un po’ più ampio e il suo compito è quello di andare a scrivere dei testi persuasivi finalizzati alla conversione. Per farlo si utilizzano delle tecniche diverse in base all’obiettivo da perseguire. I testi devono sempre andare a colpire l’attenzione di chi li legge e devono stimolare la curiosità del target che si desidera raggiungere con gli stessi.
Oggi più che mai, quindi, si sfrutta quella che viene definita scrittura creativa, una delle basi del marketing moderno. Questa tipologia va al di là della scrittura professionale, tecnica o giornalistica. La scrittura creativa racconta delle storie e appassiona, attirando l’attenzione proprio come un poema o un romanzo. Si possono osservare numerosi esempi di scrittura creativa, che spiegano bene in che modo sia possibile attirare l’attenzione del pubblico che legge sfruttando proprio questa tecnica.
Giornalista vs blogger e copywriter: chi vince?
Alla luce di quanto detto, le differenze con la figura del giornalista sono chiare. Quest’ultimo, inoltre, è iscritto all’Ordine dei Giornalisti e ha spiccate capacità di raccontare la quotidianità. Il suo compito è quello di analizzare e dare notizie.
Nell’attuale mondo del marketing digitale, il fine ultimo è quello di andare a persuadere i possibili contatti, spingendoli a effettuare l’azione desiderata che, nella maggior parte dei casi, è quella dello scegliere un determinato servizio o comprare un bene che si vuole vendere.
Le figure del copywriter e del blogger trovano, quindi, più spazio nel mondo digital, anche se i giornalisti di certo non ne rimangono fuori. Quelli tra una figura e un’altra sono confini molto labili, che spesso vengono travalicati.