Purezza Diamanti: Calcolo e Come Verificare la Purezza dei Diamanti

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Purezza Diamanti

Il concetto di purezza dei diamanti è molto importante quando si sta valutando l’acquisto di una pietra preziosa di questo genere.

È bene tenere presente che decidere di acquistare questa pietra porta con sé la possibilità di avere un bene duraturo negli anni, è uno tra i materiali più resistenti presenti al mondo, e per le loro ridotte dimensioni facile da conservare e trasportare.

Prima però di spendere dei soldi, considerando il costo che un buon diamante ha, è necessario comprendere bene le caratteristiche del prodotto che si andrà ad acquistare in modo da non trovarsi con qualcosa che vale molto meno di ciò che si è speso.

Questa guida nasce proprio per spiegare passo passo i vari elementi che rendono questa pietra più o meno di valore. Bisogna quindi introdurre concetti come la purezza ed i carati.

La purezza dei diamanti: colore, taglio e carati

Non si può non partire dalla purezza quando si parla di un diamante, considerando che vi sono degli elementi da tenere in grande attenzione.

Nel corso degli ultimi anni, visto lo sviluppo di questa pietra sia come oggetto di vanità personale, che come pietra da investimento, sono state stabilite delle regole molto stringenti per determinare il loro valore, così da avere una linea guida precisa che aiuterà a scegliere un diamante.

Vi sono quindi quattro elementi che fanno parte di una ipotetica guida ai diamanti e che devono essere presi in grande considerazione quando si effettua questo tipo d’investimento:

  • carati: indica il peso del diamante e parte da 0,2 grammi ;
  • purezza: la qualità interna della pietra;
  • colore: prendendo come termine di paragone i diamanti campione si va a determinate il colore che va dal D che indica che si sta parlando di una pietra incolore quindi molto pregiata fino alla Z che invece indica che il diamante tende al giallo ma non sufficiente per essere considerato un colore fantasy quindi poco pregiato;
  • taglio: esistono molti tipi di tagli che includono il brillante, trillion, princess, smeraldo, goccia e molti altri ancora.

Purezza diamanti: cos’è e come si determina

La purezza del diamante sta ad indicare quante impurità sono presenti all’interno di esso tenendo anche presente la loro grandezza.

L’esame si effettua con un microscopio con un ingrandimento di dieci volte ciò significa che i termini “facili da vedere” non si riferiscono ad occhio nudo ma ad un esame con un dispositivo ottico. Quindi si parte dalla sigla “IF” che indica internamente puro che è il grado più alto fino a P1,P2 e P3 che rappresentano la qualità meno pregiata data a pietre con evidenti inclusioni. In mezzo vi sono i vari gradi di purezza come l’inclusione piccolissima che è  quasi impossibile da vedere che è caratterizzata da WS1 e WS2 quindi scendendo di valore troviamo l’inclusione molto piccola difficile da vedere, VSI1 e VSI2, ed infine quella piccola che però è facilmente visibile SI1 e SI2.

Acquistare un diamante è una scelta importante, considerando sia l’importanza della pietra che il suo costo, per questo motivo bisogna prestare molta attenzione e affidarsi solo ad aziende specializzate.