Il funerale: fondamentale la volontà del defunto

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Il funerale è un evento sempre molto triste, sia per la famiglia che per gli amici ed i cari più ad ampio raggio.

Incontrarsi ad un funerale non rientra, certo, tra le occasioni più conviviali e gioiose; eppure, il momento dell’estremo saluto richiede un’attenta organizzazione ed una corretta gestione di tutte le fasi.

Nulla può e deve essere lasciato al caso; anzi, il tutto deve essere curato dai professionisti del settore.

Ed è proprio questa la funzione delle agenzie funebri, o onoranze funebri che scriver si voglia: assicurarsi che l’ultimo saluto avvenga nel rispetto delle volontà del deceduto e della famiglia dello stesso.

Per questo motivo, a seconda delle modalità e della scelta dei servizi offerti dall’agenzia funebre, il costo di un funerale può variare.

Perché scegliere di affidarsi ad un’agenzia funebre?

Innegabilmente, il momento della dipartita non è per niente facile da sopportare. La lucidità vacilla e si sprofonda in un dolore che annebbia ed ingrigisce la realtà circostante.

Ed è proprio in virtù di quanto scritto sopra, che è indispensabile rivolgersi agli esperti ed ai professionisti del settore.

Avere la certezza di poter vivere il proprio dolore senza doversi preoccupare della burocrazia, dei fiori, della vestizione della salma, per quanto possibile, dona un po’ di sollievo. E, inoltre, i professionisti sono anche un’ottima spalla a cui poggiarsi per non scivolare nel baratro più buio e più nero.

Esiste il funerale laico?

Quando si pensa al funerale, inevitabilmente, si pensa alla celebrazione in chiesa, con la bara posta nella navata centrale ai piedi dell’altare ed il funzionario ecclesiastico che guida la cerimonia.

Ebbene, non tutti gli italiani condividono il credo cattolico.

Pertanto, come comportarsi se il defunto ha espresso (sia verbalmente che tramite testamento) la sua volontà di non ricevere l’ultimo saluto in un luogo sacro?

Molto semplicemente, la soluzione è il funerale laico.

Con molte probabilità, per i credenti è impensabile che l’estremo saluto non avvenga in chiesa.

Non bisogna, però, dimenticare, che il defunto ha il diritto di salutare i propri cari nel modo che meglio lo rappresenta. In fin dei conti, sarebbe un atteggiamento egoista obbligare un defunto a salutare i propri cari in un ambiente che non gli appartiene e non lo rappresenta.

Come avviene la cremazione?

La cremazione del corpo del defunto, pratica sempre più diffusa in Italia, prevede che il feretro sia ridotto in cenere tramite inserimento della bara nel forno crematorio.

Successivamente, trascorso il tempo necessario, si separano le ceneri dalle parti metalliche quali, ad esempio, i chiodi della bara.

Quindi, si raccolgono e si sigillano le ceneri all’interno di un’urna che verrà, ovviamente, consegnata ai parenti.

Per poter procedere alla cremazione, è indispensabile che vi sia la manifesta volontà del defunto.

Ad oggi, le strade percorribili sono tre:

  • testamento regolarmente registrato da un notaio;
  • testamento olografo, firmato e datato;
  • iscrizione ad un’associazione pro-cremazione riconosciuta oppure ad una società di cremazione.

Quest’ultima opzione comporta il pagamento di una quota di iscrizione ed implica, inoltre, la compilazione di un modulo redatto a mano con apposta firma.