Concorsi per diventare vigili del fuoco: alcuni utili suggerimenti

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State pensando di affrontare un concorso pubblico per poter finalmente fare il lavoro che sognate da una vita, ovvero diventare un vigile del fuoco. Ovviamente, dovete essere ben consci del tipo di impiego che si svolge prima di presentare qualsiasi domanda, ma se davvero corrisponde alla vostra passione, ecco una serie di utilissimi consigli per affrontare il concorso nel migliore dei modi.

I requisiti per poter inviare la domanda

Per poter prendere parte a un concorso vigili del fuoco è bene mettere in evidenza come ci siano sempre dei requisiti che è necessario rispettare in tutto e per tutto. Prima di tutto, serve avere la cittadinanza italiana, così come godere dei diritti politici e non avere ancora compiuto i 30 anni di età. Attenzione, però, dal momento che tutti coloro che hanno intenzione di candidarsi per un posto come vigile del fuoco volontario, il limite di età si alza già a ben 37 anni.

Per quanto riguarda il titolo di studio che serve possedere per poter fare un tipo di lavoro simile, bisogna aver conseguito quantomeno il titolo di studio di licenza media. Infine, l’ultimo requisito da soddisfare è quello relativo all’idoneità psico-fisica, che deve essere dimostrata di fronte a un’apposita commissione speciale.

È bene mettere in evidenza come i nuovi vigili del fuoco, di solito, vengono scelti tra i volontari in ferma prefissata delle forze armate, ma non solo. Di solito, alla selezione possono partecipare i vigili del fuoco volontari, che devono però dimostrare di essere iscritti agli appositi elenchi quantomeno da un triennio e che hanno portato a termine un periodo di servizio pari quantomeno a 120 giorni. Oppure, serve aver svolto quantomeno dodici mesi di servizio civile nel Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco.

È bene ribadire, però, come la situazione è piuttosto mutevole e, di conseguenza, anno dopo anno certi requisiti possono cambiare ed essere modificati. Il miglior consiglio da seguire in tal senso è senz’altro quello di prestare attenzione e di leggere con la dovuta cura quanto riportato all’interno del bando di concorso.

Quali sono le prove del concorso

Per poter diventare effettivamente un vigile del fuoco, serve superare ben tre prove, di solito. Prima di tutto, è presente una prova preselettiva, che è molto più semplicemente un test che riguarda non tanto le materie previste dal bando, quanto piuttosto include anche domande di logica o matematica. Poi bisogna affrontare gli accertamenti di carattere psico-attitudinale e, infine, l’ultima prova è rappresentata dal colloquio finale.

Cominciamo dando uno sguardo alla prova preselettiva. Si tratta di una prima prova in cui il candidato dovrà affrontare delle domande a risposta multipla. I classici quiz, per intenderci che, nella maggior parte dei casi, hanno ad oggetto la conoscenza della lingua italiana, delle principali regole di educazione civica, di storia, ma anche geografia, tecnologia e matematica, oltre che di logica.

Per poter affrontare un lavoro impegnativo come il vigile del fuoco, va messo in evidenza come si dovrà rispondere anche a delle specifiche richieste dal punto di vista fisico e psicologico. Così, i vari concorsi banditi a tale scopo, prevedono che gli esaminatori si concentrino anche sulla valutazione di alcuni aspetti di carattere psico-attitudinale. Servono capacità di forza, ma anche resistenza rispetto allo stress, equilibrio, coordinazione, forza e capacità reattive motorie.

Il colloquio orale che è posto alla fine della prova di concorso si può considerare come lo scoglio finale prima della formazione della graduatoria. Le materie che sono oggetto del colloquio corrispondono alle discipline tecnico-scientifiche, l’informatica di base, serve anche dimostrare la propria conoscenza della lingua straniera, che si può scegliere tra tedesco, francese, spagnolo e inglese, oltre che ovviamente conoscere l’organizzazione e le varie competenze del corpo nazionale dei vigili del fuoco.