Quanto contano realmente gli abiti da lavoro

Economia

Quando intraprendiamo la strada lavorativa, ci aspettiamo, come prima cosa, di riuscire a contribuire nel dare un determinato tipo di immagine all’azienda. In particolare per settori specifici, occorre differenziarsi con altre persone, al fine di far capire il nostro ruolo all’interno del team. Se l’aspetto esteriore diventa dunque un biglietto da visita sia per noi che per l’azienda in cui lavoriamo, allora vuol dire che, se la legge lo prevede, e se il caso lo richiede, in quel contesto dovremo fieramente indossare gli abiti da lavoro.

Una divisa da lavoro, per quanto possa all’apparenza sembrare noiosa o poco chic, è in vero un mezzo non solo di professionalità e serietà (tanto per la nostra persona quanto per la ditta) ma anche di sicurezza per la nostra posizione, soprattutto se si tratta di lavori delicati.

Quanto contano davvero per la sicurezza le divise da lavoro

Sono molte le professioni che oggi richiedono l’obbligo di indossare degli abiti da lavoro, ma che in vero sono obblighi nel nostro interesse.

Partiamo dal fatto che nella stragrande maggioranza dei casi, sono le aziende a darci le divise: se così non fosse ci sono rivenditori specializzati, sia fisici che virtuali, dove reperire il giusto abbigliamento lavorativo. Questo purché ciò di acquistiamo sia a norma di legge e non presenti segni di usura che mettano in dubbio la sua efficienza.

Oggi la legge prevede che si debbano indossare le divise al fine di evitare contatti di pelle, corpo in generale con reagenti chimici e fisici. Motivo per cui conta anche la fase di lavaggio e di manutenzione. Bisogna infatti tenere i propri abiti da lavoro puliti, igienizzati: fasi queste che dovrebbero essere poste in essere da ditte specializzate che sappiano come disinfettare quel tipo di divisa.

Inoltre, sempre per una questione di sicurezza, di solito sarebbe meglio non indossare effetti personali come orologi o gioielli, o qualunque altro oggetto che sia di intralcio al proprio lavoro.

Quali sono materiali e modelli di abiti da lavoro

Sono molti i modelli d’abbigliamento che possono essere scelti, ognuno dei quali ha una peculiarità differente, a seconda della professione. Il problema look se lo pone anche chi produce questi abiti, e infatti ci sono scelte più chic e scelte più casual, insomma la moda e la tendenza valgono anche per le divise.

Per quanto concerne invece la questione dei materiali, diciamo pure che la parola d’ordine dovrebbe essere: prima qualità. Anche perché poi viene da sé la conseguenza che se c’è qualità, automaticamente c’è sicurezza. Di norma i tessuti più in voga, e qualitativamente ad hoc sono policotone, poliestere e cotone. Si tratta di tessuti che consentono la traspirazione degli abiti, la durata nel tempo, e la versatilità nei modelli.

Non manca poi l’attenzione ai dettagli, che danno assolutamente una marcia in più alle persone che indossano la tenuta da lavoro. E infatti un abito lavorato, meticoloso, aiuterà il cliente a fidarsi e ad affidarsi a chi lavora, fino a che non sceglierà proprio quella azienda come “quella di fiducia”.

Si può personalizzare una divisa?

In molti si domandano se si può personalizzare la propria divisa. La risposta è positiva, tuttavia non è del tutto facile riuscire a centrare le giuste modifiche senza rivoluzionare l’essenza della divisa.

A seconda del tipo di tenuta lavorativa, a seconda del tessuto e dei colori, ci sarà un logo mirato, una scritta precisa, un’immagine personalizzata che potranno fare la differenza rimanendo nei limiti della serietà e della professionalità. Non bisogna infatti mai dimenticare che la divisa è un biglietto da visita per l’azienda, oltre che per noi, quindi il logo e le scritte della ditta devono sempre rimanere al centro dell’attenzione: in fondo è su quello che i clienti devono focalizzarsi.

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