• Diamante da regalo: le caratteristiche delle pietre preziose

    Un diamante sicuramente rappresenta un valore che è destinato a durare nel tempo. Chi è alla ricerca di qualcosa su cui investire bene può trovare nelle pietre preziose in generale e nei diamanti in particolare “un rifugio” significativo dal punto di vista economico. Si sa che in un’epoca di difficoltà economiche come la nostra poter disporre di investimenti sicuri è un’esigenza da non sottovalutare. Ecco perché sempre più persone sono alla ricerca di altre forme di investimento che vanno oltre quelle tradizionali, proprio per mettersi al riparo da eventuali inconvenienti che possono mettere a rischio le loro risorse finanziarie. Ma sappiamo veramente tutto sui diamanti come forma di investimento?

    Le caratteristiche del diamante: taglio e colore

    Anche un diamante da regalo può essere un investimento. A molte persone infatti fa proprio piacere ricevere un dono di questo genere. Ma, se vogliamo veramente puntare su un diamante da investimento, dobbiamo ricordarci che esistono delle caratteristiche che non possiamo fare a meno di tenere in considerazione.

    Fra queste ci sono il taglio e il colore. Il taglio è molto importante, perché ha un’influenza diretta sulla brillantezza della pietra preziosa, quindi influenza anche la sua bellezza. Se viene tagliato in modo giusto, il diamante è capace di riflettere la massima quantità di luce possibile.

    Se non si rispettano le misure del taglio, le varie facce non riflettono bene la luce, per cui la pietra preziosa non si mostra in tutto il suo splendore. Per fare un taglio perfetto si devono tenere in considerazione diversi elementi, come l’altezza, l’angolo di corona e tutti i rapporti di proporzione tra le varie facce.

    Per quanto riguarda il colore, invece, possiamo dire in generale che la colorazione migliore è quella in cui si ha un’assenza di colore. A dire il vero un diamante completamente privo di colore rappresenta una pietra molto rara, ecco perché è più pregiato in particolare.

    Però possiamo dire che anche i colori molto intensi ed accesi risultano rari, quindi anche delle tonalità particolarmente vivide di blu, di rosa, di verde, di giallo, di rosso che siano completamente naturali possono ottenere piuttosto riscontro da parte degli esperti.

    Le altre caratteristiche del diamante

    Volendo tenere conto dell’investimento sul diamante, ci sono anche altre caratteristiche della pietra preziosa che bisogna considerare. Fra queste per esempio la purezza. Ma quest’ultima da che cosa è data? Una gemma molto pura è quella che non ha inclusioni interne di differente natura.

    Il fatto di avere una pietra preziosa senza queste inclusioni si caratterizza come un evento molto raro. Ecco perché un diamante completamente puro è particolarmente prezioso. Un’altra caratteristica importante è quella determinata dal peso. Il peso del diamante è espresso in carati.

    Convenzionalmente un carato è stato fissato come pari a 0,2 grammi. Maggiore è il peso di una pietra preziosa, più essa è rara e quindi più appare come preziosa.

    Ma c’è un ultimo aspetto che dobbiamo considerare riguardo al diamante e che riguarda la sua fluorescenza. Essa può essere da molto leggera a forte. Le più preziose sono quelle pietre che sono senza fluorescenza, perché anche questa influenza le caratteristiche della brillantezza, della trasparenza e quindi della bellezza della gemma.

    Sarebbe molto importante, anche per accentuare il valore di un diamante, che esso fosse dotato di un certificato o di quello che in gergo tecnico è chiamato rapporto gemmologico. Su di esso sono indicati tutti i dettagli tecnici in maniera oggettiva che riguardano la pietra.

    Published by:
  • Comprare e vendere oro: come fare

    Comprare e vendere l’oro può essere davvero un’ottima opportunità per guadagnare oppure per trasformare in soldi contanti alcuni oggetti che abbiamo in casa da anni e che non utilizziamo più. Ci sono proprio molti negozi dedicati alle operazioni di compravendita dell’oro, che in genere si occupano delle stesse operazioni che riguardano l’argento e gli altri metalli preziosi. Forse però non tutti sanno come funzionano in maniera specifica i compro oro. Ecco una piccola guida che potrà essere utile a tutti coloro che vogliono sfruttare questa possibilità.

    La procedura da seguire per vendere oro

    Se ci rechiamo in un compro oro Roma o in qualsiasi altra città italiana, per voler vendere alcuni oggetti d’oro, dobbiamo assicurarci di avere con noi un documento d’identità in corso di validità. Dobbiamo portare anche il nostro codice fiscale.

    È davvero molto importante possedere questi documenti e poterli mostrare. Essi servono ad attestare di essere maggiorenni. Inoltre da questi documenti vengono presi dei dati che vanno poi inseriti in un apposito registro. Quest’ultimo si configura come uno strumento molto importante, il cui utilizzo è stato stabilito dalle normative vigenti, per evitare che vengano commesse azioni illecite. Sul registro vengono annotati anche i dati di tutti gli oggetti venduti.

    Non dimentichiamo che la procedura relativa alle operazioni di compravendita dell’oro segue delle regole precise anche per stabilire cosa accade dopo aver venduto i nostri gioielli ai negozi. Infatti gli oggetti che il negozio acquista devono rimanere fermi almeno per 10 giorni.

    Si tratta di una particolarità molto importante. In questa maniera infatti le autorità hanno il tempo di effettuare eventuali controlli. Si tratta comunque anche di un’opportunità rilevante per i clienti, visto che loro possono anche avere un ripensamento e quindi fanno sempre in tempo a cambiare idea e a rientrare in possesso degli oggetti che hanno venduto.

    La valutazione dei beni in oro

    Un altro aspetto molto importante che dobbiamo chiarire riguardo alla compravendita dell’oro è quello che concerne la valutazione dei metalli preziosi. Tutti i beni preziosi, infatti, sono soggetti ad una valutazione che risente della quotazione del mercato. La quotazione può variare anche di giorno in giorno.

    I compro oro hanno l’obbligo di offrire una valutazione gratuita e senza impegno. Alla fine, dopo che si conclude il processo di vendita, dobbiamo sempre considerare che non possiamo ricevere molti soldi in contanti. Per cifre che vanno da 1.000 euro in su, bisogna accordarsi per un bonifico o per ricevere un assegno bancario o circolare.

    Gli oggetti d’oro che vengono acquistati dai compro oro di solito vengono inviati a delle ditte che sono specializzate nella raffinazione. Poi tutto il materiale d’oro viene utilizzato per creare dei lingotti, i quali vengono immessi di nuovo sul mercato.

    Generalmente si pensa che si tratti di un percorso molto complesso. In realtà non è esattamente così, perché nel settore la burocrazia non è molto complicata e di solito i vari step procedono in maniera automatica, senza creare grosse difficoltà. Anche la raffinazione avviene in maniera molto facile dal punto di vista burocratico, consentendo di realizzare il tutto in poche mosse.

    Con i lingotti si può nuovamente immettere l’oro anche su un mercato di carattere internazionale, creando così un’operazione ricca di opportunità, che fa in modo che non si perda nulla del valore dell’oro stesso. L’operazione di vendita che avviene in negozio può essere considerata esente dall’Iva, perché è una vendita che avviene tra privati.

    Published by:
  • Come la Digital Transformation ha cambiato l’apprendimento

    Negli ultimi anni la Digital Transformation ha cambiato in modo radicale le imprese, il metodo di lavoro e le nostre stesse vite. Oggi si parla di argomenti come intelligenza artificiale, apprendimento automatico e internet of things (IoT). Queste innovazioni tecnologiche hanno rivoluzionato il mercato, oltre ad aver cambiato le competenze richieste dai datori di lavoro. Le aziende in tutti i settori sono alla ricerca di candidati da assumere che siano in possesso di competenze digitali e con la voglia di aggiornarsi continuamente.

    Il panorama formativo che si prospetta in questo 2019 sarà quindi caratterizzato dalla necessità di acquisire una gamma di competenze digitali e di business in chiave innovativa. Le persone dovranno possedere la caratteristica oggi indispensabile di adattabilità continua per poter stare al passo con le evoluzioni delle tecnologie.

    Le abilità e le conoscenze digitali sono essenziali per il successo delle aziende e per la loro crescita.

    Ma vediamo nel dettaglio quali sono le tendenze di quest’anno, portate dalla digital transformation anche nel campo dell’apprendimento e della formazione.

    Video e audio per facilitare l’apprendimento

    Attualmente i video stanno spopolando sui social e nel mondo del web, sono diventati uno dei canali di informazione più diffusi. La ragione è data da diversi fattori, uno di questi è perché il cervello umano elabora i video 60.000 volte più velocemente rispetto al testo scritto. Con la trasformazione digitale possiamo sfruttare maggiormente la potenza della vista e del suono con cui si riesce ad apprendere di più rispetto a qualsiasi altro metodo di formazione. I programmi basati su contenuti video migliorano l’auto apprendimento e consentono alle persone di aggiornare le competenze in modo efficace.

    Anche gli audiolibri incrementano l’attenzione e la memorizzazione dei contenuti. Hanno più impatto rispetto al testo perché sono composti da programmi narrati in modo regolare che stimolano l’apprendimento e l’impegno. Possono essere ascoltati quando si preferisce, in viaggio, in palestra o mentre si svolgono mestieri.

    I video e gli audio continueranno indubbiamente a guadagnare terreno tra i mezzi di apprendimento e formazione all’interno di questa epoca di digital transformation data la grande preferenza rispetto ai metodi di apprendimento tradizionale.

    Micro-learning: la forza dei piccoli momenti

    Il micro-learning è un metodo di acquisizione di abilità e competenze suddiviso in brevi momenti. Le informazioni vengono assimilate a intervalli regolari nel tempo. Sempre più organizzazioni adottano il micro-learning perché semplice ed efficace. Può essere svolto in diverse forme: gamification (giochi formativi), info-grafiche, video e audiolibri. Naturalmente la scelta migliore dei mezzi di micro-learning dipende dall’affinità che ognuno ha con i diversi strumenti.

    Invece di offrire delle lunghe e noiose sessioni di studio, il micro-learning riduce il tempo necessario per imparare mentre si aumenta l’efficacia della formazione.

    Grazie alla ripetizione e alle dimensioni ridotte delle informazioni si ottengono grandi risultati in termini di memorizzazione e coinvolgimento. Con le nuove tecnologie è possibile seguire i corsi di formazione comodamente da qualunque dispositivo e quando si desidera.

    Il micro-learning ha tutte le carte in regola per diventare un elemento fondamentale e strategico nel campo dell’e-learning.

    AI, Machine Learning e Robotica

    All’inizio l’intelligenza artificiale, l’apprendimento automatico e la robotica erano visti come dei sostituti al lavoro dell’uomo ed erano, dunque, considerati una minaccia. Ora è esattamente il caso contrario, secondo il rapporto del World Economic Forum, queste tecnologie creeranno 60 milioni di posti di lavoro entro il 2020. I progressi in ambito tecnologico e digitale, quindi, non sostituiranno il fattore umano ma semplicemente trasformeranno il lavoro, richiedendo nuove competenze.

    Il lavoro di domani, creato dalla rivoluzione tecnologica in corso, richiederà ai dipendenti di possedere competenze specifiche per soddisfare le esigenze delle aziende in continua evoluzione. I robot probabilmente subentreranno nella maggior parte dei lavori nei magazzini ma l’intervento umano acquisterà ancora più importanza per la programmazione e la manutenzione delle macchine e dei sistemi artificiali.

    Dunque, per rimanere competitivi ed essere inseriti nel mondo del lavoro è necessario acquisire nuove competenze e conoscenze in questi ambiti, tenendosi costantemente aggiornati.

    La realtà aumentata e quella virtuale

    Le piattaforme che incorporano la realtà aumentata o quella virtuale in normali programmi di apprendimento possono migliorare in maniera significativa il raggiungimento delle competenze e coinvolgere gli utenti. Con questo metodo di insegnamento la memorizzazione e la conservazione delle informazioni aumentano grazie alla natura interattiva e immersiva che aiuta il cervello ad assorbire le informazioni molto più velocemente.

    Queste tecnologie creano ambienti di lavoro simulati in cui è possibile vivere l’apprendimento in modo esperienziale e unico.

    Concludendo, dal 2019 in poi, l’apprendimento si inserirà nella società diventando la norma grazie ai rapidi miglioramenti tecnologici. Tutte le piattaforme digitali saranno integrate con le interfacce di apprendimento che si ottimizzeranno in modo intelligente grazie alle interazioni degli utenti. Questi sistemi identificheranno automaticamente quali necessità ha l’utente e risponderanno a queste in modo appropriato nell’interfaccia. Ciò migliorerà significativamente l’esperienza utente sulle piattaforme digitali e promuoverà l’apprendimento nella vita quotidiana delle persone.

    Published by:
  • Si può tradare con le monete virtuali?

    Le monete virtuali, cioè le cosiddette criptovalute, sono entrate da qualche anno nei pensieri degli investitori e, più in generale, degli economisti di tutto il mondo. Il settore del trading online non poteva privarsi di tale occasione, come dimostra la piattaforma eToro, che mette a disposizione un’offerta decisamente variegata di criptomonete tra cui scegliere. EToro si basa sui CFD, vale a dire i contratti per differenza, e accoglie ben 14 asset: tra questi ci sono Ethereum, Ripple e Bitcoin, che sono criptomonete ormai note a molti, mentre una novità più recente è rappresentata da ZCash, indicata anche con la sigla ZEC. Per chi è già abituato a fare trading su eToro non cambia nulla, nel senso che le procedure da seguire sono sempre le stesse: basta effettuare le consuete operazioni di apertura posizione.

    Che cosa è ZCash

    Ma che cosa è la moneta virtuale ZCash? Gli esperti di criptovalute per lungo tempo l’hanno eletta antagonista dei Bitcoin. Senza entrare in dettagli troppo tecnici, si parla di una rete decentralizzata di pagamenti concepita per mettere a disposizione degli utenti uno spettro di possibilità più ampio dal punto di vista della privacy. Alle spalle ZCash ha una storia decisamente breve, visto che è stata sviluppata solo nel 2016, anche per opera di Matthew D. Green, crittografo della John Hopking University.

    L’importanza della trasparenza

    EToro, tramite il comunicato stampa con il quale ha reso noto l’ingresso di ZCash nella piattaforma, ha voluto porre l’eccento sulla funzione della trasparenza. Il motivo è presto detto: le transazioni eseguite in questa valuta sono tanto schermate quanto trasparenti. Non c’è alcuna contraddizione in questo senso: le transazioni sono schermate perché i dati come il valore del pagamento e i destinatari non vengono pubblicati su una blockchain pubblica, ma sono trasparenti perché il funzionamento della rete è lo stesso che contraddistingue la rete del Bitcoin. Anche per questo motivo, nell’immaginario comune degli addetti ai lavori ZEC e Bitcoin sono ritenute due facce della stessa medaglia.

    Le caratteristiche di ZCash

    La specifica struttura che caratterizza ZCash fa sì che sia possibile eseguire in un momento successivo un’attività di audit per un certo flusso di pagamenti. Le idee che sono state alla base dello sviluppo dei Bitcoin, in sostanza, vengono sfruttate e migliorate. Il principale punto di forza di ZCash sta proprio nelle funzionalità aggiuntive sul piano della privacy. Ecco, quindi, che gli investitori che hanno intenzione di diversificare le proprie partecipazioni in monete virtuali trovano in eToro un prezioso alleato, con la possibilità di tradare con ZEC. Sul lato pratico, comunque, cambia ben poco, nel senso che è solo la sezione dei mercati disponibili che si arricchisce: come si è accennato, oggi è possibile tradare CFD su ben 14 tipi di monete virtuali differenti.

    Come fare trading su ZEC

    Bando ai facili entusiasmi, però: prima di cominciare a fare trading su ZCash vale sempre la buona norma di aprire un conto demo, in modo da esercitarsi senza mettere a repentaglio il proprio capitale. Con l’aiuto del sito investingoal.com si può scoprire come sfruttare al massimo le potenzialità degli account demo, per sperimentare strategie inedite e acquisire familiarità con gli asset e le varie operazioni. Tra le monete virtuali che vengono proposte oggi da eToro, oltre a ZCash e Bitcoin, ci sono anche Stellar, Dash, Litecoin e BNB, ma non vanno dimenticati IOTA e Bitcoin Cash. Ma non è tutto, perché l’elenco include anche EOS, NEO, Ethereum, Ethereum Classic, Bitcoin Cash, Cardano e XRP.

    Published by:
  • Turismo e traduzioni giurate: a chi affidarsi a Roma

    Capita spesso di avere bisogno di una traduzioni giurata per un viaggio, magari molto lontano o di lunga durata. Per questo motivo è sempre importante conoscere quali sono i casi in cui è richiesto questo tipo di traduzione e, soprattutto, sapere a chi rivolgersi.

    Del resto, nel settore turismo così come in tanti altri, avere delle traduzioni professionali è estremamente importante, anche nel caso in cui queste non siano giurate. Il perché è semplice: il mondo del turismo ha una sua specifica terminologia e, pertanto, sono necessari dei traduttori madrelingua o estremamente competenti, in grado di rendere al meglio qualsiasi testo.

    Si va, quindi, dalla necessità di tradurre testi turistici che fanno parte di siti di presentazione di tour operator, di hotel e strutture ricettive di vario tipo, ma anche guide turistiche, brochure, menu di ristoranti e molto altro ancora.

    Come si effettua una perfetta traduzione di testi turistici

    Un testo turistico è talvolta pensato per essere d’impatto e per attirare l’attenzione di chi lo legge. Solitamente si deve sottolineare che il linguaggio non è quasi mai formale ed è per questo motivo che il traduttore deve essere esperto e deve conoscere i vari modi di dire della lingua di destinazione.

    Si deve, inoltre, fare molta attenzione, perché talvolta non sono sufficienti le traduzioni semplici in lingua straniera, ma sono necessarie le traduzioni giurate. Nello specifico, infatti, è importante produrre dei documenti che servono, ad esempio, per alcuni documenti da viaggio come quelli che comunemente vengono chiamati Visa.

    Non tutti hanno la conoscenza tale per poter effettuare una traduzione in linea con il linguaggio giuridico ed è, pertanto, necessario rivolgersi a delle agenzie che fanno proprio questo e che hanno all’interno del team dei traduttori in grado di andare a tradurre rispettando questa esigenza.  Serve, infatti, una traduzione che sia perfettamente in linea con il linguaggio burocratico e giuridico ed è importante che il traduttore sia in grado di redigerla.

    Come detto, poi, in alcuni, specifici casi serve una traduzione giurata. Questo è necessario quando si deve tradurre un documento con valore legale che, quindi, deve mantenere il medesimo valore anche fuori dall’Italia. In questo caso si deve procedere con l’asseverazione della traduzione stessa, che deve essere fatta da un traduttore espresso che dichiara esplicitamente, dinanzi a un notaio o a un ufficio competente del Tribunale di appartenenza, che ha tradotto il tutto in maniera attinente e ne attesta la veridicità, prendendosene la responsabilità.

    Si tratta di traduzioni estremamente importanti, la cui traduzione non può di certo essere affidata a persone poco competenti. In questi, e in molti altri casi, è fondamentale affidarsi a una brava agenzia di traduzioni, in grado di soddisfare tutte le necessità del caso.

    A chi rivolgersi per traduzioni a Roma

    Se si cercano traduzioni a Roma, che siano giurate o meno, è utile rivolgersi ad agenzie serie e competenti come Espresso Translations. Si tratta di un’agenzia che conta nel suo team solo traduttori professionisti, esperti e con tutte le certificazioni del caso. I servizi offerti sono tanti e tutti di qualità. Si tratta di un aspetto che non può di certo essere trascurato, sia se si devono commissionare delle traduzioni di testi turistici che in ogni altro caso.

    Avere delle traduzioni professionali, infatti, è sempre un ottimo biglietto da visita per un’attività, perché denota attenzione anche per un pubblico che non è in grado di leggere e comprendere la lingua italiana.

    Published by:
  • L’importanza della parcellazione negli studi professionali

    Quelle degli ingegneri, degli avvocati, degli architetti e dei commercialisti sono professioni intellettuali che presuppongono organizzazione e competenza, non solo per l’esecuzione degli incarichi che provengono dalla clientela, ma anche e soprattutto per la gestione degli studi o delle società di servizi di cui si fa parte e in cui si lavora. La fase della parcellazione svolge, in tale contesto, una funzione di primaria importanza soprattutto per ciò che concerne il controllo di gestione, dal momento che i guadagni di un professionista sono correlati alla remunerazione dei suoi incarichi. Non è concepibile che un professionista emetta le fatture in ritardo, per esempio, così come non è ammissibile che ci si dimentichi di fornire le parcelle per i servizi che si svolgono o per le prestazioni che vengono fornite.

    Come vengono emesse le parcelle

    In genere la parcellazione avviene proforma per acconto una volta al mese o una volta ogni tre mesi per gli incarichi che si caratterizzano per la loro continuità nel tempo. I professionisti sono tenuti a gestire in modo impeccabile le scadenze della clientela, e le cadenze regolari sono un valido aiuto che permette di prevenire inconvenienti o ripercussioni negative sugli affari. Un fattore di rilievo ai fini di un controllo gestionale appropriato è la conoscenza della composizione del fatturato. Essa si rivela indispensabile quando si tratta di produrre la parcella destinata al cliente. Tanto più questa risulta dettagliata per quel che riguarda la descrizione dei servizi offerti, quanto più è semplice procedere all’analisi del parcellato in modo tale che possano essere identificate le macroclassi e le classi di fatturato. Anche per questo motivo, sarebbe opportuno segnalare nelle parcelle i servizi prestati nella maniera più particolareggiata e precisa possibile, ricorrendo a causali specifiche e accantonando le causali generiche.

    Qualche consiglio per la parcellazione

    Sempre in tema di parcellazione, altre riflessioni interessanti per uno studio professionale possono essere relative alla localizzazione dei clienti e alla distinzione del parcellato in base alla tipologia di incasso, all’addetto, al singolo servizio, alla categoria o al mese. Quando si è operativi all’interno di uno studio associato, non ci si deve dimenticare di specificare la sigla o il nome del professionista che ha fattivamente fornito la prestazione in tutte le parcelle o in ogni proforma. Tale pratica rende più semplice il lavoro e la gestione quando alla fine dell’anno ci si ritrova alla composizione del parcellato per addetto.

    Le causali

    In uno studio di commercialisti, il codice CT potrebbe essere usato per un contenzioso tributario, il codice CONT per la contabilità, il codice LIQU per un’attività di liquidazione, il codice DIRED per le dichiarazioni dei redditi, il codice AMM per gli amministratori di aziende e società, il codice SND per le attività di revisori in società o sindaci e il codice DRPF per le dichiarazioni dei redditi modello Unico per le persone fisiche. Nel caso di uno studio di ingegneri, invece, si potrebbe fare riferimento al codice AC per un’assistenza collaudo, al codice PL per la planimetria di un progetto, al codice DL per una direzione dei lavori, al codice RELPREL per una relazione preliminare, e così via.

    La precisione della composizione del fatturato

    Per capire quanto sia importante la composizione del fatturato e la sua conoscenza si prenda il caso di uno studio legale: sapendo che il 15% del fatturato è costituito da prestazioni per assistenza civile e che il rimanente 85% è legato a prestazioni relative al diritto societario (giusto per ipotizzare un esempio), si può capire il modus operandi dello studio ed eventualmente individuare i correttivi da apportare per trovare più clienti.

    Published by:
  • Come scegliere l’antifurto per la casa

    Essere informati sulle novità tecnologiche che caratterizzano il settore degli antifurti è il modo più efficace per compiere una scelta consapevole e intelligente nel momento in cui ci si accinge all’acquisto di un allarme casa. L’evoluzione dei sistemi nel corso degli anni ha fatto sì che le proposte in commercio al giorno d’oggi mettano a disposizione una varietà di funzioni molto più ampia rispetto a quella di cui si poteva usufruire solo pochi anni fa. Ecco perché è bene essere aggiornati ed eventualmente aggiornare l’antifurto installato in precedenza.

    A tal proposito, sta assumendo una rilevanza sempre più notevole la gestione dei sistemi di allarme attraverso gli smartphone. In questo modo è possibile essere consci di ciò che avviene nella propria abitazione anche quando ci si trova lontani: finalmente si può andare in vacanza tranquilli, senza la preoccupazione e l’ansia che derivano dal timore di una visita indesiderata in casa. I dispositivi di telefonia mobile, per altro, permettono di interagire direttamente con gli impianti di allarme, i quali possono anche essere attivati da remoto.

    Le caratteristiche più importanti di un antifurto

    Se si è in procinto di scegliere un nuovo antifurto, è bene prendere in considerazione l’ipotesi di ricorrere a una sistema filare gsm, che ha la capacità di comunicare con i centri di vigilanza privata o con le forze dell’ordine in maniera automatica, basandosi su numeri di telefono impostati in precedenza. Nel momento in cui viene rilevato un tentativo di effrazione, scatta in automatico la chiamata. Prima di procedere all’acquisto, tuttavia, è opportuno verificare che la conformazione della propria casa sia adatta alle necessità di un impianto filare; in caso contrario, potrebbe esserci bisogno di opere murarie che farebbero lievitare i prezzi.

    Occorre tener presente, inoltre, che dopo che sono stati posizionati i sensori devono rimanere sempre nel punto in cui sono stati collocati, e non possono venire spostati. I vantaggi che derivano dall’impiego di un sistema filare gsm, in ogni caso, sono numerosi ed evidenti, a cominciare dalla capacità di resistere alle condizioni meteo non favorevoli. Anche nel caso in cui il segnale dovesse venire a mancare, infatti, le comunicazioni tra la centralina di allarme e i sensori sarebbero garantite.

    I sistemi di allarme nebbiogeni

    Nei Paesi del Nord Europa si sta diffondendo sempre di più una soluzione che in Italia è ancora poco richiesta ma che ha tutte le prerogative per riscontrare un buon successo commerciale nel giro di pochi anni: si tratta del sistema di allarme nebbiogeno, così chiamato perché in grado di produrre nebbia quando all’interno dell’edificio da proteggere è rilevata la presenza di estranei. Tale nebbia ovviamente non è pericolosa e non ha effetti sulla salute, ma serve solo a impedire la visione delle persone che vi rimangono immerse.

    Perché gli impianti nebbiogeni hanno tutte le potenzialità per conquistare l’attenzione dei consumatori? Per trovare una risposta a questa domanda è necessario partire da una constatazione: nella maggior parte dei casi, i furti che avvengono nelle abitazioni private si svolgono in pochi minuti, il tempo necessario ai malviventi a operare prima che l’allarme venga lanciato. Se ai criminali viene impedito di vedere, il loro lavoro viene rallentato, ed è probabile che essi siano indotti ad andarsene prima che giungano le forze dell’ordine, ovviamente a mani vuote.

    Gli altri modelli di antifurto

    Tra gsm, antifurti wireless e sistemi filari, il mercato degli impianti di allarme mette a disposizione un ricco ed eterogeneo catalogo di opportunità, in cui ognuno può trovare la risposta più in linea con i propri bisogni. I sistemi wireless offrono il grande vantaggio della mancanza di fili: non ci si deve preoccupare, quindi, di stendere cavi né di eseguire lavori in casa per cablare le pareti. Come si può intuire, un impianto wireless fa della versatilità il suo punto di forza: si tratta di sistemi adattabili che possono trovare posto in qualsiasi contesto, e che in caso di necessità possono anche essere spostati. Se, per esempio, si trasloca e ci si trasferisce in un’altra casa, l’antifurto può essere smontato e poi installato nella nuova abitazione senza alcuna difficoltà.

    Esistono kit ad hoc, che si contraddistinguono per i prezzi tutto sommato contenuti e che sono facili da montare per tutti: per la loro installazione non c’è bisogno di richiedere l’intervento di un tecnico specializzato, e ciò è sinonimo di risparmio, oltre che di tempistiche ridotte. Il consiglio è quello di evitare gli impianti wireless che non sono muniti di anti jamming, così come quelli a singola frequenza. L’anti jamming, infatti, permette di evitare che il segnale venga disperso; la doppia o la tripla frequenza, invece, sono ottimi rimedi rispetto a eventuali tentativi di sabotaggio da parte di malintenzionati, che sono in grado di interrompere le comunicazioni via radio tra le centraline e i sensori solo su una frequenza.

    I sistemi filari

    Come si è visto in precedenza, i sistemi filari richiedono un cablaggio e, quindi, il supporto di un esperto del settore. La formazione di tracce è una necessità che non si può evitare, così come il ricorso a opere murarie che non di rado si dimostrano molto invasive. Nel caso in cui in un momento successivo si decida di modificare un impianto filare, di spostarlo o di integrarlo con soluzioni aggiuntive, tali interventi potrebbero essere costosi. Al di là della dimensione economica, tuttavia, gli impianti di questo tipo offrono vantaggi di non poco conto, specialmente dal punto di vista del livello di sicurezza garantito: non è un caso che essi vengano impiegati anche negli edifici industriali e in quelli commerciali.

    Published by:
  • Cappotti e giacche: come non sentire freddo nel periodo invernale

    Nel periodo invernale, l’obiettivo primario da perseguire è quello di non sentire freddo quando si esce di casa. Tuttavia, è pur vero che non si dovrebbe mai perdere di vista quelle che sono le mode del momento: al caldo sì, ma anche glamour. Questa è la regola che si dovrebbe sempre seguire.

    Ecco, quindi, che è importante scegliere con cura cappotti e giacche andando a guardare quelle che sono le mode del momento. Per questo motivo, qualche utile consiglio per scegliere i capi spalla più adatti per l’inverno in corso è sempre bene accetto.

    Come scegliere cappotti e giacche?

    La prima domanda che ci si deve porre è come scegliere cappotti e giacche. Innanzitutto, si devono guardare quelle che sono le esigenze personali, così come avviene in ogni settore. Di cosa si ha bisogno, quanto freddo si sente, com’è il clima della zona in cui si vive? Queste e molte altre sono le domande che ci si deve porre.

    Esistono così tanti tipi di giacche e cappotti che è impossibile non trovare quello che fa al caso proprio. Ci sono cappotti di tutti i tipi e di tutte le lunghezze, giacche più o meno lunghe e più o meno pesanti. In particolare, in questo inverno 2018/19, vanno di moda i cappotti lunghi, dal taglio maschile. Molto amati anche quelli con cintura in vita, da sempre un classico che non passa mai di moda. Per quel che concerne i colori, sono tornati i toni neutri. Quindi sì a nero e beige, che sono i due colori che la fanno da padrone in questa stagione invernale. Molto presenti, e anche molto apprezzati, i cappotti animalier che riprendono proprio uno dei trend di stagione.

    A tal proposito, è utile sottolineare che anche le pellicce animalier sono estremamente di moda e se ne vedono davvero tante in giro, di tutti i tipi e di tutte le lunghezze.

    Altri trend per la stagione invernale e fredda

    Non solo cappotti lughi o corti, ma anche giacche. Uno dei grandi trend di questo periodo sono i parka. Se si vuole essere particolarmente alla moda, ad esempio, il parka con pelliccia Elpidio Loffredo è un must have che non si può non avere nell’armadio. Solitamente questo capo spalla è verde militare ed è poi arricchito da dettagli che lo rendono anche elegante e chic e non solo comodo e caldo.

    Un parka può essere, infatti, utilizzato in tutti i momenti e in tutte le situazioni, anche in quelle più eleganti. Questo discorso vale in particolar modo per quelli con dettagli in pelliccia come nel caso del parka sopra presentato: come sempre sono proprio questi che vanno a fare la differenza, rendendo un capo unico nel suo genere.

    Vanno sempre molto di moda anche le giacche di pelle, anche se queste ultime non sono particolarmente calde se non vengono anch’esse integrate con inserti di pelliccia. Altro trend di questi ultimi anni, poi, è quello del giubbino di jeans con collo di pelliccia. Si tratta di capi spalla molto particolari, che vale la pena acquistare per non rischiare di non essere al passo con le mode e con i tempi.

    Published by: