• Champions League: tracce italiane nella top ten della massima competizione europea

    Si dice Champions League, si legge Real Madrid. Soprattutto nell’ultimo lustro, letteralmente dominato dai blancos con l’unico intermezzo rappresentato sempre da una squadra spagnola, il Barcellona ovviamente.

    Quattro delle ultime cinque coppe dalle grandi orecchie portano la firma delle merengues, che ovviamente portano nella speciale top 10 della Champions League All Time tantissimi propri giocatori. E qui vi è il primo risultato clamoroso che balza all’occhio, maturato in seguito al recente tris realizzato dal Real Madrid: Ronaldo batte Messi, inequivocabilmente.

    Il portoghese può anche vantare una Champions in più della pulce argentina, cinque a quattro e si è nuovamente preso la scena nella magica serata di Torino, con la tripletta inflitta all’Atletico Madrid, che lo ha portato a ben 124 marcature nella kermesse. Per il blaugrana invece la speranza di poter pareggiare il palmares quest’anno, pur avendo a disposizione sulla carta un Barcellona non all’altezza dei precedenti. Il podio di tutti i tempi vede il nome di un’altra leggenda merengues, quel Raul capace di vincere tre Champions di cui due da protagonista, quelle all’alba del nuovo millennio.

    Sebastiano Rossi, l’unico italiano della classifica all Time

    Anche un po’di Italia nella classifica all time, con Kakà e soprattutto Sebastiano Rossi: il portiere di quel magico Milan riuscì a giocare tre finali consecutive di quella che era la nuova denominazione della Champions, riuscendo a stabilire record di porta inviolata per minuti e partite, grazie alla leggendaria difesa tutta italiana composta dai vari Baresi, Tassotti, Costacurta e Maldini.

    La top 10 degli ultimi 5 anni: il n.1 non cambia

    Se si considera invece le prime tre posizioni degli ultimi cinque anni, ecco due sorprese. Il n.1 non cambia e risponde al nome di Cristiano, ma il podio è completato da Kroos e Lewandowski. L’algoritmo Big Champions Index che ha stilato la speciale graduatoria prende in esami numerose discriminanti fra cui gol, assist, presente e porta inviolata, andando a raddoppiare il peso dei bonus se raggiunti nella fase a eliminazione diretta. Può sorprendere solo in parte il nome del bomber polacco, non avendo il Bayern mai centrato nemmeno una finale dal 2014 ad oggi: il classe ‘88 infatti ha mantenuto una media gol impressionante nella competizione, confermata anche in quest’anno sfortunato per i bavaresi eliminato agli ottavi dal Liverpool ma che nella fase a gironi vantava proprio nel polacco il capocannoniere della manifestazione.

    Chi saranno invece i protagonisti di domani?

    Da Neymar a Mbappe, fino ai terribili ragazzi di Guardiola: Sané, Sterling e Gabriel Jesus, o il tridente delle meraviglie tutto Reds di Klopp. Purtroppo, all’orizzonte, non si scorgono speranze tricolori a livello individuale, in grado di avere un peso influente sui destini delle prossime vincitrici della competizione. Non resta che affidare le speranze italiane alla Juventus, due finali in Champions negli ultimi quattro anni ma con Ronaldo nelle vesti di mattatore: in attesa che un Bernardeschi sia finalmente in grado di ergersi a protagonista oltre confine, per il bene della Juve ed anche della Nazionale prossima a preparare gli Europei itineranti del 2020.

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  • Gioielli: vendita online

    Acquistare accessori preziosi e scintillanti sul web è ormai piuttosto comune ma non tutte le aziende offrono la possibilità di personalizzare al massimo un gioiello.

    Una vasta selezione di gioielli in vendita online è quella offerta dall’azienda italiana Nomination. Scegli dal sito le componenti del tuo bijoux e crea letteralmente il tuo accessorio, tra le tantissime opzioni disponibili.

    Tra tendenze mini e maxi, direttamente dalle sfilate e dai social, scegliere un gioiello aggiungendo un dettaglio unico è facile e divertente! La primavera estate 2019 sarà ricca di cuori vistosi, perle rivisitate su base contemporanea ed i cerchi che continuano ad essere sfoggiati in diverse taglie.

    Richiami all’arte e all’estate, con conchiglie e ciondoli coloratissimi caratterizzano gli accessori dedicati alla bella stagione. Orecchini esagerati la sera e discreti durante il giorno. L’oro giallo, quello rosa, l’argento , le pietre, i zirconi e gli swarovski ma anche l’acciaio . Un materiale resistente e luminoso, adatto alla vita di tutti i giorni.

    La combinazione di acciaio ed oro risplende nelle tessere che compongono la collezione Composable. Simboli, lettere e numeri realizzati in materiali pregiati risaltano sulle maglie di questi gioielli moderni. Aggiungere e modificare un bracciale è altrettanto possibile e facile, lo stesso, per i cinturini della linea di orologi dedicata.

    Regali in vista? Dediche ed incisioni sono altre possibilità per rendere unico un monile e caricarlo anche di un valore affettivo indelebile, proprio come il messaggio che veicolano. Compleanni, diplomi, lauree, comunioni e anniversari diventano ancora più speciali. Doni romantici, accessori che celebrano un’amicizia o i legami familiari, sicuramente regali unici.

    Le collane possono essere altrettanto scelte, comodamente sedute, direttamente sullo schermo. Con la collezione SeiMia, componi un nome sfavillante, grazie ai pendenti in argento tempestati da zirconi bianchi. Non mancano i colori delle tante pietre e nemmeno la tradizione del raffinato punto luce.

    Il gioiello che strizza l’occhio allo stile ma anche al budget. Tante soluzioni per occasioni diverse e per look differenti. Un regalo per le festività, un acquisto per una serata che richiede un outfit impeccabile oppure un piccolo accessorio per esprimere la propria personalità nelle occasioni più formali e quotidiane. Sorprendere qualcuno o togliersi uno sfizio è semplicissimo, basta un click!

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  • La tecnologia aiuta i negozianti?; Ecco alcuni esempi

    Nel 2019 avere un negozio fisico di abbigliamento è sicuramente una grossa sfida, tra le mille peripezie burocratiche e problemi nella gestione della attività diventa sempre più dura, un vero è proprio sacrificio di tempo e di denaro che può essere solo minimamente alleggerito dalla tecnologia che ogni giorno fa passi da giganti.

    I gestionali e i negozi di abbigliamento, quale scegliere?

    La tecnologia con i suoi grossi passi avanti non ha sicuramente sostituito il coefficiente umano che rimane in cima alla classifica delle doti fondamentali per vedere aumentare vendite e fatturato alla fine dell’anno.
    I negozi di abbigliamento sentono sicuramente sempre più la concorrenza poco leale delle molte catene online che si prefiggono con prezzi stracciati di eliminare la concorrenza e di piallare definitamente le poche attività rimaste nei paesi.
    Negli ultimi tempi in soccorso delle attività sono arrivati molti gestionali che comprendono diverse funzioni, ma se abbiamo un negozio di abbigliamento la soluzione migliore è sicuramente il gestionale abbigliamento MagicStore creato e studiato appositamente sulle esigenze e problemi dei gestori dei negozi di Abbigliamento.

    Cosa cercare in un gestionale?; Ecco i 3 punti fondamentali che non possono mancare nel vostro gestionale

    Non tutti i gestionali sono uguali, per ogni categoria c’è sicuramente il prodotto adatto alle proprie esigenze, prendendo ad esempio il gestionale creato da MagicStore, vediamo assieme quali sono i 3 punti fondamentali che deve avere il gestionale perfetto per il nostro negozio di abbigliamento.

    1. Versatilità d’uso
      Il gestionale che scegliamo per la nostra attività deve essere utilizzabile da qualsiasi dispositivo, comprendiamo il fatto che molti gestionali siano ancora vecchio stampo, ma in un era dove si possono amministrare intere aziende dallo smartphone, avere un gestionale che non sia usabile da qualsiasi dispositivo è un grosso limite sopratutto se abbiamo negozi sparsi in diverse città.
      Possibilità di utilizzarlo su smartphone e tablet devono essere due elementi fondamentali per la nostra scelta.
    2. Compatibilità con le maggiori piattaforme
      I gestionali sono sicuramente cambiati negli anni, ora in un gestionale dobbiamo sicuramente cercare la massima copertura ed integrazione con le maggiori piattaforme di vendita online, i negozi e sopratutto quelli di abbigliamento puntano a vendere su Amazon, Ebay e altri marketplace che aiutano ad ampliare sulla rete il proprio pubblico. Quindi la compatibilità con le varie piattaforme è uno dei punti fondamentali nella scelta di un gestionale.
    3. Assistenza
      Cercate sempre di utilizzare gestionali moderni e con una ottima assistenza. Molte volte si tende ad utilizzare programmi che grazie alla loro storia sono ormai di uso comune ma vuoi perché i creatori ora fanno altro o uscito di produzione ci troviamo in mano prodotti poco adattabili alle nostre esigenze e con molte funzionalità mancanti o errati nella applicazione nei giorni moderni. Una delle scelte principale deve essere quella legata all’esistenza fornita con il prodotto, non possiamo chiedere che in tre minuti vengano risolti problemi importanti ma avere la certezza di non essere rimandati a call center esteri o di dover scrivere a form di contatto dove probabilmente nessuno ci risponderà.

    In conclusione quando cerchiamo un gestionale oltre al prezzo che dovrebbe essere uno dei fattori minori nella scelta, ( Se grazie ad un piccola quota si può avere un grosso risparmio di tempo e una migliore gestione dell’azienda quella sarà sicuramente una spesa che pagherete senza problemi ) nella scelta di un gestionale ci sono molti fattori che dovrete tenere in considerazione. Quando ci si affida ad un gestionale bisogna farlo con la giusta convinzione che stiamo per affidarci ad un sistema che può veramente farci svoltare sia nella gestione che negli incassi a fine mese. Un ottima preparazione informatica unita ad un buon gestionale per il nostro negozio di abbigliamento potrà farci veramente cambiare la nostra vita da imprenditori.

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  • Assicurazione smartphone: perché proteggere i dispositivi mobili

    L’assicurazione smartphone può essere un ottimo sistema, nel caso in cui tu pensi che il tuo dispositivo possa subire dei danni o possa essere soggetto ad un furto. In fin dei conti non bisogna ignorare che ormai lo smartphone è diventato parte integrante della nostra quotidianità. Ci portiamo dietro il nostro device in qualsiasi situazione e può capitare di riportare un danno. Con l’assicurazione smartphone hai modo di rimediare ai danni accidentali o ai possibili furti del tuo dispositivo elettronico. Sono molte le compagnie assicurative che si sono aperte verso questo settore, quindi hai proprio l’imbarazzo della scelta anche da questo punto di vista.

    Come funziona la polizza per smartphone

    L’assicurazione smartphone è davvero molto conveniente, anche perché hai molte opportunità da poter far valere nel caso in cui ti dovessi ritrovare in difficoltà. Generalmente c’è una durata prestabilita, entro la quale la compagnia assicurativa accetta di far coprire i danni accidentali a cui il tuo dispositivo può essere soggetto.

    Chiaramente non rientra fra i danni per cui si può ricevere la copertura la normale usura del dispositivo oppure non possono essere considerati coperti i danni che derivano da un dolo commesso nei confronti dell’apparecchio.

    Di conseguenza, quando veramente capita quell’imprevisto che ti fa subire un danno ingente, puoi ricevere un’assistenza completamente dedicata, in modo da far riparare il tuo device o in modo da averne la sostituzione con un prodotto nuovo, se il danno è così grave da non poter essere riparato.

    L’approccio culturale dietro l’assicurazione

    È evidente che dietro la nascita dell’assicurazione per smartphone ci sia anche un mutato approccio culturale nei confronti di questi dispositivi elettronici. Tutto ciò fa riferimento in particolare alle nuove prospettive che si sono instaurate nella nostra società nell’epoca attuale.

    In fin dei conti nessuno può fare a meno oggi del proprio dispositivo mobile, che sia uno smartphone o che sia un tablet. Spesso nei nostri dispositivi conserviamo anche dei dati sensibili e importanti, che vale la pena mettere al sicuro.

    Per coprirsi da eventuali rischi, non c’è niente di meglio che un’assicurazione, anche perché ormai la spesa delle famiglie per gli smartphone è aumentata in maniera incredibile. Gli ultimi dati diffusi testimoniano come si sia avuto un aumento del 190% nel periodo che va dal 2007 al 2016.

    Molti utenti utilizzano i dispositivi mobili soprattutto per usufruire delle piattaforme video, ormai sempre più amate. Quindi, a prescindere dal modello di smartphone, i valori di questi device sono considerevoli, soprattutto per il valore intrinseco che diamo in base anche all’uso che ne facciamo.

    L’ultimo rapporto Censis sulla comunicazione ha fatto presente che il cellulare è ormai usato dall’86,9% degli italiani. Se nel 2009 soltanto il 15% dei nostri connazionali usava lo smartphone, in pochi anni la percentuale è salita, fino a superare il 69%. Tutti questi dati ci fanno capire come il settore delle assicurazioni sugli smartphone stia incontrando un momento molto favorevole, che può dare sicuramente dei vantaggi anche agli utenti.

    I vantaggi sono evidenti soprattutto se pensiamo al fatto che con lo smartphone gestiamo la nostra vita social ed eseguiamo transazioni di denaro per i servizi online, ma anche per i servizi offerti dall’e-banking.

    Se non possiamo fare a meno dello smartphone, possiamo comunque metterlo al sicuro, per usarlo senza preoccupazioni, ricorrendo ad un’ormai classica assicurazione contro danni o furti.

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  • Acqua e tono muscolare: quanto bere per idratarsi

    L’acqua fa veramente bene a tutto il nostro organismo. In particolare sono molti gli studi che si sono concentrati sui benefici che l’acqua può portare ai muscoli del corpo. Ecco perché non bisognerebbe mai dimenticare di idratarci a sufficienza, in maniera adeguata, perché anche il nostro corpo possa godere di un benessere psicofisico eccezionale. Sono molti i compiti svolti da questa preziosa sostanza. L’acqua facilita la digestione, contribuisce ad eliminare le scorie del metabolismo e rende la pelle molto più elastica. Ma cosa c’entra in particolare l’acqua con il tono muscolare? Vediamo di saperne di più.

    Perché l’acqua fa bene ai muscoli

    È importante poter avere a disposizione sempre degli erogatori d’acqua come quelli presentati sul sito www.acqualys.it, in modo da badare sempre, nel corso della giornata, al livello di idratazione nell’organismo, qualsiasi sia l’attività che svolgiamo.

    Ricordiamoci infatti che il sistema muscolare funziona meglio proprio grazie all’acqua. Quest’ultima agisce sull’elasticità delle fibre muscolari, contribuisce a mantenere lubrificate le articolazioni, influendo quindi anche positivamente sui movimenti dei muscoli e, inoltre, aiuta a smaltire il cortisolo, che, in quantità eccessive, può indebolire il tono muscolare.

    Non dimentichiamo che mantenersi idratati è anche la condizione ideale per diminuire il rischio di incorrere nei crampi molto fastidiosi che possono affliggere in particolare gli anziani e chi pratica sport ad alti livelli.

    C’è quindi più di un buon motivo per badare all’idratazione quotidiana, bevendo la giusta quantità di acqua in ogni momento della giornata, anche fra un impegno e l’altro. Ma quanta acqua si dovrebbe bere al giorno per assicurarci una buona idratazione? Scopriamone di più anche in questo senso.

    La quantità di acqua da bere ogni giorno

    Possiamo dire che è sbagliato bere soltanto quando proviamo una sensazione di sete. Non dovremmo mai arrivare a questa condizione, perché già il fatto che abbiamo sete indica che l’organismo manca dell’acqua che gli serve. Bisognerebbe sempre bere con una certa regolarità, di tanto in tanto in ogni momento.

    Per quanto riguarda la quantità d’acqua sufficiente ogni giorno, non è possibile stabilire una regola che valga a livello generale per tutti. Infatti ci sono diversi fattori che influiscono sulla quantità di acqua che serve ad una persona per rimanere ben idratata.

    Innanzitutto consideriamo il peso corporeo, perché con l’aumentare di esso aumenta anche la necessità di acqua. Prendiamo in considerazione poi il livello di traspirazione della pelle: ci sono persone che sudano molto e che quindi devono bere necessariamente di più.

    Infine un ruolo di prim’ordine è rappresentato dallo stile di vita. Infatti per esempio chi pratica sport dovrebbe bere di più rispetto a chi passa molto tempo senza muoversi. Tutto questo serve ad evitare i sintomi più caratteristici e più pericolosi della disidratazione, che può essere indicata anche da uno stato di debolezza sia fisica che mentale.

    Spesso una persona che non si idrata a sufficienza ha mal di testa, soffre di crampi muscolari ed ha la pelle poco elastica. Bisognerebbe sempre evitare di rimanere a corto di acqua, perché altrimenti si può incorrere più facilmente nel cosiddetto colpo di calore, che può essere molto pericoloso. Ricordiamoci di bere in media circa 8 bicchieri di acqua al giorno.

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  • Proteine in polvere: perché vengono usate dagli sportivi?

    Chi effettua attività sportiva con una certa assiduità prende in seria considerazione l’idea di aiutare l’esercizio fisico e il proprio vigore muscolare utilizzando le proteine in polvere. Queste ultime vengono assunte sotto forma di integratori sportivi, quando si fa circuito di potenziamento muscolare (alias body building e sollevatori di peso). Questo perché la proteina è una sostanza di fondamentale importanza quando si intende mettersu massa corporea, o meglio muscolare. Tuttavia da sé non bastano gli alimenti nella nostra dieta quotidiana a dare il giusto apporto proteico di cui i muscoli necessitano. Motivo per cui si sopperisce con l’assunzione degli integratori proteici.

    Sono molti i body builder o trainer in genere che si domandano se questi integratori proteici, assunti anche in polvere, siano effettivamente indispensabili per fare sport o se invece nuocciono alla salute. Cerchiamo di capire in cosa consiste realmente l’assunzione della proteina in polvere.

    A cosa serve l’assunzione degli integratori proteici

    La proteina è una sostanza già contenuta nel nostro corpo, che nutre capelli, pelle ossa e muscoli. Ha un ruolo fondamentale anche per sintetizzare gli ormoni e formare gli enzimi. All’interno delle proteine ci sono gli aminoacidi, al cui interno se ne contano 22. Di questi, 13 vengono prodotti da noi, e 9 andrebbero inseriti nel nostro organismo con l’alimentazione o appunto con gli integratori. Tali nove sono detti aminoacidi essenziali.

    Ogni giorno, quindi, dovremo assumere con l’alimentazione queste proteine ma la cosa si fa difficile. L’assunzione di questa dose proteica con il cibo infatti non è benefica per il nostro corpo, in quanto alcuni alimenti mangiati in enorme quantità potrebbero compromettere la nostra salute (come avviene per la carne che fa male al colon). Motivo per cui ci vuole un apporto ulteriore assumendo le proteine in polvere, soprattutto per gli atleti. In tal modo viene seguita un’alimentazione normale, appoggiandosi al supporto extra delle proteine che servono per intensificare la massa muscolare.

    I benefici delle proteine in polvere

    Le proteine in polvere vengono considerate tra i migliori integratori sportivi in quanto favoriscono la crescita dei muscoli: gli atleti lo sanno bene e ne assumono le dosi quotidiane consentite.

    Tra le altre cose, esse valgono come ottimo sostitutivo di quegli alimenti ricchi di proteine ma che non potrebbero essere assunti come assiduità, tipo la carne. Sono comode da prendere e possono essere sciolte in acqua per assumere la bevanda proteica. Per maggiori informazioni visitare il sito matteoianna.com.

    Gli integratori sportivi a base di proteina sono facilmente digeribili, e tengono a bada il livello di colesterolo e grassi saturi, che non vengono quindi ad incidere nella dieta. C’è addirittura chi pensa che si tratti di un ottimo sostitutivo per evitare di mangiare alcuni cibi, come del resto abbiamo già anticipato poc’anzi. Questo perché pare che le proteine contenute negli integratori si assorbono con più rapidità.

    Gli effetti evidenti degli integratori proteici sul nostro corpo

    Da quanto sino ad ora detto, sorge spontaneo l’assunto secondo il quale la proteina è considerata la sostanza atta all’integrazione del nostro regime proteico, per uno sviluppo migliore dei muscoli. Il più importante effetto che si manifesta nel nostro organismo quindi è il vigore della massa muscolare, mentre ad oggi la medicina ancora non sa quale sia l’effettivo ruolo (e se davvero ne abbia uno) nell’aumento della forza.

    Gli integratori di proteine riescono comunque ad intervenire palesemente su altri aspetti della nostra salute. Ad esempio abbassano il livello di colesterolo nel sangue dato che non contengono grassi, oltre ad essere ottimi antiossidanti e antinfiammatori.

    Con l’aumento della massa muscolare cresce anche il peso, ma questo non vuol dire ingrassare e aumentare la massa grassa, quanto piuttosto quella magra.

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  • Quali sono i migliori seggioloni in legno?

    Il seggiolone è un accessorio indispensabile nella vita di un bambino, in quanto facilita diverse fasi di crescita e di educazione impartita dai genitori al piccolo. È un acquisto tuttavia da fare con molta attenzione, per cui i genitori devono riflettere su alcune doverose considerazione volte ad una scelta consapevole.

    Un aiuto nello svezzamento: attenzione alla postura

    Quando si deve comprare un seggiolone, si deve partire dal presupposto che esso è utile al bimbo durante la fase di svezzamento. Serve cioè ad insegnargli a mangiare composto, con la schiena dritta e a tavola per bene. Tutti requisiti che il bambino farà suoi e che utilizzerà una volta cresciuto per mangiare a tavola con la famiglia.

    Tra i vari modelli venduti, ci sono seggioloni in legno che hanno il sedile reclinabile, una funzionalità accessoria che diventa un “guaio” nella fase educativa del bambino. I genitori infatti, pur di farlo mangiare, a volte tendono a fargli assumere una posizione semi sdraiata, imboccandogli loro il cibo. Non c’è nulla di più sbagliato. Il bambino deve avere una postura corretta, stare eretti per sperimentare la fase di autonomia del portarsi la posata alla bocca, da soli.

    Al contempo bisogna evitare seggioloni in legno con funzionalità e optional di gioco che tendono a distrarre il bambino. Questo vuol dire che la fase di insegnamento nello stare a tavola è così importante da non potersi permettere di scegliere modelli ultra funzionali ma che all’atto pratico invece, non riescono nel loro intento: insegnare a mangiare.

    La posizione del vassoio

    Il vassoio è requisito indispensabile per un seggiolone. Esso deve essere rimovibile per facilitare la vita a mamma e figlio. Infatti, da un lato deve essere facilmente lavabile, e dall’altro deve essere smontabile così da poter avvicinare il seggiolone al tavolo per permettere al bambino di mangiare con gli adulti.

    La qual cosa si ricollega automaticamente anche ad un’altra funzionalità che un seggiolone non dovrebbe mai non avere: ovvero quella dell’altezza regolabile. Poterlo alzare o abbassare comporta un aiuto in quelle che sono le esigenze materne, ma anche quelle del piccolo, che si sentirà parte del mondo dei grandi, parte cioè della famiglia.

    Seggiolone sicuro e robusto, una garanzia per i bambini

    Altro requisito di fondamentale importanza inerisce alla sicurezza. Motivo per il quale non bisogna mai pensare al risparmio facendo passaggio sulla robustezza del modello scelto. Il materiale impiegato è elemento essenziale nella fase di scelta, e tra l’altro proprio i modelli in legno si apprestano ad essere quelli più consigliati. Allo stesso tempo, il modello deve avere anche delle giunture ben stabili e che non siano troppo facili da ribaltare o muovere. Invece il telaio, oltre ad essere anch’esso robusto e stabile, deve avere angoli smussati.

    Quasi sicuramente se decidessimo di risparmiare qualche euro dovremo rinunciare a elementi imprescindibili, che potrebbero mettere a repentaglio l’incolumità del piccolo. In tal senso quindi meglio spendere qualcosa in più ma avere la certezza che il bimbo non corra rischi.

    Sempre a proposito di sicurezza, non deve mancare un sistema di cinture affinché si possa evitare che nostro figlio si dimeni e scivoli verso il basso. O ancora che nel capriccio di non voler stare fermo si impunti sui piedi, riuscendo addirittura a scavalcare il vassoio.

    Come deve essere la seduta?

    Infine, non meno importante è la seduta, che deve apparire ampia e comoda. Lo schienale deve essere imbottito, e ogni materiale usato deve essere a norma di legge (normativa europea EN 14988:2006 in materia di sicurezza) alias atossico.

    Questo perché non solo il piccolo deve sentirsi a suo agio per il tempo che trascorre a mangiare, ma anche perché è necessario non si stanchi e non senta il bisogno di dimenarsi e cambiare continuamente posizione. Il che significherebbe mangiare facendo i capricci, e dunque non imparare a stare composti a tavola.

    Cogliamo anche l’occasione per ricordare che sempre in ottica sicurezza è importante appurare che eventuali sistemi con le ruote siano dotate di sistemi di bloccaggio. O ancora, se tendiamo alla scelta di un modello in legno pieghevole, che questo sistema non vada a discapito della sicurezza: meglio evitare che si verifichino eventuali ripiegamenti e chiusure accidentali. Per maggiori informazioni collegarsi al sito https://seggiolonepappa.it.

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  • Cessione del quinto: cos’è e come richiederla

    A tutti è capitato, almeno una volta, di sentir parlare di cessione del quinto, soprattutto se si è pensato che potesse essere la soluzione ai nostri problemi. Come si può intuire si tratta di un prestito personale al consumo, a breve e medio termine, non legato necessariamente a un acquisto. Le rate vengono rimborsate con la cessione massimo di un quinto dello stipendio o della pensione ed è proprio da questo dettaglio che deriva il suo nome.

    Spesso intorno a questo argomento c’è un po’ di confusione, in particolare legata alla sua funzione e alla sua utilità per chi lo richiede. È bene sapere che per attivarlo si deve stipulare un prestito con un istituto di credito la cui cifra deve essere restituita in un preciso numero di rate. Niente di così diverso rispetto a un normale prestito bancario. La differenza è che queste rate vengono trattenute direttamente dal datore di lavoro e versate alla banca e che la rata mensile non può superare un quinto dello stipendio (o della pensione).

    La cessione del quinto può essere richiesta presentando determinati requisiti. Dipendenti pubblici e statali, dipendenti privati e pensionati possono richiedere la cessione del quinto, così come i dipendenti a tempo determinato purché, in quest’ultimo caso, il piano di rientro del prestito non superi il termine del contratto di lavoro.

    Cosa c’è da sapere

    Tra le cose importanti da sapere, occorre sottolineare che la cessione del quinto può essere richiesta da chi ha in corso altri prestiti o da chi ha avuto precedenti problemi di solvibilità bancaria. Questo evidenzia il fatto che si tratta di una soluzione particolarmente flessibile.

    È chiaro che questo prestito al consumo offre numerosi vantaggi a chi lo richiede. È bene sapere però che nonostante sia vantaggiosa per molti aspetti, la cessione del quinto non è senza spese, seppur minime. Per essere certi che si tratti della soluzione migliore, basta controllare ogni singola voce di spesa riportata sul contratto.

    Utile per conoscere informazioni e dettagli precisi sull’argomento, potete leggere l’infografica realizzata da IBL banca.
    Vuoi condividere l’infografica anche sul tuo sito? Copia il seguente codice ed inseriscilo nelle tue pagine:

    <a href="https://magazine.iblbanca.it/come-richiedere-cessione-quinto/" title="Infografica: Cessione del quinto dello stipendio" target="_blank">
    <img src="https://magazine.iblbanca.it/wp-content/uploads/2019/02/IBLBANCA_infografica_cessione-del-quinto.jpg">
    </a>
    Infografica "Come richiedere la cessione del quinto" realizzata da <a href="https://www.iblbanca.it/" title="Cessione del quinto dello stipendio" target="_blank">IBL Banca</a>
    




    Infografica “Come richiedere la cessione del quinto” realizzata da IBL Banca

    E senza un contratto?

    Il requisito per accedere al prestito è quello di avere un reddito fisso e dimostrabile, ma c’è anche una possibilità per altre categorie. Se non si ha un contratto in essere è possibile nominare un garante che possa versare la rata mensile al posto del richiedente qualora questi non potesse.

    Si tratta però di un’opzione non sempre perseguibile, perché deve essere realizzata analizzando precisi aspetti della richiesta e requisiti di chi richiede di poterne usufruire.

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