• Come funziona il sistema linfatico

    Il sistema immunitario del corpo umano dipende dal corretto funzionamento del sistema linfatico, che ne rappresenta una componente indispensabile al pari dell’appendice, delle tonsille, della milza, del midollo osseo, del timo e delle placche di Peyer, che si trovano nell’intestino tenue. Ne parliamo con Villa Regina Arco, casa di cura del Trentino che vanta quasi 90 anni di esperienza nel settore.

    Tra i trattamenti messi a disposizione degli ospiti della struttura c’è anche il linfodrenaggio manuale, che serve a curare le patologie del sistema linfatico e a ridurre gli edemi che sono provocati da un suo cattivo funzionamento. I linfedemi sono gonfiori che nella maggior parte dei casi compaiono sulle gambe o sulle braccia: il linfedema primario è di tipo congenito, mentre quello secondario può essere la conseguenza di una infezione, di una lesione o di un intervento chirurgico.

    Come è fatto il sistema linfatico

    Il sistema linfatico comprende due dotti raccoglitori, i linfonodi e i vasi linfatici, che si caratterizzano per le loro pareti sottili. Proprio come quello venoso, anche il sistema linfatico è in grado di trasportare i liquidi in tutto il corpo. La linfa, in particolare, viene diffusa negli spazi tra le cellule attraverso le pareti dei capillari. Quasi tutto il liquido è riassorbito dai capillari; i vasi linfatici drenano il liquido che resta, per poi riportarlo dentro le vene.

    Come sono fatti i vasi linfatici

    Distribuiti in tutto il corpo, i vasi linfatici drenano la linfa dai tessuti: sono più larghi dei capillari ma più piccoli delle vene. Essi sono muniti quasi sempre di valvole grazie a cui la linfa viene fatta fluire in direzione del cuore. Tra le sostanze contenute nella linfa ci sono le particelle estranee come i virus e i batteri, le cellule tumorali e le cellule danneggiate che sono penetrate all’interno dei liquidi tissutali; essa inoltre trasporta minerali, proteine e altre sostanze che garantiscono ai tessuti il nutrimento di cui hanno bisogno.

    I vasi linfatici

    I vasi linfatici drenano all’interno dei dotti collettori, il cui contenuto viene svuotato nelle vene succlavie che si trovano sotto le clavicole. Tali vene si incontrano dando vita alla vena cava superiore: è una vena di grandi dimensioni che drena il sangue in arrivo dalla parte superiore dell’organismo in direzione del cuore. I centri di raccolta della linfa sono, invece, i linfonodi, attraverso i quali passano tutti i vasi linfatici; essi sono posizionati in punti strategici e contribuiscono a rimuovere le particelle estranee e le cellule tumorali dalla linfa.

    I compiti del sistema linfatico

    Uno dei compiti più importanti tra quelli che vengono svolti dal sistema linfatico consiste nella rimozione delle cellule danneggiate dal corpo umano. Ciò è possibile grazie ai linfociti e ai macrofagi, leucociti specializzati che devono aggredire ed eliminare le particelle esterne, gli organismi infettivi e le cellule tumorali o danneggiate. In questo modo si assicura anche una protezione rispetto alla diffusione del tumore o delle infezioni.

    I linfonodi

    Quasi sempre i linfonodi si raccolgono nei punti da cui partono i vasi linfatici: si tratta della zona inguinale, delle ascelle e del collo. La rete di tessuto contenuta nei linfonodi comprende i macrofagi, le cellule dendritiche, i linfociti T e i linfociti B, compattati in modo denso. Si tratta di una vera e propria maglia che filtra i microrganismi dannosi, i quali vengono riconosciuti dai linfociti B e dai linfociti T, per poi essere aggrediti. I globuli bianchi nei linfonodi, a mano a mano che si accumulano, si relazionano con gli antigeni e interagiscono gli uni con gli altri, così da assicurare le risposte immunitarie nei confronti delle sostanze estranee.

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  • Codice POD, ecco cos’è e a cosa serve

    Spesso e volentieri si sente parlare di codice POD in riferimento alla bolletta dell’energia elettrica. Ebbene, si tratta di un codice alfanumerico che è lungo circa 14-15 caratteri e che viene associato all’utenza elettrica e poi diffuso al cliente finale proprio nel momento in cui viene portata a termine l’operazione di allacciamento.

    L’allacciamento della fornitura di energia elettrica collega, in pratica, la casa alla rete nazionale e si conclude con l’applicazione dell’apposito contatore con cui tener conto dei consumi. Sia l’allacciamento che l’associazione del codice POD contatore all’utente vengono effettuate sempre dalla società di distribuzione che la competenza di operare nel luogo in cui è residente la persona che ha richiesta la fornitura di energia.

    Qual è lo scopo principale del codice POD

    Il POD è un acronimo che sta per punto di prelievo dell’elettricità: questo codice ha come scopo principale quello di delineare con grande precisione l’utenza. Si tratta, in poche parole, della collocazione geografica esatta del luogo in cui l’energia elettrica è oggetto di prelievo da parte del singolo utente.

    Ciascuna abitazione risulta essere collegata, quindi, al sistema che si occupa della distribuzione dell’energia elettrica locale attraverso il POD. Questo codice che va a identificare l’utenza viene richiesto spesso e volentieri per un gran numero di attività che sono collegate a quella specifica fornitura di energia elettrica. Tra le operazioni per cui è fondamentale conoscere il POD troviamo l’attivazione del contatore, così come il subentro oppure la voltura, ma anche quando bisogna cambiare il fornitore.

    Ecco, proprio nel caso in cui volessimo modificare il fornitore per sceglierne uno che offre una tariffa più vantaggiosa e che permette di risparmiare qualcosina in più alla fine dell’anno, il codice POD rimane sempre uguale. Il motivo? Semplice, visto che non è legato direttamente al contratto che viene stipulato con il singolo fornitore, ma sta a indicare una collocazione geografica ben precisa. Anche se l’intestatario della bolletta dovesse cambiare, il codice in questione non verrà modificato.

    Dove si può trovare il codice POD

    Rinvenire questo codice è molto facile, dato che si può individuare facilmente non solo sulla bolletta della luce, ma anche direttamente sul contatore elettrico, anche se solamente nei modelli più avanzati dal punto di vista tecnologico. Può succedere di avere dei problemi a individuarlo: in questo caso, qualora l’utenza fosse già stata attivata, è sufficiente fare un colpo di telefono al servizio clienti del fornitore dell’energia elettrica ed ecco che si potrà conoscere in men che non si dica il codice POD della propria utenza.

    Sul territorio italiano, le prime due lettere del codice POD sono sempre “IT”, a cui poi seguono altre cifre, fino ad arrivare ad un numero complessivo pari a 14-15 caratteri. L’assegnazione avviene esattamente nel momento in cui si verifica l’allacciamento. Il codice POD, ad ogni modo, si può individuare anche sulla prima oppure sulla seconda pagina della bolletta della luce: dovrete cercare all’interno della sezione denominata “Dati della fornitura”.

    Come è formato il codice POD

    Come dicevamo, il codice POD è rappresentato da una sequenza alfanumerica che inizia con il codice nazione, ovvero IT entro i confini italiani, che stanno proprio a indicare la nazionalità che caratterizza l’utenza. Poi c’è il codice distributore: in questo caso, si tratta di tre cifre che si riferiscono al codice di identificazione del distributore luce locale.

    Quindi, troviamo il codice servizio, identificato con la lettera E, che è obbligatorio per legge. A questo punto ecco che c’è il codice punto di prelievo, che comprende otto cifre e va a indicare in maniera esatta la posizione di prelievo. Infine, c’è la chiave di controllo, un carattere che in alcuni casi può anche mancare, visto che è solamente di controllo.

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  • Come utilizzare al meglio i social network

    Se non sei social, sei reale? Nella nostra società verrebbe quasi da porre, e porci, questa domanda. Sembra ormai indissolubile il legame tra qualsiasi persona e luogo ed il suo alter ego virtuale, il profilo che – via web – certifica la presenza anche all’interno della società concreta. Un vero e proprio paradosso, riflettendoci un attimo, ma niente di più vero. Siamo infatti arrivati ad un punto tale per cui sono iconici e fanno notizia quei casi di persone che un profilo virtuale non ce l’hanno, e riescono ugualmente a non essere tagliati fuori dalla società.

    I canali social sono però fondamentali non solamente sotto questo punto di vista, quello personale e legato alla vita privata, ma anche per quanto riguarda l’ambito lavorativo: ormai è diventato un must anche usare i social network per fare pubblicità alla propria attività. Questa è una trasformazione sostanziale vissuta dal mondo del lavoro negli ultimi anni, che l’ha profondamente segnato e modificato. Non ha importanza di quale attività si tratti o della sua grandezza, in termini di fama e di clientela: chiamarsi fuori dal mondo virtuale significa, almeno, partire in svantaggio nella sfida a tutti i propri competitor.

    Pubblicizzare il nostro business: le regole basilari

    Ma quali sono i metodi più adatti per utilizzare i nostri social network nel modo migliore, in questa direzione? Andiamo a vedere quali possono essere i primi passi per pubblicizzare la nostra attività sul web, cercando di non sperperare troppe risorse – a partire dal tempo, elemento essenziale – nella rincorsa a questo obiettivo. In primo luogo è sicuramente basilare scegliere con attenzione su quali social network apparire. Questo perché le piattaforme non sono tutte uguali, anzi presentano fondamentali distinzioni.

    Sia nei servizi che offrono, sia soprattutto nel target di popolazione da cui sono utilizzati. Individuare i social più adatti alle nostre campagne significa anche, automaticamente, individuare il nostro target di riferimento. Le community sono differenti, e noi dobbiamo essere in grado di mostrare di “parlare la loro stessa lingua” a quelle che ci interessano.

    Seconda regola fondamentale è quella di “esserci” ma senza esagerare: il troppo stroppia, anche in questo caso. La qualità vince sempre rispetto alla quantità – inteso in questo senso anche banalmente in termini di contenuti postati quotidianamente – e la nostra intenzione non è di certo quella di “nauseare” il nostro pubblico a forza di ricordargli la nostra presenza sulla piattaforma. Questo aumenterà anche la nostra credibilità.

    Fondamentale è poi creare una nostra identità specifica, che differisca per alcuni elementi essenziali da tutte quelle pagine che possono già essere presenti sul social e anche ovviamente dai nostri competitor. In questo modo sarà immediato per gli utenti identificarci e, per la community più stretta, alimentare sempre più quel senso di fidelizzazione. Attenzione però ad un aspetto a questo collegato: non buttiamoci a capofitto nella creazione di post commerciali, almeno all’inizio della nostra avventura online.

    Il potere della condivisione

    Giunti a questo punto, come creare contenuti di livello e generare traffico di qualità sul web? Sicuramente attraverso le tecniche legate al SEO, che è sempre possibile affinare. Ma anche sfruttando il potere della condivisione. Se riusciremo a coinvolgere il nostro pubblico, utilizzando lo storytelling corretto nel modo più adatto, la condivisione sarà un procedimento quasi automatico per la nostra community: ed una condivisione perpetrata nel tempo diventa viralità.

    Che cosa significa questo? Che, pur ricordandoci sempre che la nostra presenza sui social è finalizzata alla vendita di un determinato prodotto e non a scopi ludici o amicali, la capacità di coinvolgere il pubblico fa la differenza. Attirando e coinvolgendo saremo in grado di ampliare la nostra rete giorno dopo giorno.

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  • Personale utile in albergo: tutti i ruoli ricercati per la gestione

    La gestione di un albergo è un qualcosa di sicuramente molto importante e, per questo motivo, ci si affida ad un personale specifico che sia in grado di ricoprire ruoli di grande valore, ovviamente con grande professionalità e serietà. Sempre più direttori d’albergo sanno che c’è bisogno di figure specializzate e altamente professionali per gestire l’apparato di un albergo – tutt’altro che semplice da amministrare – nel modo migliore possibile.

    Anche per questo motivo, non a caso, i servizi che permettono di aiutare un direttore d’albergo in quest’ambito aumentano e, di conseguenza, altre figure professionali (basate sulla ricerca di professionisti qualificati) si evidenziano nel mercato come fondamentali. Occorre, a questo punto, effettuare una panoramica delle figure più valide e importanti nel contesto dell’albergazione, che sia fondamentale sia per chi vuole qualificarsi, sia per chi invece è alla ricerca di personale.

    Le figure professionali richieste per la gestione di un albergo

    Al fine di realizzare un’ottima gestione dell’impianto di un albergo, c’è bisogno di una serie di figure specifiche che siano preposte alla realizzazione di una gestione professionale e di una amministrazione di tutti gli spazi e i settori per cui sono predisposti. I direttori d’albergo sanno che – all’interno di un albergo – c’è bisogno di figure sempre preparate dal punto di vista professionale, oltre che in grado di amministrare nel modo migliore possibile gli spazi e i diversi settori.

    Si tratta di diverse figure, il cui grado di professionalità può essere o meno complesso. Di sicuro, una delle figure più importanti all’interno del personale utile per un albergo è quella del receptionist, che rappresenta l’immagine stessa di un albergo che deve presentarsi nel modo migliore possibile ai propri clienti.

    Il receptionist deve essere sempre disponibile e pronto ad accogliere tutti i clienti, nel rispetto delle loro esigenze e pronto a risolvere qualsiasi tipo di problema che possa presentarsi: allo stesso tempo, dunque, deve manifestare anche una certa prontezza di fronte alle problematiche che potrebbero porsi, assicurando un servizio impeccabile per tutta la durata del suo turno, specie se questo avviene di notte.

    Legato all’accoglienza dei potenziali clienti è anche il fenomeno del facchinaggio: chi viaggia con tanti bagagli potrebbe presentare dei problemi nel trasportarli tutti all’interno della propria camera, ed è per questo che i facchini devono essere pronti nell’assicurare un servizio invidiabile, e tale da portare tutti i clienti ad essere soddisfatti della gestione del problema dei bagagli. E’ fondamentale, ovviamente, presentarsi nel migliore dei modi e con la massima disponibilità possibile ai clienti, non soltanto per un discorso meramente economico ma anche e soprattutto di fidelizzazione degli stessi.

    Per questo motivo, le figure fondamentali che sono preposte per la gestione degli alberghi sono quelle che si occupano della pulizia degli ambienti: il personale di pulizia deve essere adatto al rispetto degli spazi privati dei vari clienti ma, allo stesso tempo, deve assicurare una pulizia impeccabile della stanza e dei luoghi che il cliente frequenta. E’ ovvio che anche la persona debba porsi in un livello di rispetto rispetto alla figura gestionale, cercando di non creare delle condizioni disastrose a cui porre rimedio, ma – allo stesso tempo – chi lavora nel personale di pulizia deve essere pronto a tutte le possibili problematiche ed esigenze che si pongono.

    Infine, come dimenticarsi del personale addetto alla realizzazione del servizio di ristorazione? La formazione HACCP, nella gestione di un albergo e dei suoi spazi specifici, è assolutamente richiesta per legge ma – allo stesso tempo – sono tanti altri gli elementi che possono rendere il personale adatto alla richiesta di un albergatore: passione, dedizione, puntualità e amore per la propria disciplina.

    Chef, maitre e barman sono figure silenti nella gestione di un albergo, ma fondamentali nella maggior parte del rating dell’albergo stesso: molti dei giudizi avanzati da parte dei clienti si articolano intorno al cibo che mangiano e alla sua realizzazione e, in definitiva, è fondamentale accontentare i gusti di un pubblico molto esigente, cercando di non snaturare mai la propria arte e passione.

    Come ricercare personale utile per la gestione di un albergo

    Non è sempre semplice trovare sul mercato personale utile e addetto alla gestione e all’amministrazione degli spazi. Gli alberghi che si distinguono all’interno di un contesto cittadino sono molteplici e, allo stesso tempo, non tutti possono avere a disposizione personale addetto in modo semplice. Ma come si può ovviare a questa difficoltà, in modo da realizzare un albergo gestito nel modo migliore possibile?

    Negli ultimi si sono diffuse sempre più applicazioni e piattaforme in grado di controllare la disponibilità del personale sul mercato, oltre che la presentazione del personale stesso. Queste realtà riescono a far sì che ci sia un contatto con tutti gli aspiranti membri del personale, in modo da valutare la persona e le sue potenzialità.

    Ma non è ancora finita qui, dal momento che negli ultimi anni si sono sviluppate sempre più realtà e servizi di outsourcing per alberghi, che permettono di agire direttamente nel mercato per ricercare tutte le figure che possono essere adatte al contesto richiesto. La gestione di queste comunicazioni funziona nel modo migliore possibile e permette di venire incontro a tutte le esigenze degli albergatori.

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  • Instagram per avvocati: è utile o no?

    Quando si parla della professione di avvocato, al giorno d’oggi è impossibile non chiamare in causa la promozione sul web. Non potrebbe essere altrimenti dato che la rete è il luogo dove gli utenti finali si informano per cercare prodotti e servizi e dove finalizzano l’acquisto finale.

    Se sei un avvocato e hai intenzione di iniziare a promuovere la tua attività sul web (su https://promozioneavvocato.it/marketing-avvocati/ puoi trovare alcune informazioni utili in merito), avrai sicuramente valutato la possibilità di aprire un profilo Instagram. Conviene o no? Nelle prossime righe, cercheremo di dare assieme una risposta a questa domanda.

    Perché un avvocato dovrebbe essere presente su Instagram

    Un avvocato dovrebbe essere presente su Instagram? Assolutamente sì. Il primo motivo è legato al fatto che, negli ultimi anni, questo social è cresciuto tantissimo. Secondo i dati rilasciati nel 2019 da Hootsuite e da We Are Social, Instagram è utilizzato dal 55% degli utenti web in Italia (terzo gradino dopo Facebook e YouTube).

    Rappresenta quindi un bacino di potenziali clienti senza dubbio consistente e, solo per questo, un avvocato che ha intenzione di promuoversi efficacemente sul web dovrebbe prenderlo in considerazione.

    Instagram, un contesto dove si può spaziare tra numerosi format

    Come ben si sa, quando si parla di Instagram si inquadra un contesto dove è possibile destreggiarsi con vari format. Si ha a che fare con le immagini, ma anche con i video. Questo consente di spaziare notevolmente per quanto riguarda le tipologie di contenuti, che possono andare dalla foto istituzionale fino all’infografica.

    Brand awareness, e non solo

    Grazie al flusso continuo delle Stories – che possono essere anche sponsorizzate – Instagram rappresenta un punto di riferimento molto importante per chi vuole ottimizzare la brand awareness.

    I vantaggi sono numerosi e non si limitano a questo aspetto. Grazie alle Stories, per esempio, è possibile organizzare delle sessioni di Q&A. Ottime a tal proposito sono anche le dirette. Tramite questi approcci strategici, si ha modo di mostrare in maniera concreta quello che si sa fare e di ottimizzare il livello di autorevolezza percepita della propria figura professionale.

    Come utilizzare Instagram per promuovere un’attività legale

    Se si punta a utilizzare Instagram per promuovere la propria professionalità di avvocato, è opportuno procedere con metodo. Ciò significa considerare innanzitutto la palette di colori. A colpo d’occhio, il profilo deve dare un’idea di uniformità cromatica.

    Un altro consiglio prevede il fatto di scrivere testi – tecnicamente si chiamano caption – aventi uno specifico tono di voce. Questo significa che, per esempio, il registro linguistico del profilo Instagram di uno studio di avvocati specializzato in diritto aziendale e avente alle spalle decenni di storia sarà diverso da quello dello studio appena aperto specializzato in diritto del web.

    Un altro aspetto importante da tenere sotto controllo riguarda la gestione degli hashtag, strategici per la visibilità del brand. Proseguendo con i consigli dedicati agli avvocati che vogliono gestire Instagram in maniera efficace, ricordiamo anche l’importanza di pubblicare con costanza.

    Quando si decide di aprire un profilo su un social, si fa una promessa alla propria utenza. Iniziarlo e tenere tutto fermo per mesi dopo qualche post non ha senso.

    Concludiamo ricordando che, dopo le dirette e le Stories dedicate alle sessioni di Q&A, è opportuno chiedere il feedback degli utenti, facendo magari domande sugli argomenti che interessano maggiormente e che si vorrebbero vedere trattati in futuro.

    Un ulteriore consiglio finale è legato al fatto di non trascurare le Stories in evidenza. Grazie ad esse, infatti, è possibile permettere all’utente di scegliere subito gli argomenti su cui focalizzarsi e di farsi un’idea del professionista che ha davanti.

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  • Motore brushless: che cos’è, come funziona e applicazioni

    Un motore brushless è un tipo di motore elettrico a corrente continua (BLDCM, Brushless Direct Current Motor) o alternata (PMSM, Permanent Magnet Syncronous Motor) che viene utilizzato per una serie di applicazioni specifiche e di grandissima importanza. Si tratta di un motore che ha dei rotori a magneti permanenti e statori a campo magnetico stazionario o rotante. In altre parole, data la composizione di questi particolari tipi di motori, a differenza di quelli a spazzole essi non hanno bisogno di contatti elettrici striscianti per funzionare.

    Per questo motivo, data la minore resistenza meccanica che c’è bisogno per il loro funzionamento, la possibilità che si formino delle scintille al crescere della velocità di rotazione è praticamente nulla, generando dunque la mancata necessità di una manutenzione periodica e un utilizzo molto più continuativo di questi motori stessi, specie nell’ambito della robotica e della meccanica, all’interno delle quali è fondamentale avere dei dispositivi di questo tipo che funzionino nel migliore dei modi.

    Coloro che operano nel settore della robotica sanno che un motore brushless si avvicina molto a come funziona un motore passo-passo, nonostante la differenza degli avvolgimenti dello statore che non sono alimentati tutti contemporaneamente ma in modo ciclico. Eppure, per tutti coloro che non dovessero essere pratici del settore e che avessero bisogno di delucidazioni in merito, ecco tutto ciò che c’è bisogno di sapere in merito al funzionamento di questi dispositivi e, soprattutto, quali sono le applicazioni degli stessi.

    Che cos’è un motore brushless

    Un motore brushless è un motore non dotato di spazzole. Potrebbe essere un dato tutt’altro che rilevante, ma in realtà si tratta di un qualcosa di importantissimo. Un motore a spazzole, infatti, ha bisogno di collettori rotanti che chiudono il circuito elettrico tra l’alimentazione e gli avvolgimenti, in modo da creare una circolazione della corrente per realizzare l’inversione delle forze elettrodinamiche che concorrono al funzionamento di questi dispositivi. Ciò crea le naturali scintille che si possono osservare all’interno di un dispositivo robotico, elettronico o meccanico, o quei continui malfunzionamenti che potrebbero essere registrate nei dispositivi tali da ricorrere a un intervento meccanico.

    Al di là della mancanza di spazzole, che come accennato precedentemente caratterizza un qualcosa di molto importante per il motore stesso, il motore brushless funziona attraverso corrente continua, al fine di realizzare la rotazione del campo magnetico e da controllare la commutazione della corrente. Il rendimento di macchine di questo tipo, dato il funzionamento risultante e le varie funzioni che sono determinate dalla mancanza di spazzole e non solo, è sicuramente superiore rispetto ai motori a corrente continua asincroni e dotati di spazzole, Con una percentuale massima che arriva addirittura allo 0,98.

    Applicazioni del motore brushless

    Date le caratteristiche e le funzioni prese precedentemente in considerazione, sono tantissime le applicazioni del motore brushless che avvengono nel settore della robotica, della meccanica e dell’elettronica, al fine di servirsi di dispositivi che riescono a rendere sicuramente in modo migliore e a offrire dei considerevoli vantaggi che non possono essere assolutamente sottovalutati. Tra le applicazioni del motore brushless ci sono sicuramente quelle navali, che si servono di tecnologie della superconduzione che permettono un largo utilizzo e soprattutto una grande efficienza nel settore.

    Allo stesso tempo, questi motori sono molto utilizzati soprattutto in campo industriale all’interno delle cosiddette macchine automatiche, che hanno bisogno di movimenti precisi e rapidi data la mancanza di ingombri di qualsiasi tipo, oltre che del bisogno di versatilità che si adatta anche ad apparecchiature di controllo, programmabili per la diagnostica di motori e per il controllo delle attrezzature.

    Oltretutto, a voler considerare una delle applicazioni più celebri di questi motori, basterebbe prendere in considerazione la Formula E, la nuova forma di automobilismo che si è sviluppata negli ultimi anni e che differisce per una serie di fattori rispetto alla Formula 1.

    Ma non è ancora finita qui, dato che il grande sviluppo commerciale di questi motori ha portato ad una grande richiesta anche nel settore civile, laddove c’è bisogno di una efficienza energetica che è stata riscontrata grazie al mercato della superconduzione e della refrigerazione. Insomma, negli ultimi anni data la grande convenienza di questi motori e il rendimento degli stessi, l’utilizzo di questi dispositivi di grande importanza si sta allargando sempre più, divenendo prorompente all’interno di diverse fasce del mercato.

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  • Sempre più albergatori affidano la gestione dei servizi a società di outsourcing

    Al giorno d’oggi, sempre più direttori di hotel decidono di ottimizzare la gestione interna affidando determinati servizi a società di outsourcing alberghiero. Ciò consente loro di delegare incombenze quali pulizie e rinnovo della biancheria, concentrandosi sul personale o su eventuali upgrade da effettuare per offrire il meglio ai clienti.

    Il primo vantaggio, quindi, è quello di ottimizzare il tempo, seguito da quello costituito dal risparmiare denaro. E questo grazie a un miglior controllo della qualità da parte dei professionisti dell’outsourcing, che permettono di eliminare qualsiasi spreco impiegando le giuste tempistiche. Si pensi, ad esempio, a un hotel che riceva decine di prenotazioni per la settimana di ferragosto: ogni camera dovrà essere impeccabile, pavimenti e cucine puliti a fondo e gli asciugamani di ricambio sempre disponibili, senza margine di errore.

    Il personale che dovrà occuparsi di tutti questi compiti sarà gestito interamente dal caposquadra dell’azienda esterna alla quale l’albergatore si è affidato, consentendogli di concentrarsi sull’accoglienza, sul menù da proporre e persino sulle attività interne da offrire ai propri avventori.

    Le pulizie sono il servizio principale richiesto in outsourcing dagli albergatori. Presentare camere impeccabili ai clienti, infatti, è un aspetto fondamentale, ma riuscire a trovare da soli del personale qualificato può rivelarsi piuttosto difficoltoso. Per questo ricorrere all’esternalizzazione viene considerata la soluzione migliore per garantire alla propria struttura un servizio efficiente: la società italberghi srl, per esempio, mette massima cura nell’housekeeping e offre proposte personalizzate ai propri clienti, in modo da aderire perfettamente alle peculiari esigenze di ogni singola struttura ricettiva.

    In ogni caso, non manca la domanda anche in altri settori: ad esempio, quando servono camerieri specializzati addetti alla sala o al servizio ai piani. Trovare personale qualificato, che abbia la formazione HACCP richiesta dalla legge e che svolga magari il suo lavoro con passione, può risultare un’impresa lunga e complicata. Poter contare su chef, maître e barman che sappiano come gestire la cucina a vari livelli, per il proprietario di un albergo equivale già ad essersi assicurato metà del lavoro.

    Un’altra preoccupazione che affligge gli albergatori riguarda la ricerca di un portiere o un receptionist che possa garantire la loro presenza anche su turnazioni di 24 ore. In questo caso, l’outsourcing sarà utile per trovare serietà, affidabilità e professionalità: requisiti indispensabili quando si tratti di interfacciarsi per primi con i clienti appena arrivati.

    Un receptionist, infatti, rappresenta l’immagine stessa dell’albergo e l’accoglienza ricevuta costituirà la prima impressione generale sulla struttura. Per questo, anche di notte il servizio dovrà risultare impeccabile. Legato alla prima accoglienza è anche il facchinaggio. I clienti che viaggiano con molte valigie, o che comunque necessitano di trasportarle fino al piano, apprezzeranno velocità ed efficienza.

    Ma vi sono anche servizi non continuativi, che vengono proposti solo poche volte durante l’anno, in determinati periodi. È il caso della predisposizione di sale per convegni o eventi speciali quali un matrimonio; molti hotel si trovano a dover affrontare di rado tali allestimenti e affidarsi a qualcuno che sia nel settore da anni può essere determinante per la buona riuscita delle varie operazioni. In tali casi, occorre provvedere agli arredi e alle eventuali decorazioni, quindi è necessaria una vera e propria squadra di esperti da reclutare in outsourcing. 

    Il discorso è analogo per la manutenzione di vario genere, che può rendersi necessaria in un albergo: da quella ordinaria per il mantenimento di apparecchiature elettriche o caldaie, a quella straordinaria che riguardi riparazioni o sostituzioni. Vi sono società di outsourcing che si occupano di tinteggiare muri, di applicare parquet e persino di effettuare un restyling completo degli arredi.

    Un ultimo vantaggio è legato anche al controllo continuo che è possibile avere sul personale fornito in outsourcing: aziende come Italberghi, infatti, sono dotate di software e app che snelliscono le comunicazioni sia per ottimizzare il lavoro stesso, che per velocizzare la visione d’insieme da parte dell’albergatore, che saprà sempre cosa sta accadendo nei vari settori, semplicemente accendendo un computer o collegandosi con lo smartphone.

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  • Lavori di falegnameria in casa: l’importanza di affidarsi ad un professionista

    Nella ristrutturazione di una casa assumono un’importanza fondamentale anche i lavori di falegnameria. Chi opera in questo settore deve poter assicurare dei lavori precisi e di alta qualità. In primo luogo un falegname si può occupare della produzione di finestre e di porte. Tutte le realizzazioni devono essere effettuate con una grande cura, per la produzione di elementi che in casa possono davvero fare la differenza in termini di qualità e di resistenza nel tempo. L’obiettivo è quello di garantire la funzionalità, non trascurando naturalmente la sicurezza e nemmeno il design, che assume una rilevanza sempre notevole nella predisposizione di tutti gli elementi all’interno degli ambienti dell’abitazione.

    Perché è importante affidarsi ad un professionista

    La prima cosa da fare, quando abbiamo bisogno di un lavoro di questo tipo, è quella di rivolgersi ad un professionista che lavora in questo settore. È essenziale, per predisporre il budget da destinare ai vari lavori per la casa, confrontare diversi preventivi effettuati da varie ditte specializzate, anche tramite il servizio offerto da www.preventivone.it.

    Solo così potrai avere le idee molto chiare su quanto andrai a spendere per realizzare i lavori che ti servono per la tua abitazione.

    Il falegname si occupa quindi di lavori di produzione di vari elementi importanti per un’abitazione, ma allo stesso tempo effettua anche opere di manutenzione, che si rivelano necessarie soprattutto per garantire la sicurezza degli ambienti domestici e per far durare nel tempo gli elementi messi a punto dal professionista stesso.

    Naturalmente il lavoro di un falegname non si limita alla realizzazione di strutture essenziali per l’abitazione, come le porte o le finestre. È una professione che può fornire gli strumenti giusti anche per l’arredamento della casa, in maniera particolare quando questo deve essere predisposto su misura, per adattarsi ai vari ambienti dell’abitazione.

    Un falegname può realizzare differenti opere personalizzate sulla base della lavorazione del legno per garantire il soddisfacimento delle necessità di tutti i clienti. Un falegname può quindi realizzare scale personalizzate, ma anche librerie e altri mobili che hanno l’obiettivo di arricchire un ambiente nel migliore dei modi.

    Proprio per questo motivo è fondamentale rivolgersi, quando si ha la necessità di lavori da personalizzare, ad una ditta specializzata nella lavorazione del legno, per rendere la casa un ambiente maggiormente caratterizzato dal comfort abitativo.

    Le differenze tra falegnameria industriale e artigianale

    Esistono comunque delle specifiche differenze, tenendo conto degli ambiti lavorativi di un professionista che opera in questo settore. Ad esempio possiamo far rientrare all’interno della falegnameria industriale un operatore che si occupa di lavorazione in serie degli elementi, con l’aiuto di macchine apposite che garantiscono una grande produzione.

    C’è poi la falegnameria artigianale, che è quella che prevede la messa a punto di realizzazioni su misura, in base alle indicazioni dei clienti. In questi casi spesso si realizza un utilizzo del legno maggiormente artistico, per la creazione di mobili e arredi unici nel loro genere, come le cucine.

    Un falegname che opera nell’ambito della falegnameria artigianale effettua il suo lavoro tenendo conto delle esigenze specifiche dei clienti, mettendo a punto delle specifiche realizzazioni su misura, dei lavori che in genere non possono essere creati con una produzione in serie di tipo industriale.

    Affidarsi ad un’azienda specializzata è sempre importante, perché in questo modo si hanno a disposizione sempre dei lavori di qualità. Tieni conto sempre del tuo budget quando devi realizzare dei lavori in casa e decidi di contattare un professionista.

    Per questo dovresti sempre confrontare tra i numerosi preventivi personalizzati di aziende della tua zona, anche per fare la scelta giusta in termini di un buon rapporto tra qualità e prezzo. Ricordati che a volte sostenere un costo ridotto potrebbe determinare un lavoro che non viene fatto a regola d’arte: tieni conto sempre della qualità del servizio che ti viene offerto, anche in riferimento alla scelta dei materiali.

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