Dal 1° marzo 2021 è entrata in vigore la nuova etichetta energetica, un provvedimento varato dalla Comunità Europea nel 2019 al fine di aggiornare le indicazioni per i consumatori. L’etichetta energetica è presente in Italia dal 1998. Gli avanzamenti tecnologici e i miglioramenti delle performance degli elettrodomestici in commercio, l’avevano però resa nel tempo poco chiara, perché raggiunta e superata l’efficienza indicata nella classe A in vigore, e si sono dovuti introdurre i famosi segni “+”, che hanno finito per confondere i consumatori.
Si è pensato dunque ad una nuova classificazione che potesse anche rappresentare uno stimolo per le aziende produttrici a raggiungere nuovi livelli di efficienza energetica e a ridurre ancora di più i consumi.
Il tema della sostenibilità ambientale è al centro del dibattito internazionale e risulta fondamentale a tutti i livelli spingere verso scelte sempre più consapevoli dal punto di vista della tutela dell’ambiente, allo scopo di ridurre le emissioni e cercare di recuperare dai danni degli anni passati. Per questo, accanto alla promozione di acquisti sempre più efficienti, sono attive campagne di sensibilizzazione verso la riparazione e la manutenzione, anche grazie all’entrata in vigore del diritto alla riparazione, che assicura a tutti i consumatori pezzi di ricambio per gli elettrodomestici per 10 anni. Diversi servizi utili di assistenza per i consumatori come www.sulsicuro.it offrono degli spunti interessanti per comprendere come avere ricambi originali senza ricorrere ad un nuovo acquisto. È importante applicare entrambe le pratiche per riuscire a contenere i consumi ed evitare sprechi. Lo smaltimento di rifiuti ingombranti richiede ulteriori emissioni nell’ambiente: è preferibile dunque conservarli per la loro durata prevista, evitando l’accumulo di materiale che potrebbe essere tranquillamente riutilizzato.
Come si legge la nuova etichetta
La classificazione della nuova etichetta rimane invariata rispetto alla precedente: si avranno comunque le classi energetiche da A a G, ma spariranno i segni “+”. Cambiano inoltre i parametri che consentono di inserire un elettrodomestico nell’una o nell’altra classe: un elettrodomestico che prima si classificava come A, nella nuova etichetta sarà classificato indicativamente come C. Al momento non ci sono elettrodomestici in classe A, quindi si dovranno attendere nuovi apparecchi, e questa è certamente una sfida interessante per le aziende produttrici.
A seconda della famiglia di prodotto, con la nuova etichetta vengono poi riportati i dati di consumo per 100 cicli di lavaggi per lavatrici, lavasciuga e lavastoviglie, di consumo annuo per il frigorifero e di consumo ogni 1000 ore per schermi e lampadine. Per le lampadine la nuova etichetta entrerà in vigore a settembre 2021. Ogni etichetta sarà inoltre corredata di un QR Code che consente di avere ulteriori informazioni sull’apparecchio. Sarà quindi molto più semplice avere indicazioni specifiche sull’elettrodomestico.
Perché è importante conoscere la nuova etichetta
La nuova etichetta è importante per capire innanzitutto, come detto, quanta energia effettivamente sarà consumata in base alle ore di utilizzo. Sarà uno strumento prezioso per evitare uno spreco di energia e tenere sotto controllo i consumi domestici, ma anche per fare una corretta valutazione sull’investimento. In secondo luogo sarà utile a capire se l’elettrodomestico rientra nelle agevolazioni fiscali. Nella legge di bilancio 2021 infatti è stato prorogato il bonus mobili ed elettrodomestici che consente ai contribuenti che stanno effettuando ristrutturazioni di avere uno sconto del 50% sull’Irpef della dichiarazione dei redditi per l’acquisto di arredamento e di grandi elettrodomestici, con un tetto di spesa che passa da 10.000 a 16.000 euro.