Category Archives: Economia

Economia e finanza italiana e mondiale, guide ed opinioni sull’andamento della borsa e trading online. Criptovalute in confronto.

La ripresa del mercato immobiliare: le prospettive future

Il rischio spread è davvero in grado di mettere in crisi chi si appresta a comprare casa e, quindi, ad accendere un mutuo? Il dibattito tra Laura Castelli e Pier Carlo Padoan ha scatenato gli esperti del settore che hanno spiegato se e in che modo l’aumento del differenziale tra i bund tedeschi e i btp italiani può condizionare i tassi di interesse che saranno applicati ai mutui nei prossimi mesi. Quel che è certo, per il momento, è che le compravendite di immobili sono in crescita, mentre i prezzi sono in calo. I dati che provengono dall’indagine semestrale del Notariato riguardano le vendite che sono state portate a termine tra il mese di gennaio e il mese di giugno di quest’anno: come detto, essi dimostrano l’incremento delle compravendite delle case, ma anche l’aumento della cifra che gli istituti hanno messo a disposizione per i mutui.

La discesa dei prezzi

Lo scenario è stato caratterizzato anche da una discesa dei prezzi: ecco perché gli italiani che possono contare su un budget superiore alla media hanno deciso di concentrarsi sugli immobili di lusso. Stando alla ricerca del Notariato, oltre la metà degli immobili rientra in una fascia medio-alta; poco più del 30% fa parte delle case di tipo economico, mentre la percentuale rimanente riguarda le abitazioni da almeno 1 milione di euro. Le banche paiono meno restie alla concessione dei mutui rispetto a quel che accadeva sino a pochi anni fa: un ritorno della fiducia nei confronti del mercato immobiliare, con più della metà delle compravendite che ha riguardato immobili che hanno usufruito dell’agevolazione per la prima casa.

Le richieste degli italiani

La richiesta maggiore si è concentrata sugli immobili di tipo civile, cica il 50%; il 30% ha riguardato gli immobili di tipo economico, vale a dire quelli che sono accatastati nella categoria A3. Le villette, che rientrano nella categoria A7, hanno catturato l’attenzione di un acquirente su dieci. L’analisi dei soggetti interessati all’acquisto ha messo in evidenza che in meno del 10% dei casi sono state le imprese a vendere: di conseguenza, in nove casi su dieci si è fatto riferimento a soggetti privati.

La situazione dei mutui

Quanto tempo è necessario per ottenere un mutuo? Che si abbia bisogno di finanziamenti per case di lusso in vendita a Roma, per appartamenti in condominio a Milano, per ville a Napoli o per qualsiasi altro tipo di soluzione abitativa, i tempi dell’istruttoria sono scesi in misura consistente rispetto al passato. Per esempio, a Roma e a Milano si è passati dai 141 giorni di media richiesti lo scorso anno ai 134 giorni del 2018: in pratica, una settimana in meno. Nei capoluoghi di provincia, poi, i numeri sono più elevati. Facendo riferimento sempre ai primi sei mesi dell’anno in corso, c’è stato quasi il 6% di erogazioni di mutui in più rispetto al primo semestre del 2017. Gli importi, a loro volta, sono cresciuti, con finanziamenti medi di 150mila euro che in alcuni casi hanno toccato punte di 200 o 300mila euro.

Dove è più lunga l’istruttoria?

Genova nel Nord Ovest, Verona nel Nord Est e Bari al Sud sono le città nelle quali l’istruttoria media è più lunga. Il 72% delle compravendite di immobili in Italia coinvolge coppie con o senza figli, e in circa il 56% dei casi si tratta di persone di età compresa tra i 18 e i 44 anni. Il 56% del campione preso in considerazione, invece, ha deciso di mettere in vendita il proprio immobile per ottenere liquidità. Su questo scenario positivo, tuttavia, pare aleggiare un’ombra oscura: quella relativa al Fondo di garanzia per i mutui, per il quale gli stanziamenti potrebbero terminare alla fine del 2018.

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Consigli e tecniche per fare trading online

L’importanza di scegliere il giusto partner di intermediazione può determinare il successo finanziario o il fallimento. Prima di scegliere un servizio di intermediazione online, chiedi tutti i dettagli, come i prezzi e le scelte di investimento disponibili.

Informati su come fare trading online (Sapienza Finanziaria propone interessanti suggerimenti) per imparare a negoziare i titoli, acquisisci nozioni sugli indicatori di rendimento finanziario, tramite notizie, siti web finanziari, podcast e corsi. Di seguito alcuni libri da leggere, che possono esserti utili:

  • “The Intelligent Investor” di Benjamin Graham (Harper Business, 200);
  • “Cosa devi sapere prima di investire” di Rod Davis (Barron’s Educational Series, 2003);
  • “L’arte e la scienza dell’analisi tecnica” di Adam Grimes (Wiley, 2012);
  • “Contrarian Investment Strategies” di David Dreman (Free Press, 2012).

Per acquisire sempre più esperienza potresti esercitarti con un simulatore di trading online, che ti permette di mettere in pratica le abilità con zero rischi. Tuttavia, tieni presente che i simulatori non riflettono le vere reazioni del trading e di conseguenza sono meglio utilizzati per testare i sistemi teorici.

I profitti reali sono molto più difficili da ottenere rispetto ai profitti sperati. Ecco alcuni simulatori di azioni online da poter sperimentare:

  • Investopedia;
  • MarketWatch;
  • Wall Street Survivor.

Un suggerimento da non prendere sotto gamba è quello di diversificare il portafoglio rendendoti conto che la compravendita di azioni è una fonte di denaro inaffidabile, quello che è stato redditizio oggi potrebbe non esserlo domani.

Diversificare il tuo portafoglio di trading significa scegliere diversi tipi di titoli al fine di spalmare il rischio, investendo in diversi tipi di attività, permettendo alle perdite in un settore di essere compensate dai guadagni in un altro.

Un buon modo per diversificare può essere quello di investire in un fondo indicizzato elettronicamente negoziato (ETF), perché contiene molti titoli e possono essere scambiati come normali azioni sul mercato.

“Stop loss” e “Stop limit” sono i principali automatismi utilizzati per affrontare la compravendita. Lo Stop loss si attiva se un ordine di vendita scende al di sotto di un certo punto, oppure si attivano se il prezzo scende al di sotto di un certo punto. Lo Stop limit impedisce di perdere eccessivamente in una vendita, imponendo un limite stabilito.

I nuovi trader che muovono i primi passi verso l’apprendimento delle basi del trading online dovrebbero innanzitutto fare formazione e attingere da fonti di qualità. Proprio come per andare in bicicletta, solo le prove e gli errori permetteranno di continuare ad andare avanti per raggiungere il successo.

Un grande vantaggio del trading online sta nel fatto che è sempre work in progress, da sviluppare e affinare in base alle proprie capacità. Inoltre, le strategie utilizzate venti anni fa sono ancora oggi utilizzate, quindi una volta imparato il meccanismo non cambia.

La formazione è molto importante. Alcuni trader ritengono che osservare i professionisti del mercato sia più vantaggioso che tentare di formarsi solo a partire dalle lezioni. Esistono moltissimi siti di approfondimento a pagamento, la chiave è trovare quelli giusti.

Infatti, i seminari devono essere in grado di fornire preziose informazioni sul trading e sugli specifici tipi di investimento. La maggior parte dei seminari si concentrerà su uno specifico aspetto del mercato e su come il relatore abbia trovato il successo utilizzando le proprie strategie nel corso degli anni. Poni attenzione sui corsi venduti con false promesse e con lo scopo di rubarti denaro inutilmente.

Quindi fai il tuo primo investimento o fai pratica di trading attraverso un simulatore. Con la configurazione del tuo account broker online, il modo migliore per iniziare è semplicemente fare il grande passo e fare il tuo primo scambio. Non aver paura di iniziare in piccolo, anche 1, 10 o 20 azioni serviranno allo scopo di farti entrare nel meccanismo.

Se inizialmente non è possibile fare trading con capitale reale, considera l’utilizzo di un simulatore azionario per il trading virtuale. Sono molti i broker online che offrono trading virtuale per esercitarsi.

 

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Quanto contano realmente gli abiti da lavoro

Quando intraprendiamo la strada lavorativa, ci aspettiamo, come prima cosa, di riuscire a contribuire nel dare un determinato tipo di immagine all’azienda. In particolare per settori specifici, occorre differenziarsi con altre persone, al fine di far capire il nostro ruolo all’interno del team. Se l’aspetto esteriore diventa dunque un biglietto da visita sia per noi che per l’azienda in cui lavoriamo, allora vuol dire che, se la legge lo prevede, e se il caso lo richiede, in quel contesto dovremo fieramente indossare gli abiti da lavoro.

Una divisa da lavoro, per quanto possa all’apparenza sembrare noiosa o poco chic, è in vero un mezzo non solo di professionalità e serietà (tanto per la nostra persona quanto per la ditta) ma anche di sicurezza per la nostra posizione, soprattutto se si tratta di lavori delicati.

Quanto contano davvero per la sicurezza le divise da lavoro

Sono molte le professioni che oggi richiedono l’obbligo di indossare degli abiti da lavoro, ma che in vero sono obblighi nel nostro interesse.

Partiamo dal fatto che nella stragrande maggioranza dei casi, sono le aziende a darci le divise: se così non fosse ci sono rivenditori specializzati, sia fisici che virtuali, dove reperire il giusto abbigliamento lavorativo. Questo purché ciò di acquistiamo sia a norma di legge e non presenti segni di usura che mettano in dubbio la sua efficienza.

Oggi la legge prevede che si debbano indossare le divise al fine di evitare contatti di pelle, corpo in generale con reagenti chimici e fisici. Motivo per cui conta anche la fase di lavaggio e di manutenzione. Bisogna infatti tenere i propri abiti da lavoro puliti, igienizzati: fasi queste che dovrebbero essere poste in essere da ditte specializzate che sappiano come disinfettare quel tipo di divisa.

Inoltre, sempre per una questione di sicurezza, di solito sarebbe meglio non indossare effetti personali come orologi o gioielli, o qualunque altro oggetto che sia di intralcio al proprio lavoro.

Quali sono materiali e modelli di abiti da lavoro

Sono molti i modelli d’abbigliamento che possono essere scelti, ognuno dei quali ha una peculiarità differente, a seconda della professione. Il problema look se lo pone anche chi produce questi abiti, e infatti ci sono scelte più chic e scelte più casual, insomma la moda e la tendenza valgono anche per le divise.

Per quanto concerne invece la questione dei materiali, diciamo pure che la parola d’ordine dovrebbe essere: prima qualità. Anche perché poi viene da sé la conseguenza che se c’è qualità, automaticamente c’è sicurezza. Di norma i tessuti più in voga, e qualitativamente ad hoc sono policotone, poliestere e cotone. Si tratta di tessuti che consentono la traspirazione degli abiti, la durata nel tempo, e la versatilità nei modelli.

Non manca poi l’attenzione ai dettagli, che danno assolutamente una marcia in più alle persone che indossano la tenuta da lavoro. E infatti un abito lavorato, meticoloso, aiuterà il cliente a fidarsi e ad affidarsi a chi lavora, fino a che non sceglierà proprio quella azienda come “quella di fiducia”.

Si può personalizzare una divisa?

In molti si domandano se si può personalizzare la propria divisa. La risposta è positiva, tuttavia non è del tutto facile riuscire a centrare le giuste modifiche senza rivoluzionare l’essenza della divisa.

A seconda del tipo di tenuta lavorativa, a seconda del tessuto e dei colori, ci sarà un logo mirato, una scritta precisa, un’immagine personalizzata che potranno fare la differenza rimanendo nei limiti della serietà e della professionalità. Non bisogna infatti mai dimenticare che la divisa è un biglietto da visita per l’azienda, oltre che per noi, quindi il logo e le scritte della ditta devono sempre rimanere al centro dell’attenzione: in fondo è su quello che i clienti devono focalizzarsi.

Cerchi lavoro in Italia? Cving.com potrebbe aiutarti nella tua ricerca.

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Come realizzare una campagna pubblicitaria efficace

Quando abbiamo bisogno di far conoscere il nostro prodotto, risulta conveniente creare una campagna pubblicitaria efficace che possa portare il successo tanto sperato. Uno dei primi requisiti che i messaggi di una pubblicità deve trasmettere deve camminare parallelo con il pensiero della gente comune. Detto in altri termini deve assecondare l’opinione generale, deve essere in linea con le tendenze del momento. Non esiste modo per forzare le persone a protendere per il nostro bene o servizio, anzi. Motivo per cui originalità e creatività sono i canoni che vanno impiegati all’interno del messaggio per raggiungere il potenziale pubblico

Destare interesse con una campagna pubblicitaria

I messaggi  vanno trasmessi soprattutto a quelle persone che, quasi per caso, tenderanno a creare il passaparola con gli altri. Presi infatti dall’entusiasmo, non solo diventeranno loro clienti, ma invoglieranno altri a diventarlo, così che il nostro lavoro non vada perso.

Una campagna pubblicitaria, organizzata nel minimo dettaglio con tutto l’occorrente acquistabile su www.pgteam.eu, si può occupare di qualunque bene, di quali questo oggetto, anche di quelli più banali. La bravura sta infatti nel regalare il massimo fascino a tutto il discorso (argomentativo, visivo, materiale) che creeremo intorno al nostro prodotto. Saranno ad essi associato, valori solidi ma veritieri, così che in automatico anche gli altri daranno al nostro bene il medesimo valore.

Il messaggio da trasmettere deve essere sempre positivo, deve poter entrare nella mente del pubblico facendolo stare immancabilmente bene, regalandogli sempre ottime sensazioni. Le campagne devono accalorare, felicitate, entusiasmare la gente che inizierà a trovare attraenti gli oggetti dalla nostra campagna.

Una campagna pubblicitaria ad hoc: ricreare sensazioni e stimoli positivi

Una campagna per giungere al nostro scopo non per forza deve costare tanti soldi. Sì, magari occorre essere ben organizzati, occorrono strumenti, bandierine, volantini, bisogna cioè affidarsi a dei professionisti. Ma la questione più importante è di trasmettere qualcosa alle persone. Bisogna quindi studiare un modo per stimolare la loro mente, per rievocare in loro i ricordi e farli sentire sicuri di ciò che fanno.

Le idee proposte e le esperienze già fatte vengono calcate per regalare a chi ci osserva una sensazione di familiarità, fino poi a forzare la mano per provocare un cambiamento di pensiero, un cambiamento che nasce spontaneo e che verrà indotto dalla nostra bravura nel presentare il bene in questione.

C’è chi si affida ad un poster gigante, chi ad un volantino, chi ad una bandierina o ad un tabellone. Ma qualunque sia lo strumento utilizzato, ciò che conta è il risultato ottenuto.

Dare importanza alla struttura comunicativa

Il sistema di comunicazione delle campagne deve essere organizzato al massimo dei gradi, grazie ad un livello di ascolto che sia già ben definito. Vanno gestiti con cura i messaggi, sia nel contenuto che strutturalmente, ma anche nella costanza e nello sviluppo di una storia.

Vanno prese in considerazione delle regole mirate onde evitare errori, rivisitando e correggendo i messaggi prima di renderli disponibili per tutti. Più la campagna sarà credibile e più le idee riproposte saranno vincenti, affidabili, e faranno sentire il pubblico a sicuro. Non sarà difficile riconoscere i mezzi ideali alle loro necessità.

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Qui UBI l’internet banking di UBI

Vivere senza internet, oggi, sembra quasi impossibile. La grande facilità di accesso a questo pratico strumento, ci fa vivere come intollerabile  una temporanea impossibilità del suo utilizzo attraverso i vari terminali, quali computer, smartphone e tablet. Tra la molteplicità di servizi fruibili attraverso internet troviamo anche l’internet banking.

Si perde il conto della molteplicità di operazioni  che si possono compiere e di informazioni che si possono reperire, in maniera facile e veloce attraverso questo sistema. Tra i vari servizi di Internet Banking offerti, vogliamo parlare di Qui UBI, specificando che adesso è possibile usufruire dei vari servizi attraverso l’accesso al sito ufficiale di Ubi Banca.

A questo proposito segnaliamo questa guida su quiubi realizzata dallo staff di finanzamia.com che ne ha analizzato tutti i singoli aspetti in modo estremamente preciso e accurato.

Cos’è Qui UBI

Come abbiamo detto, si tratta di un servizio di Internet Banking di UBI Banca che consente di utilizzare a distanza informazioni e rendiconti. Consente anche di disporre del proprio conto con vari strumenti. Per poter usufruire di questo servizio basterà essere intestatario (o cointestatario) di un conto presso UBI Banca, oppure intestatario di una carta di moneta elettronica. Al servizio potrà accedere anche un delegato. Il piano informativo permette di consultare tutto ciò che riguarda il rapporto instaurato tra utente banca.  Ad esempio si potrà consultare la lista movimenti, la lista delle operazioni compiute, la lista di eventuali mutui e finanziamenti in corso, lo stato degli assegni, il saldo e i movimenti del conto e delle carte di credito.

Sul piano operativo è invece possibile effettuare ricariche telefoniche ma anche bonifici bancari. Si possono comprare e vendere strumenti finanziari quotati nel mercato italiano e in quello estero. Si potrà effettuare il pagamento dei bollettini premarcati o in bianco, come di bollettini MAV o RAV, pagare il bollo auto e i modelli F24,  come anche bollette di telefonia fissa. E’ possibile inoltre ricevere informazioni, attraverso l’utilizzazione del sistema sms, direttamente sul proprio cellulare. Si può utilizzare il servizio telefonico di risponditore automatico, disponibile 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno. In ogni caso è bene sapere che si tratta di un servizio accessorio rispetto a quello del conto bancario ed è un servizio non obbligatorio ma facoltativo.

La sicurezza

L’accesso al servizio è reso sicuro sulla base dell’utilizzazione di codici identificativi univoci. La password viene sottoposta, inoltre, a modifiche periodiche come nei maggiori portali. Le operazioni, prima di essere concluse, vengono sottoposte all’approvazione tramite l’utilizzazione di specifici codici identificativi univoci.

I costi del servizio quiubi

Si tratta del pagamento di un canone mensile di pochi euro, che varia sulla base della tipologia di profilo scelto. Difatti si tratta di un servizio personalizzabile, dove si può chiedere di accedere soltanto al piano informativo o di accedere anche a quello dispositivo e abbinare le operazioni effettuabili del tutto liberamente. Tutto andando da un costo che va da un minimo di 1 euro fino a un massimo di 3 euro al mese. I profili disponibili sono 4: informativo, a costo zero; banking, con canone mensile di 1 euro; Trading, con canone mensile di 2 euro; e infine Trading top, con canone mensile di 3 euro. Ovviamente questi ultimi due profili torneranno utili per chi vuole investire in mercati regolamentati.

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Come aprire un negozio online

Aprire un negozio online per molti rappresenta una possibilità importante da sfruttare. Avere un’attività su internet può rappresentare un ottimo vantaggio rispetto ad un punto di vendita tradizionale che si colloca in un posto fisico. Innanzitutto si eliminano eventuali spese legate alla gestione e si ha l’opportunità di trovare molti più clienti, visto che in rete ci si rivolge ad un pubblico molto ampio. Tra l’altro gli ultimi dati a disposizione indicano che la vendita dei prodotti in rete aumenta sempre di più, perché ormai rappresenta una tendenza legata allo shopping virtuale, sempre più apprezzato. Ma come fare se vogliamo aprire un negozio online?

La fase preliminare

La prima cosa da fare per aprire un negozio online consiste nel verificare il marchio utilizzato. Se non si sta particolarmente attenti a questo riguardo, ci si potrebbe ritrovare ad avere a che fare con delle difficoltà o delle controversie che potrebbero sorgere perché un’azienda già avviata si potrebbe ritrovare nelle condizioni di rivendicare un marchio già utilizzato.

Per evitare inconvenienti di questo tipo, legati soprattutto al nome che scegliamo per il nostro negozio, controlliamo in maniera molto precisa, anche con una semplice ricerca su internet.

Non dimentichiamoci di capire anche quale prodotto potrebbe essere più venduto online. Quindi, proprio per questo motivo, svolgiamo un’attenta analisi della domanda e rivolgiamoci con una certa curiosità anche alla concorrenza, anche per trovare le strategie più adatte a piazzare i nostri prodotti.

I passi burocratici da compiere

Per portare avanti un’attività commerciale online è necessario aprire la partita Iva e iscriversi alla Camera di Commercio. Bisogna rivolgersi in particolare allo Sportello unico per le attività produttive e comunicare, attraverso la presentazione telematica di appositi documenti, l’inizio dell’attività.

Poi sarà questo ufficio della Camera di Commercio che girerà tutte le pratiche al Comune in cui si colloca l’attività.

Come avviare l’attività online

Ricordiamoci sempre che un negozio online obbedisce alle stesse regole che valgono per un negozio fisico. L’unica differenza è che si opera in un ambiente virtuale. Non devono però mancare le consuete attrattive per i clienti.

Quindi a questo proposito sarebbe molto importante realizzare una sorta di sito-vetrina, per poter avviare la vera e propria attività online. Il sito di un negozio si dovrebbe comporre di varie schede, ciascuna delle quali deve fare riferimento ad un determinato prodotto.

I contenuti, ma anche l’aspetto grafico, devono essere particolarmente curati, accattivanti e devono invogliare il cliente ad acquistare. Meglio corredare tutti i prodotti di diverse foto, che mettano in risalto le caratteristiche fondamentali.

Bisogna pensare infine alle forme di promozione, alla relativa pubblicità all’esterno, in modo che il negozio online possa diventare sempre più famoso e ampliare il numero dei clienti. A questo proposito sono molto importanti le tecniche di ottimizzazione per favorire il posizionamento delle pagine del sito nei motori di ricerca.

Chi vuole può anche mettere alcuni prodotti in vendita su piattaforme esplicitamente dedicate al commercio online, come per esempio eBay, per avere più possibilità. Molto importante è la scelta dei fornitori, in modo da non far mancare un assortimento adeguato di tipologie di prodotti che vengono proposti ai clienti.

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Come ottenere un prestito online con erogazione immediata

A differenza dei prestiti tradizionali erogati tramite un Ufficio di Credito Bancario, dove per ottenere un finanziamento è necessario avere tutti quei documenti quali garanzie, la cifra esatta del prestito e soprattutto busta paga e dichiarazione dei redditi per poter fare tutte le eventuali verifiche del caso prima di poter ottenere l’approvazione, il prestito online con erogazione immediata si distingue venendo emesso in giornata.

Questo tipo di finanziamenti sono immediati ed evitano alla persona richiedente tutta la prassi burocratica richiesta qualora si dovesse avere bisogno di soldi liquidi qualora fosse necessario dover disporre nell’immediato di contanti, è bene però ricordare che le cifre di denaro che si possono chiedere in prestito devono essere piccole e non superiori ai 5000 euro.

Come ottenere un prestito online con erogazione immediata

Per la richiesta un prestito con erogazione immediata la persona richiedente dovrà presentare la carta d’identità (Ovviamente in stato di validità), il codice fiscale e/o busta paga, pensione o CUD, denominati semplicemente Documenti reddituali, oltre ad essere in possesso di specifici requisiti che possano garantire l’approvazione del prestito, che se ottenuto verrà versato sul conto corrente della persona che ne fa richiesta.

I requisiti specifici richiesti non solo altro che la possibilità di riuscire a dimostrare di non avere degli altri finanziamenti aperti e/o in corso che potrebbero influire negativamente sulla possibilità di restituire la cifra richiesta, soprattutto non risultare di essere dei cattivi pagatori e tanto meno avere dei protesti in corso e infine di essere in possesso di uno dei Documenti reddituali, in mancanza di anche solo uno di questi requisiti, molto simili a quelli richiesti da qualunque Ufficio di Credito Bancario, non permetterà di ottenere il finanziamento.

Quali sono le migliori finanziarie a cui rivolgersi per il prestito online

Le banche e le finanziarie che erogano un prestito online sono molteplici ma per questa tipologia di finanziamento è bene rivolgersi alle migliori: Come la Finatel che consente di richiedere un prestito ai lavoratori che hanno un contratto di lavoro inferiore ai sei mesi e spalma la restituzione fino a 120 mesi; oppure si ci può rivolgere alla Siglacredit  ha dei tassi d’interesse in linea con il mercato ma che valuta al rilascio del prestito, poi da anche la possibilità alla persona richiedente di ottenere un prestito superiore alla cifra di 5000 euro; o magari si può andare alla Cofidis che a differenza della Siglacredit non eroga prestiti superiori ai 5000 euro ma ha un tasso interesse medio molto vantaggioso del 10%.

Oltre a queste finanziarie che hanno dei requisiti molti interessanti e vantaggiosi la persona richiedente si può rivolgere anche ad altri istituti di credito altrettanto validi: Come ad esempio la Aliprestito che rispetto ad altre finanziare è leggermente più flessibile di altre con i suoi tempi di erogazione più immediati del denaro e dei tassi d’interesse conveniente; la Findomestic, una tra le più anziane tra le finanziarie esistenti, che oltre a concedere prestiti con cessioni del quinto dello stipendio, deleghe di pagamento ha anche lei dei tassi d’interesse molto convenienti; infine la Compass che, a differenza della Aliprestito e della Findomestic, ha dei tassi d’interesse leggermente più elevati ma compensa con la velocità dell’erogazione del prestito e dell’ottima assistenza che fornisce ai suoi clienti.

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Le 4 cose da sapere quando si cerca un servizio di traduzioni

Da quando i confini geografici si sono in un certo senso attenuati e siamo tutti cittadini del mondo, anche le lingue si sono imposte prepotenti nella nostra società. Tanto che, in molti ambiti, da quello economico a quello accademico a quello lavorativo (e così via) può esserci la necessità di effettuare delle traduzioni che siano di alta qualità e che ci aiutino a crescere ogni giorno di più. Complice anche il miscuglio etnico e culturale, ci ritroviamo passo dopo passo a doverci avvalere di testi tradotti sempre più completi e dettagliati, ma al tempo stesso fedeli ai testi o alle diciture originali.

Quando quindi si sceglie un servizio di traduzioni è bene tenere davanti agli occhi alcune cose che possano essere utili ad ottenere un lavoro molto più professionale anziché arrangiato. Ecco quali sono

Servizio di traduzioni: l’importanza dell’esperienza linguistica

Il primo valore assoluto di cui bisogna tener conto è l’esperienza linguistica. Non c’è alternativa migliore di affidarsi a qualcuno che la lingua la conosce bene, magari che sia originario del paese, un madrelingua per intenderci, e che possa fornire un servizio degno delle nostre aspettative.

Un madrelingua ha quella padronanza linguistica che consente una traduzione fluente, fedele al testo originale, e non solo. È importante infatti che conosca anche la lingua da cui si traduce (o in cui vogliamo tradurre) cosicché si possa inciampare molto più difficilmente in errori interpretativi.

Occhio alle referenze per un servizio di traduzioni

Per quel che riguarda il discorso referenze, sicuramente è uno dei requisiti essenziali per garantire un lavoro qualitativamente all’altezza. Ecco dunque che sia le agenzie che traduttori professionisti ci tengono ai feedback e a come si crei un eventuale passaparola del servizio da loro erogato.

Non a caso quando le grosse società tentano di accalappiare clienti sono costrette a mettere in evidenza e a mostrare i curriculum vitae dei loro traduttori per dimostrarne le abilità e le competenze. Un controllo in tal verso potrebbe garantire ai professionisti di ottenere il lavoro per cui sono formati.

Agenzia specializzata nel servizio di traduzioni

Il terzo punto di cui considerare la valenza sta nella scelta di una agenzia di traduzioni che sia specializzata nel settore. In questo modo ci si può avvalere di una professionalità e di una serietà molto più ferree rispetto ad altre situazioni.

Ovviamente la nostra arguzia sta nel chiedere all’agenzia un esempio di lavori pregressi e di non scartare a priori una piccola agenzia, anzi. Minori saranno le dimensioni dell’attività maggiore sarà l’eventualità di avere a che fare con dei professionisti seri in grado di offrire un lavoro serio e degno delle nostre richieste.

Servizio di traduzioni tra affidabilità e metodologia

Abbiamo chiesto un parere all’agenzia Nomo Translations che sono leader nel settore traduzioni ( https://traduzioni-tecniche.eu/ ) e ci hanno risposto cosi: “Non si deve poi perdere di vista un altro elemento essenziale quale stabilire un sistema di gestione della qualità. Esso serve affinché si possa rendere più rapido e fluido il lavoro collettivo dell’agenzia o della persona a cui ci siamo affidati. Se il lavoro tende a seguire l’iter corretto, sarà facile ottenere un testo tradotto originale e fedele che lascerà di stucco e che supererà le aspettative non solo in termini di qualità ma anche di costi. Oltre ad aver ottenuto un servizio affidabile e metodologico”.

Un ottimo lavoro scaturisce anche da una buona rete di comunicazione (chiara e trasparente) attraverso cui ci sarà un dialogo di domanda e risposta evidente ed efficiente. Anche perché non si può ottenere un servizio di qualità sulla base di poco tempo e poche conoscenze. I più bravi traduttori infatti consulteranno vocabolari e glossari mirati per la nostra richiesta e ne daranno prova al cliente per ottenere il beneplacito prima di proseguire e concludere il proprio operato.

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