Tredicesime già impegnate per tasse, rate, bollette

Economia

C’era un tempo in cui si attendeva la tredicesima per fare i regali di Natale, era la festa del consumismo, è vero, ma si facevano felici i bambini, i familiari, amici e parenti. Sembra una favola d’altri tempi, oggi non è più così in tanti casi: il 34% degli italiani, infatti, uno su tre, aspetta la tredicesima per risolvere delle situazioni che non si sa bene come affrontare; la tredicesima, per un terzo degli italiani, è già destinata al pagamento di cose arretrate, le bollette scadute, il pagamento delle tasse, il mutuo della casa, rate di finanziamenti eccetera. Per i regali di Natale resta ben poco.

Questo scaturisce da un’indagine della Coldiretti/Ixè analizzasndo il comportamento di 33 milioni di connazionali. Il 18 dicembre scade il termine per il pagamento del saldo di IMU e Tasi e buona parte della tredicesima sarà destinata a questo, il resto alle destinazioni di cui sopra. Tra i destinatari delle tredicesime, un valore di 36 miliardi di Euro, il 39% lo destinerà ai regali di Natale, il 19% penserà a mettere il denaro da parte, il restante lo destinerà ad altro.

Troppo poco destinato agli acquisti

La Coldiretti mette in evidenza come il peso della pressione fiscale sottragga risorse agli acquisti in un periodo in cui, invece, si sta puntando molto sulla ripresa dei consumi per far ripartire in maniera più efficace l’economia anche se si registra un miglioramento rispetto allo scorso anno: aumenta del 13% il numero degli italiani che potranno destinare almeno una parte della tredicesima agli acquisti natalizi e cala del 10% il numero di chi si trova costretto a dirottare la tredicesima al pagamento di tasse, bollette e rate. Il miglioramento che si evidenzia è positivo ma resta ancora una grande parte di persone che non potranno usare la tredicesima in acquisti e questo rappresenta un freno importante alla ripresa dei consumi.