L’importanza di fare la revisione della caldaia

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Sia le caldaie che gli scaldabagni sono prodotti molto importanti per le nostre case ed è molto importante tenerli bene e, soprattutto nel caso delle caldaie, effettuare periodicamente al manutenzione della stessa: per quanto riguarda invece gli scaldabagni (o boiler elettrici) la normativa non prevede che debba essere fatta una manutenzione dello stesso.

Per quanto riguarda la manutenzione della caldaia l’ideale è affidarsi ad un tecnico di fiducia che, negli intervalli di tempo stabiliti, si occuperà di effettuare l’attività: lo stesso tecnico potrebbe intervenire qualora si dovesse provvedere all’acquisto e all’installazione di eventuali pezzi di ricambio per la caldaia quali quelli che si possono trovare sul sito di Centro Mir.

Prima di capire quando e perché fare la manutenzione, è bene specificare a chi spetta fare la stessa in caso di casa di proprietà o qualora si sia in affitto: nel caso di abitazioni date in locazione (affitto), la responsabilità è dell’inquilino. Qualora si tratti invece di impianti condominiali centralizzati, allora la responsabilità è dell’amministratore del condominio; qualora invece l’appartamento sia occupato dal proprietario, chiaramente è lui che dovrà occuparsi della manutenzione.

Relativamente invece alle scadenze con cui deve essere fatta la manutenzione, bisogna tenere presente che dipende dal tipo di caldaia e dalle indicazioni che vengono fornite dal produttore: solitamente comunque va fatta la manutenzione ogni anno e il controllo fumi ogni due anni.

Se si tratta di manutenzione, si intendono solitamente le attività che vengono fatte con l’obiettivo di fare in modo che l’impianto funzioni in maniera corretta e alla pulizia del bruciatore e dell’apparecchio scambiatore che serve per la regolazione; per controllo fumi invece si intende un’attività di analisi della combustione e dell’ossido di carbonio che si concentra nell’impianto.

Effettuare i controlli sulla caldaia con regolarità e in base alle norme di legge è vero che comporta un esborso economico maggiore, ma al tempo stesso permette di garantire una maggiore sicurezza dell’impianto (sia per noi che per le persone che vivono con noi e eventualmente i vicini) e anche di risparmiare: se infatti ci si preoccupa dell’efficienza energetica dell’impianto, si potranno avere bollette del gas più basse (chiaramente su questo influiscono anche altri fattori).

Gli interventi come scrivevamo prima devono essere effettuati da personale qualificato il quale dovrà poi anche occuparsi di aggiornare il libretto dell’impianto, dove vengono riportate tutte le caratteristiche dell’impianto e le eventuali modifiche che sono state apportate: bisogna quindi sempre ricordarsi, prima che il tecnico vada via, di fargli compilare il libretto in merito agli interventi che sono stati effettuati. Bisogna inoltre sempre farsi lasciare una ricevuta dopo aver effettuato il pagamento (che spesso può essere effettuato anche con bancomat o carta di credito qualora il tecnico abbia il pos a disposizione).

Il tecnico dovrà sempre, alla fine dell’attività svolta, valutare la conformità dell’impianto in base all’allegato F se si tratta di impianti termici con potenza nominale al focolare superiore o uguale a 35kw; all’allegato G se invece per impianti termici con potenza termica nominale al focolare inferiore a 35kw.